giovedì 24 giugno 2021

Rai: imbarazzanti silenzi e omertose verità


                                                                                                         Foto di Gino Crescoli da Pixabay

«Fa giorno con un cielo tutto rosso, sembra di fuoco, eppure il vento è fresco e umido e l'orizzonte una foschia grigia. I due uomini sono saliti in coperta e sono due facce ben diverse quelle che guardano verso la costa, celata dalla nebbia”...

In oltre tre anni di vita di questo Blog raramente ci siamo trovati in difficoltà quanto oggi. Stanchi, leggermente avviliti, tristi e mortificati. Siamo in un vicolo cieco: la situazione interna ed esterna a Viale Mazzini non sembra proprio essere delle migliori. Continuiamo a ripeterci stancamente le stesse cose da tempo, senza alcuna speranza di vedere la luce (Blues Brothers). Non c’è luce all’interno da dove ci giungono notizie non proprio esaltanti e tantomeno dall’esterno per le note difficoltà a trovare il tanto ricercato “accordo politico” per la scelta dei nomi del prossimo Cda. Non c’è luce intorno: a leggere i giornali sembrano solo “canzonette” o  Montalbano alla 25° replica… nulla che possa aiutare a comprendere non solo il presente ma anche il futuro dietro l’angolo… e ce ne sarebbe da scrivere.

Prima di scendere in cantina, nei bassifondi della cucina, vi proponiamo due aggiornamenti. Il primo ci riporta al tema del canone che potrebbe tornare ad essere riscosso in bolletta, per quanto “suggerito” da Bruxelles e del quale vi abbiamo scritto (da soli !!!). Vi proponiamo di leggere quanto scritto oggi dal Quotidiano Energia: “stop alla riscossione degli oneri non collegati all’energia… questi alcuni degli impegni che l’Italia si è prefissata in materia di concorrenza e inseriti nel PNRR…”. A Viale Mazzini continuano a non saperne nulla, brancolano nel buio, e qualcuno si interroga come sia possibile tutto questo, chi sia l’ispiratore di questa “oscura manovra”.

Proseguiamo: ieri vi abbiamo parlato dello spot sul refarming: il problema sembra essere (in parte) al MISE. Infatti da quella parte è avvenuto l’affidamento della campagna di comunicazione che ha portato all’acquisto dei pubblicità tabellare a Rai Pubblicità. Se non che, lo spot, come si può ben vedere (https://www.youtube.com/watch?v=3tulUEiMGR4 ) porta la firma del MISE stesso ed è mai possibile che un soggetto istituzionale compra uno spazio sulla Tv pubblica e nessuno ne sa nulla? Nessuno si pone la briga di verificare, controllare, obiettare alcunché???  

Martedì scorso, come in parte vi abbiamo scritto, si sono svolti due eventi sincroni: il primo al mattino con la presentazione dei palinsesti (meriterebbe il silenzio ma invece sarà necessario occuparcene) e il secondo nel pomeriggio con l’audizione di Nicola Sinisi, Ddi Canone e Beni artistici Rai, che ha riferito sulla brutta storia del patrimonio aziendale depredato nel corso degli anni. ad un certo punto del suo intervento, Sinisi ha dichiarato, scandendo e pesando bene le parole: “ …c’è una cosa per me insopportabile… le bugie ci stanno... ma rispondere ad una interrogazione parlamentare con un chiaro falso… una roba per me inammissibile”. Messaggio forte, chiaro e tondo: qualcuno è accusato indirettamente di falso in atto pubblico. Verso chi sia indirizzato il dito accusatorio non è ben chiaro (o forse anche si). Certo è che, a memoria, non ci tornano in mente precedenti di queste genere. 

O meglio, ci torna sempre in mente un altre grande ”pasticciaccio”  che però rimane ancora avvolto nelle nebbie e nella palude più fangosa e maleodorante: la storia della tentata truffa alla Rai per un milione di euro. Su questo argomento c’è stata un audizione in Vigilanza (per la prima volta nella sua storia è stata “secretata”) e successivamente gli atti inviati alla Procura della Repubblica per chiarire le eventuali responsabilità. A che punto siamo? Anche in quel caso ci sono state bugie ed omissioni? Chi ha mentito a chi?

Ma torniamo alle opere d’arte trafugate in oltre 30 anni senza che nessuno se ne accorgesse perché dietro ci sono tanti misteri ancora tutti da scoprire. Sinisi è stato duro: c'era un "basista" interno alla Rai. Già .. che bella scoperta. In apertura del suo intervento ha fatto un cenno al presepe dello scorso Natale, comparso a Viale Mazzini solo per poche ore, realizzato da Marco Lodola (notoriamente in scuderia di Lucio Presta). Già... per tante opere che escono furtivamente una ne entrava che però, evidentemente non è stata "compresa" e infatti ora è agli Uffizi. Raiotici ignoranti!!! 

Ci giunge notizia  che qualcuno ha in mente di mobilitare stuoli di avvocati. Un finale di stagione degno di Triste, solitario y final

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