Ci stavamo tranquillamente apprestando alla pennica in
compagnia dei due gatti pigri e sonnacchiosi con i quali ci accompagniamo, fiduciosi
che tanto bastava il post di stamattina a chiudere in bellezza la giornata e…zacchete
.. tra capo e collo arriva la stangatina di fine luglio. Veniamo a sapere (leggere)
da fonte autorevole che questa mattina si è svolto al MISE un incontro tra gli
operatori broadcast finalizzato a fare il punto sulla data del 1° settembre per
quanto riguarda il refarming delle frequenze.
Leggiamo dal verbale fresco fresco: “Premesso che … La
diffusione degli apparecchi di ricezione televisiva ha avuto però un andamento
su cui ha inciso non favorevolmente la situazione creata a seguito
dell’epidemia del covid19 ed inoltre è necessario considerare che le misure
economiche aggiuntive per il ricambio dei televisori obsoleti introdotte dalla
legge 30 dicembre 2020, n. 178 potranno avere effetto a decorrere dal mese di
agosto 2021 (ndr: forse, probabile, chissà, vedremo, futuro condizionale imperfetto). Pertanto è opportuno effettuare una valutazione dell’andamento
della diffusione degli apparecchi televisivi che tenga conto della nuova
tempistica delle azioni a supporto delle vendite dei citati ricevitori
televisivi… . Si ritiene quindi opportuno valutare la fattibilità tecnica di
soluzioni alternative alle tempistiche per le operazioni tecniche di rilascio e
attivazione delle frequenze nonché per la dismissione della codifica
DVBT/MPEG2, indicate nel periodo transitorio settembre 2021 – giugno 2022” e dunque
“A tal fine è stato ipotizzato quanto
segue. La calendarizzazione della regione Sardegna negli ultimi due mesi del
2021 consentirebbe di avviare le operazioni di refarming senza impatti
interferenziali nocivi all’interno del territorio nazionale per la posizione
geografica dell’area, operazioni tecnicamente sostenibili considerando le
modifiche frequenziali ridotte da attuare dagli operatori di rete e lo stato di
predisposizione delle stesse, alla luce della calendarizzazione originaria dal
mese di gennaio 2022. 3. Le successive operazioni di refarming potrebbero
avvenire di seguito a partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia
(Area 2 e Area 3) proseguendo poi senza soluzione di continuità, dal mese di
marzo 2022, con le regioni dell’Area 4, al fine di anticipare il rilascio delle
frequenze causa delle lamentate interferenze estere, terminando poi con le
restanti regioni dell’Area tirrenica (Area 1) entro il termine del 30 giugno
2022, termine non superabile per rispettare i vincoli normativi dell’Unione
Europea”. Tombola !!!
Tradotto in soldoni: la gente, i telespettatori, non hanno comprato/rinnovato
i televisori, del bonus 100 euro non ci sono notizie certe e dunque il
prospettato “bagno di sangue” di settembre sarebbe stato pressoché inevitabile e quindi meglio evitare e rinviare con il fresco di autunno. Lo abbiamo scritto da tempo: c’è un grave ritardo in tutto il processo di
transizione al DVB-T2 e forse non del tutto innocente. A chi giova?
Ancora a proposito della curiosità: vi abbiamo scritto di
questa storia del canone che non sarà più riscosso in bolletta e che è destinata
ad essere sempre più interessante. Ci è stato sollevato un forte dubbio sul
quale stiamo indagando. Ne riparleremo.
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