mercoledì 23 giugno 2021

L'anno zero della Rai


                                                                                                       Foto di Ulrike Leone da Pixabay

Per quanto ci riguarda, personalmente, oggi è una bella giornata e ci prendiamo il lusso di farci un regalo con una sineddoche. Ieri a Viale Mazzini sono stati presentati i palinsesti tv (uno spettacolino stucchevole con passerella di direttori di rete, altro che generi; noioso per la modalità alla faccia della creatività;  ai limiti dell’imbarazzante per un lunghezza protratta oltre l’inverosimile) del quale vi risparmiamo anche la sintesi per carità di patria (è stata financo evocata Raffaella Carrà per sottolineare le novità in arrivo). Ma, appunto, prendiamo solo un passaggio, la parte delle conclusioni dell’AD Salini, e lo consideriamo per il tutto quando ha detto “Abbiamo condiviso una visione”.  

Da ieri pomeriggio ci stiamo ancora interrogando: quale visione ha visto e condiviso?  Chissà , forse ha avuto qualche “visione” che noi non abbiamo avuto ??? Ricordate la scena dei Blues Brothers: “Tu hai visto la Luce?” Utilizziamo sostanze diverse? Ha visto cose che noi umani non conosciamo?

Mettiamo le cose in ordine: Salini è stato il primo Amministratore Delegato dell’Azienda nominato con i criteri della legge 220 del 2015, con poteri notevolmente superiori a quelli del precedente Direttore Generale. Nelle sue mani vi  erano i poteri di rigirare l’Azienda come un calzino, avrebbe potuto (e dovuto) fare un rivoluzione copernicana nelle reti, nelle testate, nelle strutture. Avrebbe potuto e dovuto prendere il Contratto di Servizio e con un calepino in mano, fare una lista di quanto era previsto e dettagliato e semplicemente metterlo in pratica. Ha avuto la fortuna, il  privilegio, di trovarsi tra le mani un piano industriale che, seppure monco, era pur sempre un progetto che invece è ancora nel congelatore, pronto per essere tirato fuori e gettato nel biotrituratore in attesa che ne venga compilato uno nuovo (sia detto per inciso, forse, era un suo compito specifico, visto che questo piano scade appunto nel 2021???). Era nei suoi poteri intervenire pesantemente nella riorganizzazione, efficienza e razionalizzazione di sistemi, processi e procedure a partire dalla trasparenza nei criteri di nomina nelle posizioni di vertice. Questo, forse ancora non del tutto completo, il quadro della “missione condivisa”? Qualcosa non torna. Nella brevità del suo intervento, abbiamo la vaga impressione, che Salini forse, ha avuto qualche dimenticanza. Chissà!

Alla fine di questa giornata accaldata, ci siamo posti un interrogativo sull’AD e i suoi “generali”: ne parleremo.

Aggiornamenti: ieri abbiamo scritto che poteva essere probabile, possibile, auspicabile, che il prossimo 6 luglio Camera e Senato si sarebbero riunite per nominare i quattro consiglieri di sua competenza. Le cose stano così: il prossimo 30 giugno è previsto l’incontro dei capigruppo alla Camera che dovrà compilare il calendario dei lavori per le settimane successive. Se, e solo se, si troverà un accordo con il Senato, si potrà calendarizzare una riunione simultanea delle due Camere che, solo ipoteticamente, potrebbe svolgersi il 6 luglio. Sottolineato “ipoteticamente” perché presuppone un accordo tra i partiti che, al momento, per quanto ci risulta, è in “altissimo mare” secondo una nostra autorevole fonte.

Dunque, il calendario per Viale Mazzini è così composto: il prossimo 30 giugno si riunisce il Cda per approvare il bilancio a termine di Codice Civile (dopo 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre) e in quella sede l’azionista di maggioranza NON presenterà i suoi due nomi e l’Assemblea degli azionisti dunque rimarrà aperta. La seconda convocazione  prevista del 12 luglio era buona solo in caso in cui la prima andasse deserta ma, come abbiamo scritto, non sarà possibile in via del bilancio. A questo punto si apre una sola possibilità: prima le Camere dovranno votare i nomi e dopo il Governo uscirà allo scoperto con i suoi candidati per AD e Presidente, successivamente si convocherà l’Assemblea formale dei soci e si formerà il nuovo Cda. Non ci sono altre possibilità, salvo che improvvisamente, ci possa essere un blitz imprevisto e imprevedibile. Quando questo potrà avvenire, per ora, è un incognita totale. Ricordate sempre il nostro ragionamento sulla proroga di questo Cda, non del tutto improbabile.

Infine: ieri abbiamo scritto dello spot inopportuno e sbagliato sul refarming andato in onda sulle reti Rai. Ebbene, si è saputo che si è trattato di “pubblicità tabellare” seppure “firmata” dal MISE. No comment. Fa caldo, molto caldo e chissà se ai piani alti di Viale Mazzini funziona bene l’aria condizionata. Qui, in riva al Tevere, tira un bel venticello.

bloggorai@gmail.com

 

 


Nessun commento:

Posta un commento