sabato 3 aprile 2021

La gita fuori porta e le alchimie della finanza Rai

Vigilia di Pasqua, inizio della primavera. Il primo caldo e la gita fuori porta che non potremo fare. Un titolo su tutti: "L'Italia è più povera" (La Repubblica). 

In mancanza di meglio, questa mattina dobbiamo correre il rischio di annoiare qualche lettore. Ci dobbiamo addentrare in un campo che conosciamo poco, con il quale abbiamo poca dimestichezza. Si tratta delle sofisticate alchimie della finanza, della contabilità, della ragioneria. Per chi, come il sottoscritto, che non ha nessuna dimestichezza con i numeri, si tratta di un compito di estrema difficoltà. Però accorre in soccorso un'ambito complementare: la comunicazione sulla quale possiamo contare di avere qualche esperienza. 

Di cosa si tratta? ieri l'Ufficio Stampa Rai ha diffuso un comunicato sul Bilancio 2021 che inizia con queste parole: "In merito ad indiscrezioni sullo stato economico aziendale, la Rai ribadisce ancora una volta che il Bilancio 2020 consolidato di Gruppo chiuderà in pareggio, un risultato non scontato visto il forte impatto degli effetti del Covid 19  sia per quanto riguarda i ricavi pubblicitari che per gli introiti derivanti da canoni speciali.". Prima di cercare di capire forma e sostanza, necessario un piccolo passo indietro. Nei giorni scorsi il quotidiano La Stampa ha pubblicato un articolo con il titolo "Rai, conti in rosso e ascolti in calo..." dove si legge che sui conti Rai " ... c'è un buco di 50 milioni a cui si aggiungeranno altri 30-40 milioni per i mancati incassi dai canoni speciali (bar, ristoranti , alberghi etc)". Un articolo che potrebbe non aver fatto piacere a tante persone, direttamente e indirettamente responsabili di tutto questo. Attenzione, non si tratta di invenzioni giornalistiche: nell'ottobre scorso, in Vigilanza, Salini dichiarò che "la diffusione del Covid 19 sta determinando una crisi globale senza precedenti; per quanto riguarda Rai, ad oggi si sono registrati impatti particolarmente negativi sulle risorse valutabili nell’ordine di circa 200 milioni di euro...". Ecco allora che, proprio alla vigilia della tempesta perfetta che si sta per abbattere su Viale Mazzini con le nuove nomine, con Draghi che "sobbalza" leggendo i conti Rai, viene diffuso questo comunicato.

Allora: due osservazioni con domande annesse. La prima sulla forma: si può fare un Comunicato stampa di rilevante impatto politico e finanziario che inizia con "In merito a indiscrezioni ..." ??? Un'Azienda come la Rai può rispondere a "indiscrezioni" che, per loro natura e struttura, non hanno o non dovrebbero avere formale fondamento? Si tratta sempre di un norma non scritta di questo lavoro: una smentita è una notizia data due volte. Delle due l'una: o si tratta di smentire fatti o notizie certe e allora si risponde dettagliatamente nel merito, oppure se non si tratta di questo non c'è alcun bisogno di rispondere a "indiscrezioni". Ancora sulla forma: si può fare un comunicato "finanziario" alla vigilia dello svolgimento dell'Assemblea dei soci dove, formalmente, solo in quella sede si dovranno esporre i conti ed eventualmente approvarli??? Ci corre il dubbio che sia stata fatta pipì fuori dal vaso e ci poniamo pure il dubbio se sia avvenuto volontariamente oppure per mancato controllo sulla posizione del vasetto. Ci sbaglieremo, ma qualcosa non torna e magari i nostri lettori esperti sul tema ci potranno aiutare a capire meglio. 

Vediamo ora nel merito. Sui conti in questione intervengono alcuni fattori fondamentali: il recupero di 80 mln sull'esproprio di parte del canone indebitamente sottratto, il contributo di 25 mln per il parziale mancato introito dei canoni speciali (Bar, ristoranti etc), i consistenti risparmi dovuti, purtroppo, al Covid e, infine, ai mancati adempimenti del Contratto di Servizio (canali inglese istituzionale).  Ci chiediamo, semplicemente,  dove sia la virtuosità di questi conti? Cosa è stato fatto o cosa non è stato fatto per gestire le risorse dell'Azienda in modo più efficiente e razionale? Da ricordare, ancora una volta, quanto detto da Salini lo scorso anno "...la pandemia in corso ha ulteriormente aggravato se non addirittura compromesso la situazione economico-finanziaria per gli anni 2021-2023 e non si è ancora in grado di valutare le ulteriori possibili conseguenze". Allora le domande sono: oggi si è in grado di valutare queste conseguenze? e di quanto potrebbero avere compromesso le situazione per gli anni a venire? in quale misura, per quanti milioni di euro, per quest'anno o per quello prossimo? 

Ripetiamo: non siamo esperti di contabilità gestionale e quindi qualcosa ci sfugge. C'è in giro uno spot dove il claim recita: "ti piace vincere facile?". Il problema è che in questo caso che c'è poco da vincere: alla Rai mancano risorse e nemmeno poche e mancano anzitutto quelle necessarie per sostenere la sfide più rilevanti sia sul piano tecnologico che su quello dei contenuti. Sostenere che "Andare in pareggio" è meglio di "andare sotto" che è come dire "meglio stare bene piuttosto che stare male" oppure "Cari ragazzi, è meglio essere promossi a giugno, che bocciati a settembre!" (Catalano docet). Già, promossi a giugno, proprio quando la sveglia del fine corsa di questo Cda potrebbe iniziare a suonare. Salvo che qualcuno possa suggerire di anticipare i tempi. 

                                                    bloggorai@gmail.com

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