martedì 27 luglio 2021

FERMI TUTTI: c'è lo STOP !!!

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Che fatica essere curiosi ai limiti dell’invadente, interrogativo ai confini del fastidioso. Ogni volta che veniamo a conoscenza di un fatto, di una notizia, ci scatta il riflesso condizionato: chi, dove, come, quando, e perché? Inoltre, come, da dove viene, in qual contesto sorge, quali i precedenti? Mannaggia la miseria non aver fatto il falegname, sarebbe stato tutto molto più semplice! Un chiodo è un chiodo, non c’è dibattito. Si potrà discutere se è stato piantato bene o meno, ma questo è altro discorso. Mannaggia la dietrologia, il ragionamento, la contestualizzazione e tutto quello che ti fa ronzare nelle orecchie che qualcosa non va per il verso giusto.  

Ci stavamo tranquillamente apprestando alla pennica in compagnia dei due gatti pigri e sonnacchiosi con i quali ci accompagniamo, fiduciosi che tanto bastava il post di stamattina a chiudere in bellezza la giornata e…zacchete .. tra capo e collo arriva la stangatina di fine luglio. Veniamo a sapere (leggere) da fonte autorevole che questa mattina si è svolto al MISE un incontro tra gli operatori broadcast finalizzato a fare il punto sulla data del 1° settembre per quanto riguarda il refarming delle frequenze.

Leggiamo dal verbale fresco fresco: “Premesso che … La diffusione degli apparecchi di ricezione televisiva ha avuto però un andamento su cui ha inciso non favorevolmente la situazione creata a seguito dell’epidemia del covid19 ed inoltre è necessario considerare che le misure economiche aggiuntive per il ricambio dei televisori obsoleti introdotte dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178 potranno avere effetto a decorrere dal mese di agosto 2021 (ndr: forse, probabile, chissà, vedremo, futuro condizionale imperfetto). Pertanto è opportuno effettuare una valutazione dell’andamento della diffusione degli apparecchi televisivi che tenga conto della nuova tempistica delle azioni a supporto delle vendite dei citati ricevitori televisivi… . Si ritiene quindi opportuno valutare la fattibilità tecnica di soluzioni alternative alle tempistiche per le operazioni tecniche di rilascio e attivazione delle frequenze nonché per la dismissione della codifica DVBT/MPEG2, indicate nel periodo transitorio settembre 2021 – giugno 2022” e dunque  “A tal fine è stato ipotizzato quanto segue. La calendarizzazione della regione Sardegna negli ultimi due mesi del 2021 consentirebbe di avviare le operazioni di refarming senza impatti interferenziali nocivi all’interno del territorio nazionale per la posizione geografica dell’area, operazioni tecnicamente sostenibili considerando le modifiche frequenziali ridotte da attuare dagli operatori di rete e lo stato di predisposizione delle stesse, alla luce della calendarizzazione originaria dal mese di gennaio 2022. 3. Le successive operazioni di refarming potrebbero avvenire di seguito a partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia (Area 2 e Area 3) proseguendo poi senza soluzione di continuità, dal mese di marzo 2022, con le regioni dell’Area 4, al fine di anticipare il rilascio delle frequenze causa delle lamentate interferenze estere, terminando poi con le restanti regioni dell’Area tirrenica (Area 1) entro il termine del 30 giugno 2022, termine non superabile per rispettare i vincoli normativi dell’Unione Europea”. Tombola !!!

Tradotto in soldoni: la gente, i telespettatori, non hanno comprato/rinnovato i televisori, del bonus 100 euro non ci sono notizie certe e dunque il prospettato “bagno di sangue” di settembre sarebbe stato pressoché inevitabile e quindi meglio evitare e rinviare con il fresco di autunno. Lo abbiamo scritto da tempo: c’è un grave ritardo in tutto il processo di transizione al DVB-T2 e forse non del tutto innocente. A chi giova?

Ancora a proposito della curiosità: vi abbiamo scritto di questa storia del canone che non sarà più riscosso in bolletta e che è destinata ad essere sempre più interessante. Ci è stato sollevato un forte dubbio sul quale stiamo indagando. Ne riparleremo.

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