Tra le fortune di questo Blog ci sono i tanti lettori attenti, scrupolosi e preparati che, giustamente, ci bacchettano le dita quando leggono imprecisioni o inesattezze che danno poi luogo a ragionamenti sbagliati.
Abbiamo commesso un errore e chiediamo scusa. Abbiamo scritto di “sgarbo istituzionale” a proposito della comunicazione dei nomi espressi dal Governo prima della votazione di Camera e Senato. Ci è stato fatto osservare che la prassi vuole che “ … il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, d’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, proporrà alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri…” come si legge nel comunicato del MEF del 9 luglio. Dunque i nomi di Fuortes e Soldi “quali componenti del Consiglio di Amministrazione di RAI S.p.A.” debbono giocoforza passare in CdM. Questo per quanto disposto dall’art. 2, comma 6 b della legge 220 del 2015 dove si legge che: “I membri del consiglio di amministrazione sono cosi' individuati: a) due eletti dalla Camera dei deputati e due eletti dal Senato della Repubblica, con voto limitato a un solo candidato; b) due designati dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, conformemente ai criteri e alle modalità di nomina dei componenti degli organi di amministrazione delle società controllate direttamente o indirettamente dal Ministero dell'economia e delle finanze; …”. Il problema del rinvio dell’Assemblea degli azionisti quindi è stato dovuto anzitutto al fatto che il Consiglio dei Ministri non è stato convocato nella giornata precedente in quanto il Ministro Franco non era in Italia.
Questo errore ci ha indotto a sviluppare una parte del ragionamento su quanto sta per avvenire che però non ha nulla a che vedere con la lettura “politica” di cui abbiamo scritto a proposito delle nomine del Governo, frutto, a nostro modesto avviso, di un “accordone” sottoscritto implicitamente da Draghi con una parte di partii che lo sostengono. Cosa potrà avvenire nei prossimi giorni è ancora tutto da decifrare.
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