giovedì 25 marzo 2021

I marziani sono tra noi

Sto dannato Marziano non ha nulla di meglio da fare che girare sui tetti di Viale Mazzini. Questa volta però, è stato gentile e mi ha proposto un caffè al solito baretto della “napoletana”, proprio dietro Viale Pasubio. Gentile si ma pure saccente e presuntuoso, come solo i marziani sanno essere con noi umani. “Ma tu lo sai quanto tempo potete impiegare per venire a romperci le scatole su Marte con i vostri razzetti? Sai quanto siamo distanti?” ed io a lui “boh… non ne ho idea!!!” e lui a me “circa 40/50 giorni dipende dalla traiettoria e da tanti altri fattori necessarie percorrere circa 55 ml di KM… hai idea??? E allora vi chiedo: ma perché non tornate a rompere le scatole sulla luna dove siete già stati e, alla fin fine, se volete potete pure fare un giro andata e ritorno in giornata?”. Rimango perplesso, tutto sommato come dargli torto. Ricordo benissimo quel giorno che abbiamo visto in bianco e nero le immagini dello sbarco sul pianeta e mi torna in mente che per fare quel viaggio è stato utilizzato un calcolatore grande come una stanza quando oggi ne occorre uno delle dimensioni di una scatola di scarpe. Misteri, forse ha ragione lui. 

Ed ecco allora che tira fuori dalla sua bisaccia astrale un nuovo papiello e me lo porge gentilmente. Si tratta nientepopodimenoche di Impatto Covid-19 sugli ascolti TV in Italia Anno 2020 - Ufficio Studi CRTV in collaborazione con Auditel - 19/03/2021, realizzato da Confindustria Radio Tv alla quale aderiscono tutte le emittenti radiotelevisive nazionali.

Dannato Marziano, riesce ad avere cose che noi umani sulla terra facciamo fatica solo ad immaginare. Leggiamo avidi e curiosi un documento di 33 pagine fitte fitte. Questi i punti salienti:

INVERSIONE TREND STORICO. La lenta contrazione degli ascolti che si era registrata negli ultimi 10 anni mostra nel 2020 una decisa inversione di tendenza a seguito dello scoppio della emergenza epidemiologica da COVID-19.

CORRELAZIONE CONTAGI/ASCOLTO/PUBBLICITA’. Durante l’intero anno l’ascolto medio evidenzia una correlazione positiva con il numero dei contagi giornalieri che diventa «piena» nel primo lockdown tra marzo e maggio.

ASCOLTO MEDIO NEL 2020. L’ascolto medio (AMR) mostra un’importante crescita nelle 24 ore in corrispondenza dei primi giorni di emergenza nazionale.

ASCOLTO PER EDITORE. Tutti gli editori crescono in maniera importante in termini di ascolti medi (AMR) nel primo lockdown (fino a raddoppiare rispetto all’anno precedente per alcuni), più contenuto l’aumento nel secondo. Questo risultato è presente anche nel genere INFORMAZIONE con differenti pesi tra il servizio pubblico e gli operatori privati (Rai +39,0%, Mediaset +66,3%, La7 +42,6%).

ASCOLTO PER FASCE DI ETA’. L’ascolto medio sul totale individui nel primo lockdown cresce del 37% (+3,8 milioni) arrivando a 14,4 milioni di spettatori nell’intera giornata (24h). Questo incremento è generato per il 37% circa dalla fascia di età compresa tra 45/64 anni (+41,2% rispetto al periodo omologo 2019), seguito dalle classi di età più anziane (65+ anni) con il 24,1% (e un incremento del 23,3%) e quella dei giovani adulti (25/44 anni) con il 23,9% (+47,9% rispetto al 2019).

Osservazioni: crescono i positivi da Covid e crescono gli ascolti. In che relazione si pongono queste serie di dati apparentemente tra loro non omogenei è difficile comprendere. Sembra di osservare un fenomeno di “alert” mediatico: più è alta la tensione sulla pandemia e maggiore l’esigenza di stare di fronte alla Tv alla quale si risponde “rimbalzando” la quantità di informazione fornita.

Interessante osservare che i telespettatori aumentano di circa 4 mln rispetto all’anno precedente e gli incrementi maggiori (+53,6% e +60.6%) nelle fasce di età 4/14 e 15/24 mentre gli over 64 crescono solo del 23,3%.





Vediamo ora l’ascolto medio dei gruppi editoriali nei due diversi Lockdown: nel primo Rai e Mediaset attestano mediamente una crescita nel day time intorno al 34,6% mentre nel secondo Mediaset cresce di 2 punti rispetto a Rai.

Ma l’aspetto che colpisce di più e sul quale sono necessarie maggiori osservazioni si riferiscono all’informazione: nel primo e secondo lockdown l’ascolto medio (media ponderata) del genere “informazione” dei vari editori vede Rai costantemente sotto gli altri editori:

1° lockdown       Rai + 39,%      Mediaset  + 66,3%         La7 + 42,6%

2° lockdown       Rai +7,3%       Mediaset   + 9,3%          La7 + 9,3%

Cosa si può osservare su questi dati? Troppo facile rilevare lo stacco netto del Servizio Pubblico rispetto agli operatori privati. Il problema è capire a cosa è dovuto, quali sono i fattori che incidono a determinare questo fenomeno. Giriamo, per il momento, gli interrogativi ai nostri lettori. Certo è che facciamo fatica a ricomprendere questi dati con quelli dei quali vi abbiamo dato conto nel precedente incontro con il Marziano dove si leggeva l’aumento della “fiducia” degli italiani verso la Rai.

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