Se il buongiorno si vede dal mattino… uuuhhmmm… non si vede una gran bella giornata anche se è la Domenica delle Palme. Come abbiamo più volte scritto, per questo Governo ci sono grane da pelare grosse come meteoriti (ricordate il marziano? Dopo ne parleremo). Vedi anzitutto Recovery Plan, poi vaccini, e a seguire Alitalia, Autostrade, Ilva, rete unica e, a breve, la Rai. Come abbiamo scritto, si tratta di partite dove è in gioco la concezione, il ruolo stesso, che lo Stato intende assumere rispetto al mercato, nazionale e globale (vedi pure la partita del Golden Power esercitato da Draghi sulla questione Hawei- FastWeb- Rai Way).
Il Supertecnico Draghi comincia a fare i conti con la Politica,
con la P maiuscola, con la SuperPolitica che tutto guida e tutto illumina. Lui
stesso ha iniziato il processo di mutazione genetica: da SuperBanchiere a SuperSegretario
di un partito che non c’è ma che presto ci potrebbe essere (come del resto è
avvenuto con molti altri suoi predecessori che poi abbiamo visto come sono
andati a finire).
A questo proposito, sempre con l'idea di essere utili ai
nostri lettori, non so per quanto sarà possibile, ma abbiamo la possibilità di
fornirvi un nuovo servizio, esclusivo e aggratiss: un focus sullo stato di
salute del Paese che chiameremo “Quello che passa il Convento”. Si tratta di
rimanipolazione di informazioni qualificate, riservate e di grande interesse (gentilmente
fornite, in sintesi “rielaborata” da altro Marziano – il n. 3) utili a capire,
appunto, l’aria che tira. Intendiamoci sul termine “rimanipolate”: come a noi è
ben noto, di verità assolute ce ne sono ben poche e tantomeno quando si tratta
di rilevazioni statistiche. Permettetemi una citazione classica: “Non mi fido molto delle statistiche,
perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore
statisticamente ha una temperatura media” detta da uno che la sapeva lunga
e la sapeva pure raccontare, Charles Bukowski. A farla breve, diciamo che si
tratta di un servizio ai lettori di tipo “fiduciario”. Se vi fidate le prendete
per buone, con il linguaggio “rimanipolato” altrimenti pace, amici come prima.
Ma, se posso dare un consiglio (oste com’è il vino???), non disdegnate una
sommaria lettura.
Allora: volete sapere come viene giudicato l’operato del
Governo nella gestione della campagna vaccinale? Tra “male” e “così così” si va
oltre il 60% (esattamente 40 e 20). Di chi è la colpa? Diciamo di tutti un po':
Europa, Governo e Regioni. Alla domanda “come se la passa e come la vede?” La
risposta è “maluccio, non mi sento preso in grande considerazione e per
ripartire se ne parla tra un anno o due”. Va bene, ma allora il Governo e il
suo Capo come si stanno comportando? “Le settimane dal suo insediamento
passano, i figli crescono e la fiducia, poco, ma cala”. A farla breve: Italiani,
come vi sentite? “Stanchi, un po' intristiti, con un pizzico di paura e pure un
tantinello incavolati”. Una roba del genere, più ricca e circostanziata di
numeri, grafici e tabelle, gira con regolarità su qualche tavolo tra quelli che
contano e decidono.
In questo quadro, nei prossimi giorni si aprirà la “campagna
elettorale” per il rinnovo dei vertici Rai. ieri vi abbiamo proposto la “schedina”
per le scommesse. Vi abbiamo elencato solo nomi utili per l’AD (ma ce ne
saranno altri che presto aggiorneremo alla lista) ma in ballo ci sono anche i
posti da consigliere (i quattro nominati da Camera e Senato) e quello eletto
dai dipendenti Rai. Diciamo pure che, nella logica della Legge 220 il potere
vero è nella mani dell'AD mentre il resto del Cda (come questa esperienza per buona parte
ha insegnato) non sembrano avere gran voce in capitolo. Però, la composizione “politica”
dei componenti il Cda hanno rispettato e forse rispecchieranno bene gli
equilibri politici che si verranno a determinare nelle prossime settimane. La scommessa
è se rispetteranno altri criteri: la competenza, la conoscenza e l’esperienza
necessari a mettere mano alla cosa pubblica che poi si dovrà trasformare in
forza e autorevolezza necessari a competere con la politica. Di conseguenza,
Draghi si sottometterà al bilancino tra il neo PD di Letta e post Lega di Giorgetti
(Salvini si occupa d’altro) mentre il 5S sta cercando di capire cosa vuole fare
da grande? Questi ultimi, quasi certamente, ora che a Palazzo Chigi non c’è più Conte, sarà
difficile che possano trovare la forza (e il coraggio) di esprimere un nuovo AD
per la Rai che, giocoforza, avrà altra “caratura” politica o forse meglio ancora
“tecnica”. Fra pochi giorni si potranno presentare le candidature e pure all’interno
di Rai inizierà la competizione per il rappresentante dei dipendenti. Per quanto abbiamo potuto intuire, lo scorno
delle precedenti elezioni non è stato dimenticato: tutti coloro che hanno partecipato
ne sono usciti con le ossa rotte. Come si comporteranno i vari sindacati, l’Usigrai,
l’Adrai di fronte alla possibile ricandidatura di Riccardo Laganà? Si dice
spesso, e forse non sempre correttamente, che la Rai è lo specchio del Paese.
Chissà quale immagine ne verrà fuori questa volta.
Intanto, ci limitiamo, per quanto ci interessa, a fare
osservazioni su “piccoli” fenomeni che contribuiscono a comporre un quadro
della transizione digitale assai complessa. Nei giorni scorsi DAZN, la
piattaforma video streaming, si è aggiudicata il pacchetto più importante del
calcio di serie A e chi ne ha subito beneficiato? Ca va sans dire: TIM che in
poche ora ha avuto una ripresa del titolo in borsa dopo che le battute di Giorgetti
sulla rete unica a forte controllo pubblico aveva fatto precipitare il titolo a
– 7%. “Tutto in rete …tutti in streaming” è il grido di battaglia che si sente dal
campo degli OTT e si vede, si avvertono forti i cambiamenti. In questo periodo
chi vi scrive ospita in casa un caro parente, affermato professionista del
mercato pubblicitario, che ogni mattina sfoglia i giornali per fare un check di
suoi clienti e osserva sconsolato: “Questa pagina è autopromozione, questo è
cambio merce, questo è un regalo dell’editore etc etc… per la carta stampata ormai
c’è poco da fare… tutto sul digitale”. È la somma di tutti questi dettagli che
compone il quadro che non sembra per nulla roseo per la televisione in chiaro
delle prossime stagioni.
bloggorai@gmail.com
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