Prime valutazioni a caldo:
Anzitutto i dati: i votanti sono stati leggermente inferiori rispetto al 2018: 6369 pari al 55.49% degli aventi diritto al voto (nel 2018 erano 6776 con il 56,97%).
Riccardo Laganà ha ottenuto oggi 2888 voti e 1916 nel 2018.
Si è ristretto il numero dei votanti ed è aumentato il consenso verso Laganà. La sua base elettorale si è consolidata notevolmente, segno di tangibile apprezzamento del suo operato. La volta precedente hanno partecipato esponenti di primo piano di tutte le organizzazioni sindacali. Il numero di schede bianche o nulle è molto basso: la stragrande maggioranza di chi ha votato ha espresso una precisa volontà verso il proprio candidato.
"Non c'è stata lotta... Riccardo non ha avuto avversari..." il commento più diffuso. Altro commento "Le altre sigle non si sono impegnate per tempo e non hanno avuto modo di preparare un candidato". Perché questo sia avvenuto non è del tutto chiaro e pochi sono in grado di dare una lettura adeguata. Altri pongono l'accento sul ruolo di questa figura, il rappresentante dei dipendenti, considerato poco "incisivo". Obiezione debole: il suo voto vale uno.
Da osservare l'alto numero di voti ottenuti dal secondo classificato Tosini: sostenuto informalmente da una vasta area riconducibile al centro destra. Un nostro commentatore ci ha detto: "... è parte di un progetto politico che guarda molto avanti, quando nel 2023 la Lega potrebbe vincere le elezioni".
Il pensiero di questo Blog su Laganà è stato espresso chiaramente questa mattina e lo ribadiamo pienamente. Auguri, in particolare di avere al suo fianco nel prossimo Cda persone forti, autorevoli, autonome, credibili, capaci e competenti. Forse chiediamo troppo. La speranza è sempre l'ultima a svanire.
bloggorai@gmail.com
ps: domani aggiornamenti su temi importanti... buonanotte
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