Si richiede: referenziati (amici, parenti o conoscenti vanno bene … abbiamo dubbi su ex militanti politici... tipo Gentiloni); militesente; munito patente guida (anche motorino o monopattino elettrico). Simpatia e bella presenza. Conoscenza lingue (at least C level). Frequentazione ambienti qualificati (bar, mercati, circoli dopolavoro, bocciofile etc). Non è previsto compenso: solo opere di bene, affetto e solidarietà in caso di bisogno.
Ahooo ... ci fosse un cane che una mattina si sveglia e pensa: ‘sto fancazzista di Bloggorai… sono 5 anni che ogni giorno ci tartassa le scatole con le sue cavolate .. quasi quasi … gli offro un caffè .. gli pago un giornale … gli mando una margherita omaggio. Niente .. non c’è verso .. tutti con il braccino corto. Eppure si che di Servizio Pubblico, nel nostro piccolo, lo facciamo e rigorosamente aggratiss… manco una virgola di pubblicità. Come si dice a Roma “e che c’avete i coccodrilli nelle saccocce ???”. Ad onor del vero, un affezzionato lettore, ogni tanto, ci rifornisce di una preziosa e prelibata leccornia. Grazie!!!
Abbiamo bisogno di aiuto perché ormai l’impegno è gravoso. Metti questa storia misteriosa che gira da qualche mese sulla quale da tempo anche noi siamo “sensibili”. Sappiamo per certo che a Palazzo Chigi tira un soffietto di venticello che non sembra molto favorevole a Carlo Fuortes. Sappiamo per certo che molti sono convinti che ci sia stato un errore (errore???), uno scambio di persona tra Fuortes e la Soldi per i ruoli che gli sono stati assegnati. Sappiamo per certo che tra i due, oltre le formalità, non sembra che le cose vadano gran che bene. In particolare sembra, ci riferiscono, ci siano “... leggerissime divergenze” sui due grandi ambiti sui quali stanno lavorando: AD con Piano Industriale e Soldi con il Contratto di servizio (le rispettive due squadre di lavoro non sembra che si incontrano gran che spesso). Sappiamo per certo che alle loro spalle si aggirano trame e complottisti oscuri e misteriosi.
La prima a trattare l’argomento è stata Michela Tamburino su La Stampa che il 12 novembre dell’anno scorso scriveva “…l'idea stessa della Rai che si vorrebbe ripensata. Il diktat è arrivato forte e chiaro dalle stanze di Palazzo Chigi, da dove ci si muoveva già infastiditi per il Piano Industriale copia-incolla di quello di Salini”. Nei giorni scorsi poi abbiamo letto un titolo su Il Foglio “Lo zapping di Mario Draghi. La Rai? Anche lui cambia canale” e, infine, proprio tre giorni fa Il Tempo ha titolato “Carlo Fuortes, dimissioni e via dalla Rai: Monica Maggioni e Mario Orfeo vogliono il suo posto” notizia poi prontamente quanto curiosamente smentita (perchè smentire una non notizia?). Poi, abbiamo anche noi i nostri piccoli “canalini” di opinioni, commenti e voci che portano tutti nella stessa direzione: l’AD. La sortita improvvida sul tema talk show in Vigilanza di Fuortes sembra che ha fatto saltare i nervi a più d’uno: fuori dal sen fuggita perché da nessuna parte si trova riferimento ufficiale a quanto ha esposto in Vigilanza dove poi è rimasto inchiodato alle spalle di chi chiedeva solo la chiusura di Cartabianca, attirandosi solo un coro unanime di dissenso, interrotto solo dal clamoroso silenzio del PD e dei suoi corifei.
Alcuni ci hanno
riferito che la sua possibile promozione/aut/rimozione sarebbe solo rallentata
dall’iniziativa “fuori sync” della vendita di Rai Way. Tutti a chiedere però
chi sarebbe il soggetto a spingere in questa direzione? Noi, forse, lo
sappiamo. Staremo a vedere.
Bene, siamo quasi arrivati agli ultimi paragrafi della storia dei pozzi avvelenati e, non caso, tutto converge nella stessa falda inquinata. Ieri vi abbiamo accennato al parere che l’AgCom ha inviato al Mise con le “Linee-guida sul contenuto degli ulteriori obblighi del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, ai sensi dell’articolo 59, comma 6, del testo unico dei servizi di media audiovisivi (quinquennio 2023-2027)”. Si tratta di 3 pagine asciutte e sintetiche, chiare e inequivocabili. Si elencano 12 punti sui quali impegnare l’Azienda per i prossimi 5 anni:
1. Una digital media company di servizio pubblico
2. L'investimento tecnologico.
3. Il Web.
4. Il prodotto editoriale (con 4 ambiti: Innovazione. Opere cinematografiche, fiction e documentari. Programmi di intrattenimento e spettacoli. Sport)
5. Informazione.
6. Cultura e formazione.
7. Alfabetizzazione digitale.
8. Inclusione sociale e culturale
9. Trasparenza.
10. Valorizzazione delle professionalità interne e dei centri di eccellenza
11. Coordinamento istituzionale.
12. Monitoraggio-vigilanza.
Lo vedremo meglio nella prossima puntata. Questo documento è stato inviato al MISE per quanto di loro competenza e su questa traccia siamo arrivati alla famigerata riunione dello scorso 4 maggio a Palazzo Chigi e alla successiva audizione in Vigilanza di Fuortes. Il giorno successivo Il Foglio ha titolato “Ecco la Nuova Rai. In un documento di Governo le prossime “linee guida”. E’ la fine dei Talk. Pronti i nuovi volti tv”. Anzaldi, ha twittato commosso. Attenzione: l’articolo de Il Foglio pur facendo riferimento allo stesso titolo di AgCom parla di un testo di 13 pagine e cita un paragrafo (4.2) che non corrispondono a quanto noto e si mescola tutto in un guazzabuglio che con il Contratto di servizio non c’entra nulla (i volti nuovi della Tv). Sembra, pare, dicono che a Fuortes e Soldi alle 18 di quel pomeriggio sia stato consegnato un altro documento: di cosa si tratta? Chi lo ha visto? Il Cda Rai ne è stato informato? Ma soprattutto, perché AD e Presidente sono andati a Palazzo Chigi proprio poco prima della Vigilanza? Ci hanno detto “ … per consuete interlocuzioni istituzionali”.
Segue …the
show must go on !!!
Bloggorai@gmail.com
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