sabato 3 luglio 2021

Il Labirinto Rai


La situazione sul futuro della Rai è complessa, molto complessa, quasi labirintica e, come sosteneva il Grande Timoniere, paradossalmente potrebbe anche essere eccellente.

Il vecchio aforisma secondo cui “a pensare male si fa peccato ma si indovina quasi sempre” rimane di grande attualità. Che poi la fonte sia Voltaire o Andreotti poco cambia. Interessante leggere l’articolo di ieri su Il Giornale con il titolo “Lo Streaming totale. Un decoder per tutto”.

Questa storia del calcio e della Coppa Italia che la Rai ha perso sembra essere molto illuminante. Cerchiamo di collegare due ordini di riflessioni in qualche modo connesse tra loro: la prima riguarda l’annoso problema dell’avvio del refarming delle frequenze previsto a settembre prossimo e la seconda riguarda lo sviluppo della banda larga. Da tempo non sospetto abbiamo scritto che il ritardo del MISE nella campagna di comunicazione verso i telespettatori per rottamare il vecchio Tv ed essere in grado di vedere il nuovo standard ci appariva alquanto “strano”. Abbiamo pure scritto, quando in casa Rai ci si nascondeva dietro il MISE per non adempiere a quanto previsto dall’art. 17 del CdS, che gli orizzonti strategici di riferimento potevano anche non essere convergenti. Il MISE potrebbe anche non ammettere nemmeno sotto tortura di avere più a cuore lo sviluppo della banda larga che non quello del broadcasting e non ci sono dubbi che questo colpevole ritardo sulla campagna di rottamazione dei vecchi TV, di fatto, agevola lo sviluppo della fruizione della televisione attraverso la rete. Ed è esattamente i questo senso che si comprende la grande battaglia sul calcio che si sta consumano in queste ore (non solo per la Nazionale): Tim, alleata con Mediaset, ha capito benissimo e da tempo che il calcio è un grimaldello fenomenale per scardinare l’orientamento di milioni di telespettatori verso l’uso della Smart Tv. Certo, non è il solo. Quando a settembre, se non interverranno altri fattori come il probabile slittamento di tutto lo switch of al 2022, potrebbero non essere pochi coloro che decideranno di “orientare” le proprie antenne più verso un “conveniente” abbonamento in grado di offrire il grande calcio, ottimi film, seriali personalizzati, intrattenimento, documentari. Per ora manca solo l’informazione ma non abbiamo dubbi che preso ci sarà pure quella. Del resto, è un fenomeno noto da tempo: i telespettatori stanno migrando progressivamente e inesorabilmente dal broadcast al broadband: la BBC ha stimato nel 2030 il passaggio epocale.

Intanto, rimane il fatto che ad oggi, sabato 3 luglio 2021, per quanto si legge sul Messaggero, ieri sarebbe stato firmato il decreto attuativo da MISE e MEF con il quale si renderebbe disponibile il bonus rottamazione a 100 Euro senza limiti ISEE. Ora ci dovrebbero essere altri passaggi come anzitutto il vaglio della Corte dei conti per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Secondo Il messaggero “tempo 15 giorni e il bonus sarà operativo”. Vedremo.

A questo proposito, è utile ricordare quanto avvenuto lo scorso aprile nell’Assemblea della Lega Calcio di serie A, quando è stata deliberata la creazione di un centro di produzione televisiva presso Ei Towers (Mediaset) finalizzata alla costituzione di una Media Company utile alla migliore razionalizzazione dei segnali televisivi. Avete letto bene: Media Company presso Ei Towers.

Bene. Chiudiamo con un aggiornamento sulla vicenda nomine: non c’è nulla da dire, nulla di nuovo, tutto avvolto nel mistero! Coloro che “conoscono i dossier” come amabilmente vengono definiti dai colleghi giornalisti, tacciono. Mancano solo quattro giorni dall’appuntamento fondamentale, l’elezione dei quatto consiglieri di Camera e Senato. Se la data del 7 verrà confermata, è verosimile che il 12 ci potrà essere il nuovo Cda. 

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