sabato 27 marzo 2021

Rai: come farsi male da soli e volersi bene

Pensavamo che la partenza del Marziano, ci avesse tolto dalle scatole tutta 'sta storia di papielli che vanno e che vengono… tutta sta menata di fantascienza che certamente è gradita ai nostri lettori (tanto!!!) ma dopo un pò annoia. Ecco allora che compare un’altra “presenza” oscura e inquietante, misteriosa e fascinosa che chiameremo La Voce. Fatto sta che nel cuore della notte, quando il cellulare è attaccato alla spina e in ricarica, inizia a tintillare ed illuminarsi di immenso lanciando bagliori di fiamme verso il soffitto. Brutto segno quando si avvertono squilli di telefono improvvisi e inattesi. Ascolto: “Hai visto stasera su RaiUno la Maionchi???” Ho pensato ad uno scherzo di uno dei tanti mattacchioni che leggono questo Blog. Rispondo: “No…a mala pena so chi sia e poi, guardo poco o nulla le trasmissioni di intrattenimento di RaiUno”. E la Voce a me: “Sei il solito salottiero criticone, in questo modo ti perdi dettagli importanti della vita dell’Azienda che tanto ti interessa”. Ed io alla Voce: “e di che si tratta .. di grazia ???”. Vi risparmio una lunghissima e dotta conversazione (corredata di tanto materiale) e andiamo al dunque: la Voce ci segnala che ieri sera, durante la trasmissione de I soliti Ignoti, su RaiUno, la nota Mara Maionchi, volto esclusivo di Mediaset, ha promosso una sua prossima trasmissione in onda su Amazon Prime. Verrebbe da dire: robetta, che c’è di nuovo, da tempo la Rai usa fare questi “servizietti” aggratissss alla concorrenza. Già, infatti, è divenuta talmente consuetudine che quasi quasi non ci si farebbe più caso. La domanda è perché? Perché tanto masochismo? Perché tanta complicità con il nemico? Perchè tanta connivenza? Ecco che la Voce, stanotte appunto, ci ha fatto avere un documento di grande interesse, lungo oltre 20 pagine, da leggere attentamente e del quale vi riferiremo, dove a questo proposito, si legge la posizione ufficiale di Viale Mazzini: “In linea generale, si ritiene opportuno sottolineare che, coerentemente con la propria mission di servizio pubblico, la Rai è da sempre orientata a criteri di rispetto e apertura verso tutte le opinioni, da qualunque fonte provenienti, senza pregiudizi o atti di censura, anche laddove tali opinioni siano espressione di esponenti di media concorrenti. In tale quadro si collocano anche le presenze di volti legati a Mediaset all’interno dei palinsesti Rai, fenomeno che ha una sua reciprocità, sebbene la presenza di ospiti Rai nei programmi della concorrenza sia meno frequente”. Se non fosse che si tratta di un documento ufficiale, verrebbe da pensare che sia stato scritto in un momento di “confusione”. La Maionchi che pubblicizza un suo programma su una piattaforma concorrente alla Rai è un’opinione? Poi, leggiamo: “In ogni caso, la scelta degli ospiti all’interno dei programmi resta una prerogativa delle strutture editoriali che, nella loro autonomia, decidono sull’opportunità e sulla necessità di talune presenze, anche se legate ad altre emittenti”. Autonomia delle strutture editoriali? Cioè, se un Direttore di rete o il responsabile di un programma decide di mandare in onda La Qualunque, l’Azienda è neutra, non ne risponde? Discorso lungo e complesso ma da non sottovalutare, ora per allora. Ci torneremo.

Nel corposo documento che La Voce ci ha gentilmente donato si leggono tante cose interessanti ed una ci interessa in modo particolare: cosa intende fare la Rai per la Rete Unica in fibra. Leggiamo “Per quanto concerne il progetto della rete unica, lo stesso nasce dall’esigenza di individuare un soggetto che gestisca le infrastrutture composte dai collegamenti fissi della rete italiana a banda larga, al fine di colmare i ritardi sugli obiettivi della digitalizzazione italiana e migliorare la qualità delle connessioni ultraveloci (al tendere interamente in fibra ottica) e di rendere efficienti gli investimenti BUL del paese. In tale quadro Rai potrebbe essere il soggetto ideale per svolgere il ruolo di «Neutral Host » disintermediato e legittimata alla partecipazione ai tavoli di sviluppo di una infrastruttura CDN pubblica dedicata, nel contesto del progetto di Rete Unica nazionale”. Molto interessante e facciamo due osservazioni: “Neutral Host” sembra un posizione di contorno, in subordine ad altre scelte di maggiore valore strategico che, ancora una volta, non si intravvedono e, inoltre, ci potrebbero anche essere altre prospettive, qualora il progetto AccessCo dovesse subire ritardi considerevoli (5G e FWA). infine, con quali risorse?  Partecipare ad una CDN costa e anche tanto... Come si concilia con il fatto che Rai non possiede una sua CDN e che proprio questo rappresenta un grave handicap tecnologico? 

Bene, ora scendiamo ai piani bassi, nella cucina "oscura" di Viale Mazzini (dove peraltro succedono cose strane a proposito dell'Ufficio Studi e dell'Ufficio Stampa). Visto che fra pochi giorni si apriranno formalmente le procedure che porteranno al rinnovo dei vertici di Viale Mazzini e che già da tempo è iniziato il Carosello sui nomi, proponiamo di svolgere noi, questo piccolo Blog, un Servizio Pubblico destinato a facilitare la lettura del fenomeno ai nostri affezionati lettori che certamente sono interessati a questo argomento. Vi proponiamo un doppio elenco: da un lato un elenco di nomi, diviso in tre fasce: esterni (più o meno sprovveduti), migranti di ritorno (più o meno provveduti, lo fanno per il bene della Patria) e interni (in “quota” o senza citazioni”. Il secondo elenco dovrebbe essere la griglia sulla quale “cuocere” i nomi che via via compaiono nella lista precedente. Alla fine della fiera, si dovrebbe assegnare un punteggio e d una possibilità di vittoria. Come al solito, spero nella vostra indulgenza, sono un giocatore accanito e con questo giochetto intendo proporre scommesse (di poca entità. caffè, aperitivo, apericena, digestivo etc).

Allora, ecco un primo elenco di nomi relativamente attendibili (per ora parliamo solo di AD)

Esterni: Andrea Scrosati (Fremantle); Fabio Vaccarono (Google Italia); Elisabetta Ripa (CEO Open Fiber).  

Migranti: Eleonora Andreatta (Netflix); Carlo Nardello (TIM) e Andrea Salerno (Direttore La7).

Interni: Marcello Ciannamea, Paolo del Brocco, Stefano Ciccotti, Nicola Claudio, Alberto Matassino, Roberto Sergio.

Questo ora un sommario elenco di “criteri” utili a determinare una scelta (al netto della “buona condotta", moralità etc etc):

1)   1)  autonomia dalla politica (appartenenza o vicinanza ad uno schieramento o in simpatia/amicizia di un leader);

2)     2)  precedenti esperienze professionali nel settore audiovisivi/TLC;

3)  3) conoscenza dello specifico ambito di riferimento dove si dovrebbe operare (la Rai, il Servizio Pubblico);

4)     4) immediata operatività;

5)      5) altri ed eventuali.

Last minute: segnali dallo spazio ci informano che il Marziano potrebbe tornare anche entro stasera con altre preziose informazioni. Stay tuned.

 bloggorai@gmail.com

 

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