Ribadiamo quanto scritto questa mattina: cerchiamo di
attenerci a fatti puri e semplici.
1) Fuortes e Soldi sono usciti fuori dal cilindro
del Governo senza alcuna apparente contrattazione con i partiti
2)
La consuetudine che vorrebbe l’opposizione rappresentata
in Cda non è stata rispettata.
3) Mercoledì 21 ci sarà una Vigilanza dagli esiti
niente affatto scontati per due buoni motivi: il primo è che il voto è segreto
e il secondo è che tra tutti partiti, per motivi diversi, ci possono essere interessi
articolati e convergenti a far saltare la Soldi senza mettere in discussione il
“metodo Draghi”.
4) Tutti i partiti hanno grane al loro interno: il
PD con i malumori sulla Bria e sulla Soldi come espressione del “renzismo” strisciante,
il M5S con Di Majo eletto contro il parere dei parlamentari incaricati di
esprimere la preferenza (6,1,1), la Lega della prima ora (Bergonzoni) sorpresa
e irritata dello spostamento a sinistra del Cda salvo poi dover ripiegare, FI
relativamente soddisfatta per aver piazzato la Agnes di chiara fedeltà lettiana
e FdI irritati per quanto noto.
5) Comunque vada dopo il 21, siamo solo all’inizio
della Nuova Era: le grane grosse arriveranno quando ci sarà da spartire i posti
pesanti ai Tg e alle reti, con il Vietnam già in corso per la successione all'attuale DG
Matassino, del quale abbiamo pure scritto nei giorni scorsi.
6) Tutto si risolverà, bene o male che vada. Certamente
se si andrà ad una rapida soluzione sarà sotto il segno della Politica e non della
Tecnica. Se Draghi pensava di cavarsela con così poco, forse, non ha fatto bene
i conti: “Quando un uomo senza i partiti incontra un uomo con i partiti, l’uomo
senza i partiti potrebbe soccombere” … aggiungete la colonna sonora e il gioco
è fatto.
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