Questa mattina tutto tace. Il solo rumore di fondo che si avverte è la fuffa su quello che potrà avvenire con il prossimo ricambio del Cda Rai e, in particolare, su chi saranno i nuovi amministratori di Viale Mazzini. Come ben sappiamo, è un gioco che interessa molti dentro e fuori il palazzo.
Per come la vediamo noi, che pure abbiamo da tempo avanzato
una proposta che lentamente sta prendendo forma (una forte candidatura
interna), è ancora troppo presto per poter azzardare qualche ipotesi. La posta in
gioco e rilevante e gli appetiti sono famelici. Il primo soggetto in causa,
Draghi, già parla poco di suo, figuriamoci su questo tema che potrebbe non
essere proprio al centro delle sue preoccupazioni. Per suo conto se ne occuperà
Giorgetti (MISE) o Franco (MES)? Colao avrà qualche voce in capitolo come pure
Franceschini oppure di Maio? Chi sta studiando i dossier e leggendo l’agenda
delle scadenze urgenti di Rai per i prossimi mesi? Tutti i partiti giocano coperti,
compreso il PD che, a parte i soliti soffietti fatti girare sulle forti e antiche “amicizie” di
Letta in Rai (il DG Matassino) o fuori (la Adreatta), al momento tace. La sola
voce che si è sentita è stata quella di Valeria Fedeli, capogruppo in Vigilanza
Rai, che ha rinnovato la richiesta di far partire subito le procedure per il
rinnovo del Cda.
Per quanto abbiamo potuto riscontrare, è probabile che entro
breve i due presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico, possano avviare la
parte di loro competenza.
Da Viale Mazzini, tutto tace e tanti sono operativi silenziosi, in attesa anche loro di capire, di sapere, quale treno partirà e verso quale direzione. Nel frattempo, meglio stare sotto coperta.
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