Come si dice a Roma: famo a capisse! Chi vi scrive ha le mani
callose per l'uso di tanta pala e piccone, non crede che la terra sia piatta e che sotto l’albero delle pere possano
cascare le mele, ed ha alle spalle tanti, tanti anni di onorato “servizio” fuori
e dentro la Rai. Quindi, tutto sommato, forse, sufficientemente avveduto e per sapere distinguere il grano dal loglio.
È opportuno chiarire allora il motivo di tanto interesse e
curiosità su questa storia del Marziano e del Report settimanale sul “Monitoraggio
dell’opinione pubblica” elaborato dal consorzio Opinio per conto di Rai. Già il
titolo suona minaccioso: “monitorare l’opinione pubblica” è materia assai
delicata e che a svolgere questo lavoro il committente sia Rai sembra ancora più
strano. Se poi ignoriamo le modalità e le finalità con le quali viene effettuato
questo monitoraggio la faccenda potrebbe sembrare più rilevante di quanto non
possa apparire. E se, infine, veniamo a scoprire che pochi ne sanno qualcosa,
dentro e fuori la Rai …allora...magari il Marziano ha pure ragione.
Breve riassunto: nei giorni scorsi un Marziano sbarca sul
tetto di Viale Mazzini e ci mette sotto il naso questo papiello del quale vi
abbiamo parlato e del quale ignoravamo l’esistenza. Ci prende per il sedere e
ci sbertuccia sul fatto che non ne fossimo a conoscenza. Va beh ..succede. Lo
leggiamo attentamente e cominciamo a porci qualche interrogativo e, nel
frattempo, arriva un secondo Marziano (in verità assai esperto ed
avveduto) e ci sbatte sotto il naso qualche altra informazione che fra poco vi
diremo. Al ché, stordito e confuso, cerco conforto tra persone umane, amiche,
vicine, solidali e, con mio grande disappunto, ne traggo poco giovamento. Qualcuno
tace, altri ripetono: “robetta”, altri ancora “irrilevante”. Boh .. sarà ..
vuoi vedere che ha ragione il Marziano a percularmi e che, alla fin fine, è
poco più di acqua fresca??? Nel caso fosse, avessi preso lucciole per lanterne,
sono sempre pronto a genuflettermi con il capo chino e cosparso di cenere e chiedere
umilmente scusa.
Allora, a questo punto, poniamo qualche domandina e
vediamo cosa ne pensano i nostri attenti lettori.
1) A) Il “Monitoraggio dell’opinione pubblica” rientra
negli obblighi previsti dal Contratto di Servizio? Questo prevede all’art. 25,
lettera n: “Monitoraggio della qualità. La Rai è tenuta a dotarsi di un
sistema di analisi e monitoraggio del gradimento e della qualità percepita
circa la programmazione, tenendo conto anche delle esperienze più avanzate di
rilevazione a livello europeo e internazionale. Tale sistema deve fornire
elementi di valutazione per lo sviluppo di un’offerta che, coniugando
gradimento, qualità percepita e audience, corrisponda alle domande e alle
aspettative del pubblico".
2) B) Cosa c’entra tutto questo con la “fiducia” nella
Rai per così come si legge nella slide allegata? E come viene rilevata questa “fiducia”? Con quali domande?
3) C) Il Report contiene anche i sondaggi sulle intenzioni
di voto degli italiani, materia che rientra nelle competenze di AgCom e della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quale utilizzo viene fatto di questi
dati? Sono resi pubblici settimanalmente, come avviene nel Tg di La7, oppure rimangono
“riservati” e da chi sono letti?
4) D) Questo Report contiene “dati sensibili” che,
secondo il Garante per la protezione dei dati personali, sono “i dati
rientranti in particolari categorie: si tratta dei dati c.d.
"sensibili", cioè quelli che rivelano l'origine razziale o etnica,
le convinzioni religiose, filosofiche, le
opinioni politiche, l'appartenenza sindacale, relativi alla salute o
alla vita sessuale.” Quale uso viene fatto di questi dati?
5) E) Questo Report viene diffuso alle reti e alle
testate giornalistiche Rai? Da chi, come e quando vengono citati o esposti?
6) F) Quanto costa questo Report?
PePer chi volesse saperne qualcosa di più, il Marziano n.2 ci ha segnalato:
1) 1) Sul sito Daily On Line del 15/2/2018 si legge: “A Istituto Piepoli, Noto Sondaggi ed EMG il bando da 5,4 milioni per i monitoraggi elettorali Rai e creano il consorzio Opinio”
2) 2) Su Milano Finanza del 29/11/2018 a firma Andrea Montanari, si legge “Rai spende 4 milioni per la reputazione”. Da leggere attentamente, si ricostruisce tutto, sin dal 2017, quando il quotidiano Libero, scrive che il ricorso di Swg e Ipsos contro la gara perché contrario a tutte le normative europee, “ …si sono perse le tracce”.
Insomma, a farla breve: magari ci sbagliamo e sarà molta fuffa e siamo pronti a riscrivere tutto, ma qualcosa di surreale rimane. Forse, hanno ragione i marziani, ci sono cose più serie di cui occuparsi.
Nota a margine: il Piano industriale Rai per il triennio 2018-21 è costato, mille più o mille meno, qualcosa di più di un milione di Euro.
bloggorai@gmail.com
last minute: ci segnalano il sito della PCDM:
http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/ListaSondaggi.aspx
dove compaiono tutti i sondaggi politico elettorali
Nessun commento:
Posta un commento