sabato 17 aprile 2021

Il Sabato dei Misteri Rai

Il sabato, solitamente, dovrebbe essere giorno di riposo e anche le notizie si prendono vacanza. Oggi poco o nulla da segnalare e ne approfitteremo, come al solito, per ripassare i compiti della settimana e portarci avanti il lavoro per la prossima. Ce ne sarà bisogno. Ci sono tanti argomenti che bollono in pentola e sarà bene essere preparati: il nuovo Piano industriale, il Contratto di Servizio e non solo per quanto riguarda l’art. 17 del quale abbiamo parlato ieri, il rinnovo del Cda, il prossimo Consiglio del 23 aprile, il Prix Italia anticipato a Giugno (solitamente si svolgeva a settembre) ed altre varie ed eventuali.

Per oggi ci teniamo a nota un articolo che da solo merita un capitolo dell'Enciclopedia Britannica, pubblicato da il Foglio, con il titolo “Il mistero del sito News della Rai, che vale meno di Volante.it”. Se è per questo, possiamo aggiungere pure il mistero di RaiNews24 che raccoglie ascolti da prefisso telefonico e impiega  190 giornalisti e 56 quadri, impiegati e operai  con un costo annuo di circa 52 mln a fronte dei 48 spesi per il Tg1 (2018). E, tanto per ricordare a qualcuno tutti gli articoli del Contratto di servizio, ci viene in mente l’art. 25 (obblighi specifici) dove si legge: “e) La Rai è tenuta a: … i) presentare alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, di seguito denominata Commissione parlamentare, per le determinazioni di competenza, entro sei mesi dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del presente Contratto di servizio 2018-2022 un piano di riorganizzazione che può prevedere anche la ridefinizione del numero delle testate giornalistiche nonché la riprogettazione e il rafforzamento dell’offerta informativa sul web”.

E, sempre per aiutare qualche autorevole dirigente di memoria corta, gli ricordiamo che, in effetti, un allegato al Piano industriale con il titolo “Allegato 4 - Piano per l'informazione Rai 2019–2021” è stato presentato nel marzo 2019 (un anno dopo il piano industriale) dove a pag. 77 si legge:

“Principali iniziative strategiche - Ripensamento dell'offerta digitale e razionalizzazione dell'offerta informativa complessiva in ottica multipiattaforma tutelando e valorizzando la mission del Servizio Pubblico

1 Creare un unico punto di accesso alle news online, semplificando il numero di siti news di Rai e rendendo l'offerta del portale All-News allineata alle best-practice italiane ed internazionali, come previsto dal CdS

2 Ripensare il ciclo di vita della notizia in modo dinamico e utilizzando piattaforme, formati e linguaggi specifici

3 Rafforzare la strategia e la linea editoriale di declinazione dei contenuti sui social, razionalizzando numero account e facendo leva su brand ambassador

4 Rafforzare l'integrazione tra le piattaforme digital e Rai News24 per creare un media journey più efficace in armonia con ruolo universale del Servizio Pubblico

5 Valorizzare la presenza capillare sul territorio come fonte di contenuti per le reti generaliste e per le piattaforme digitali e come elemento di coesione con i cittadini

6 Aumentare l'integrazione tra Rai News24 e l'offerta delle reti generaliste per ottenere sinergie produttive

Questo documento, che riporta all’altro grande tema della “Media Company” che tanto piace all’AD salini, ci riporta pari pari alla conclusione di questo mandato. La domanda come al solito è molto semplice. Cosa è stato fatto?

Bene. Ieri a Viale Mazzini e dintorni giornata intensa di trame e complotti. Sappiamo da fonti attendibili (più di una) che si dovrebbe essere svolta una riunione tra diversi soggetti (a scelta tra i tanti interessati all’argomento: Adrai, Usigrai, CGIL, CISL, UIL, UGL, Snater etc etc) finalizzata ad individuare un candidato unitario da presentare alle elezioni del rappresentante dei dipendenti Rai, sottinteso da contrapporre a Riccardo Laganà. Nei giorni scorsi il segretario dei giornalisti Usigrai Vittorio Di Trapani si è preso carico di fare questa proposta con il corollario che, una volta eletto, possa anche diventare Presidente della Rai. Lodevoli intenzioni che, come noto, sono lastricate di sassi acuminati.  Non sappiamo (ancora) se e come la riunione è avvenuta e chi vi ha partecipato. Sappiamo con certezza che la corsa a trovare un candidato “unico”, buono e rappresentativo per tutte le tre grandi famiglie Rai (impiegati/operai, giornalisti e dirigenti) non è per nulla facile. Di Trapani, con la sua  lettera, sembra aver detto chiaro e tondo che Laganà non è la figura a cui lui pensa. Bene, attendiamo di sapere chi potrà essere. C’è ancora tempo per le trame i complotti. Per chi fosse interessato, aggratiss, una versione del Giulio Cesare in PDF non si nega a nessuno.   

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