sabato 24 dicembre 2022

Rai: il Mistero Buffo del Contratto di Servizio tra una festa di Natale e una mezza smentita


Riassunto brevissimo delle puntate precedenti: ieri La Stampa pubblica un articolo con diverse notizie, vere o presunte, sulla Rai e dintorni. Si afferma, tra l’altro, che la presidente Rai avrebbe organizzato una specie di “rave party” nientepopodimenoche nella Sala degli Arazzi. Inganno, bugia, anatema: alle 16 e rotti di ieri pomeriggio viene diffusa una nota dell’Ufficio Stampa Rai a firma Soldi dove si legge che “Nel titolo l’affermazione falsa, denigratoria e fuorviante …” e via trotterellando sulla sua influenza invernale e relativi farmaci antiinfluenzali e saluti di Natale variamente intesi. Ma, in verità l’articolo conteneva una frase ben più interessante rispetto al tema “feste di Natale” e nell’articolo di ieri si leggeva che “Come sulla bozza del nuovo contratto di servizio presentata dalla presidente Rai, Mannella Soldi, che sarebbe stata bocciata dal ministero dell'Economia” e la Soldi ha risposto “Quanto, infine, al nuovo contratto di servizio nessuna “bozza della Presidente” è stata presentata, né, dunque, bocciata; sono invece in corso, da mesi, interlocuzioni tra le parti, come necessario.

Questa mattina, l’autore del pezzo Niccolò Carratelli, risponde e “prende atto” della mancata festa etc etc ma non scrive una riga sulla questione Contratto di Servizio. A dir poco una anomalia, una bizzarria perché si tratta di una notizia, vera o falsa che sia, che non può nascere dal nulla. La Soldi, in buona sostanza, ha scritto che si è trattato di una “bugia” e il giornalista non risponde. Curioso. Poi, non sono tante le persone a conoscenza del complesso e tormentato iter di formazione del nuovo Contratto di Servizio e, tantomeno, a conoscenza dei contenuti delle bozze in lavorazione.

Rimettiamo in ordine alcuni passaggi. A gennaio scorso viene presentato in Cda un documento dove, a pag. 9, si leggono chiaramente le fasi e i soggetti interessati all’argomento. Il passaggio n. 2 prevede che “AGCOM definisce le linee guida (orientamenti) confinati agli indirizzi del MISE” puntualmente avvenuta con delibera n. 266/22/CONS del 19 luglio 2022. Dopo di che si va verso le elezioni di settembre e si ferma tutto mentre però “gli uffici” lavorano o così dicono. Lavorano i tecnici del nuovo MiMi e lavora il gruppo di lavoro della Soldi&C (coordinato dalla Squadrone) che, per quanto a noi è dato sapere da nostre fonti ha elaborato una “bozza” tutt’ora misteriosa anche a molti addetti ai lavori. 

Domanda capziosa: perché stamattina il giornalista non ha puntualizzato e corretto questa notizia dove la Soldi sostiene che la bozza “non è stata presentata e dunque bocciata”? Azzardiamo una ipotesi: sempre la Soldi scrive che “… sono invece in corso, da mesi, interlocuzioni tra le parti, come necessario”. Sorge il sospetto, per carità, solo il sospetto, che una “bozza” esiste e che sia pervenuta al Ministero sia pure in forma di “interlocuzione” tra le parti, come necessario. 

Ci spiega un nostro interlocutore che conosce bene le procedure: “E’ prassi normale che in questi passaggi ci sia uno scambio informale di documenti di lavoro proprio al fine di giungere ad un testo finale condiviso, uno work in progress. Da ricordare che nella precedente occasione sono stati necessari quasi due anni prima di giungere al Contratto finale. Non ci sarebbe nulla di anomalo, se in questa fase, al Ministero possano aver fatto osservazioni ostative”. Ecco forse spiegata in questi termini la frase criptica della Soldi (che non chiede una chiara e netta smentita o rettifica della falsa notizia come avrebbe dovuto e potuto fare ma esprime solo “riserva di valutare ogni iniziativa a tutela della mia persona”) e si potrebbe comprendere la mancata risposta di Carratelli.

In soldoni, probabilmente ha ragione la Soldi quando scrive che la bozza in termini formali non è stata presentata e dunque bocciata, come se questo fosse un passaggio formale con evidenza pubblica, ma in sostanza potrebbe anche essere accaduto che (illazione allo stato puro) la bozza (che, ribadiamo, sappiamo esistere) sia pervenuta al MiMi sia pure in forma di “interlocuzione tra le parti” come ha scritto la Soldi e che dal Ministero siano state fatte, appunto, osservazioni che magari qualcuno potrebbe avere interpretato, stumentalmente, come una “bocciatura”. 

Qualora fosse andata così nessuno al mondo lo potrà mai ammettere nemmeno sotto tortura. E' del tutto evidente che sottolineare o meno questo aspetto può avere una lettura politica significativa. Però, ai nostri occhi, grossolani, disattenti e pensionati, appare alquanto strano che il giornalista scriva una cosa tanto specifica e particolare, con un forte impatto istituzionale, che viene smentita dalla diretta interessata e oggi nella replica sul giornale di tutto questo non c’è traccia.

Come si risolve la questione? Semplice: leggendo questa nuova “bozza” per capire, in buona sostanza, se dietro questa “interlocuzione” tra Rai e MiMi (fase 3 dello schema) ci possa essere un nuovo e diverso “orientamento” del Governo e del suo Ministro su questo argomento rispetto al Governo precedente.

Intanto, l’unico punto fermo è che la scadenza del Contratto e rinviata di altri 6 mesi in attesa della Vigilanza (dicono) e, a tutt’oggi, anche su questo argomento, non ci sono novità: PD e M5S ben che vada sono impantanati in oscure trattative o peggio ancora sono sotto schiaffo della maggioranza e di qualche suo puntello esterno (Renzi/Calenda). Morale della favola: per la Rai c’è tempo, tanto tempo …

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