Oggi i post, probabilmente, saranno due. Il primo riguarda questo argomento di cui ora scriveremo poche righe. Il secondo più tardi quando speriamo, di darvi conto del contenuto del primo post e aggiornamenti vari.
Abbiamo da poco saputo che a Viale Mazzini girano oggetti
misteriosi non identificati. Si tratterebbe di un misterioso Report sui “sentimenti
degli italiani” relativamente ad un monitoraggio dell’Opinione Pubblica. L’oggetto
è misterioso assai perché misura la “febbre” dell’italico popolo rispetto alle
notizie della settimana (la campagna vaccinale, la nuova segreteria del PD,
Pasqua in zona rossa, la fiducia nel Governo e nel suo Presidente del Consiglio,
nei leader politici…nel bel mezzo la Rai e i “sentiment” di fiducia degli italiani nei suoi confronti e, per
concludere gli stati d’animo per il presente e per il futuro, le priorità e
infine, per non far mancare nulla, le intenzioni di voto.
Insomma, se è vero che questo Report esiste (e lo sapremo/avremo
in mattinata) si tratta di un documento importante (a quanto sembra, elaborato
dallo Studio Piepoli, EMG e Noto Sondaggi), uno strumento di grande aiuto per
comprendere cosa succede nel Paese.
Allora: che la Rai possa e debba dotarsi di uno strumento
del genere appare del tutto naturale, anzi. Che la Rai non renda pubblici
questi dati sembra un po' meno naturale. Anzitutto si tratta di un lavoro
costoso che si riferisce ad un patrimonio pubblico (le opinioni degli italiani)
e non si capisce perché debba rimanere chiusi nei corridoi di Viale Mazzini,
non si tratta infatti di informazioni commerciali, di marketing, tanto per intenderci.
Tanto per inquadrare: Enrico Mentana con dati simili, il lunedì sera, ne ha
fatto un momento centrale del suo telegiornale. Perché allora anche i Tg/Gr Rai
non possono diffondere/utilizzare tali informazioni? Con meno della metà di questo materiale ci si può fare un approfondimento settimanale di quasi sicuro successo. Qualcosa non torna. Abbiamo cercato di saperne
qualcosa nel giro dei nostri attenti lettori ma, finora, pochi ne sanno poco. Eppure,
si tratta di un argomento che solletica molte curiosità ed è anche un prezioso attrezzo
di lavoro, di analisi politica e sociale.
A dopo
bloggorai@gmail.com
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