Noterelle a margine. Non c’è grande dibattito in giro. La sola notizia oggi meritevole di attenzione è un articolo sul Sole sugli ascolti dei Mondiali di calcio. Si legge: “Mondiali, per la Rai ascolti in crescita ma lontani dal 2018. Le centrali media segnalano audience inferiori del 25% sulle stime di Rai Pubblicità” e poi si legge "... il confronto tra le partite andate in onda su Rai i e Rai 2 con le partite andate nel 2018 sui canali Mediaset (40 partite su 48 agli stessi orari) si contano circa 4 milioni di spettatori fra gli individui (-17% sul 2018). Negli ottavi (6 partite su 8) 15,2 milioni di media sono il 22% in meno. Risultati di ascolto, quindi, lontani del 25% dalle stime editoriali di Rai Pubblicità". La domanda semplice è: come hanno fatto le stime? Poi, ancora non è dato sapere invece quanto questi ascolti si traducono in "valore" di spot. In un precedente articolo si leggeva che era prevista “...una raccolta pubblicitaria da parte della Rai compresa fra 35 (la stima peggiore) e 65 milioni”. Il tema è capire: A, se tanti ascolti valgono più spot e B, se gli ascolti dei due campionati sono paragonabili tra loro: editore di riferimento (Mediaset), periodo estivo/invernale, collocazione oraria, pre Covid etc.
L’altra sera siamo capitati per caso su RaiDue in prima serata e abbiamo visto (solo per pochi minuti, quanto basta per scappare subito via) una trasmissione di Malgioglio. Nei titoli di testa abbiamo letto che si trattava di una coproduzione Ballandi. Il format era confezionato in termini di lui che intervista una lei. Un lui a condominio con Mediaset e una lei con non si sa chi. Una cosa simile la abbiamo registrata quando è stato varato il programma di Damilano su RaiTre: un giornalista che intervista un altro giornalista. Ancora una cosa del genere va in onda su RaiDue con la D’Amico. E ancora ancora la Fagnani con le sue Belve ... ora in partenza per Sanremo. E così vi trotterellando. È la Rai bellezza!!! E poi c'è chi dice che gli agenti artistici in Rai non contano ...
Infine: la Vigilanza Rai sembra ancora in alto mare e non è dato capire dove si trova l’inceppo. Si legge che è stato raggiunto un accordo PD-M5S che ha portato alla nomina di Guerini al Copasir ma non si capisce perché il corollario di questo accordo non vale per la Vigilanza dove invece si continua a leggere di pressioni/trattative di Renzi-Calenda per far nominare la loro preferita Boschi alla presidenza. Letta e Conte su questo tema tacciono e la cosa appare alquanto sospetta. Ne abbiamo appena accennato ieri nello “scoop”: la presidenza della Vigilanza potrebbe essere parte della cambiale, della merce di scambio, con la quale si mercanteggia il possibile cambio di passo al VII piano di Viale Mazzini. Presto lo sapremo.
È venerdì e in genere i lettori di Bloggorai cominciano a pensare al fine settimana e poi .. ‘mo vene Natale…
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