Foto di joduma da Pixabay
Questa mattina abbiamo messo un’immagine a caso, tanto per
gradire. Giusto per dire che non c’è quasi nulla da dire, inoltre siamo anche
leggermente esausti. Dopo avervi parlato delle grandi minacce, canone e refarming,
che incombono sul futuro della Rai che altro dire? Di nomine dei nuovi
amministratori che nessuno è in grado dire se, come e quando verranno
effettuate. Con il pallottoliere, con l’estrazione dei numeretti, con “an ghin
go …tre galline sul comò…” ??? Di riforme della Rai della quale sono tutti
convinti, nel loro profondo dell’anima, del cuore, che non vedrà la luce in
questa legislatura nemmeno sotto tortura? Che stanno per arrivare le locuste? Che
Viale Mazzini sarà bombardata da grandine grossa come mandarini?
Si certo, vi avremmo potuto raccontare del saccheggio dei barbari
che si son portati via i quadri preziosi del patrimonio Rai come ci racconta il Messaggero di oggi (se è per questo,
anni addietro, girava pure voce che si erano rubati pure un pianoforte a coda)
ma, ci chiediamo: interessa a qualcuno? In verità sarebbe pure necessario chiedersi se a qualcuno gli si può chiedere conto, se qualcuno se ne assume qualche straccio di responsabilità. Un lettore affezionato ci pone il
problema dell’immagine Rai: cosa è stato fatto in questi tre anni per renderla
migliore? Vogliamo fare un bilancio della “comunicazione” del Servizio Pubblico
in questo periodo? Perché il Marketing non rende nota la sua ricerca settimanale Opinio
dove si leggono i numeri della fiducia degli italiani sulla Rai? Magari saranno
eccellenti e allora perché nasconderli? Tanto per rinfrescare la memoria a smemorati vari, interni ed esterni a Viale Mazzini: qualcuno ricorda che fine ha fatto la vicenda della tentata
truffa milionaria a Foa? Qualcuno mentì, chi??? Oppure, ricordate la famosa intervista della Maggioni al
siriano Assad? Qualcuno pensa seriamente che si possa prendere in giro tutti
sempre? Può funzionare qualche volta e per qualcuno, non il contrario.
Come pure, oggi iniziano gli europei di calcio e nei giorni scorsi
un genio della lampada Rai ha proposto ed ottenuto di mandare in onda “Sogno
azzurro” una trasmissione epocale dopo il Tg1: ascolti vicini al prefisso telefonico (e
siamo gentili) e pensate che possa aver indotto qualche riflessione o qualcuno ha
pagato pegno? No, non importa nulla a nessuno, tanto siamo agli ultimi giorni
di Pompei, si salvi chi può.
bloggorai@gmail.com
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