I Mondiali in Qatar sono l’emblema, il simbolo, il segno e il significato, la sintesi perfetta di un mondo malato e perverso, ottuso e drogato da miliardi di petrodollari. Nascono e si costruiscono su fondamenta inquinate sulla pelle e sulla morte di migliaia di persone. Come ha detto la direttrice di Rai Sport De Stefano “Questo Mondiale non si sarebbe dovuto giocare, o meglio non si sarebbe dovuto assegnare al Qatar, al quale si è dato lo sport più bello del mondo calpestando i diritti umani, corrompendo, imbrogliando, grazie alla complicità dei signori del football, che glielo hanno venduto nel 2010”.
Tutto dimenticato. Ora si pensa solo al numero di telespettatori che hanno visto e vedranno le prossime partite e a quanta pubblicità verrà raccolta. Altro che doppia morale: è tripla, è quadrupla, è quintupla, è a geometria variabile a seconda delle opportunità e necessità. Ci si scandalizza a convenienza senza nemmeno far finta di turarsi il naso per sopportare la puzza di fogna che emana.
Eppure oggi, di tutto questo, si sposta solo l’asse di osservazione: dagli stadi nel deserto alle aule del Parlamento del Bruxelles dove nulla, anche in questo caso, avviene per fortuita combinazione. I vari servizi segreti (forse compreso il nostro) che hanno stanato le borse cariche di soldi hanno lavorato da tempo sulla trama criminale e, zacchete, escono fuori, solo quando il momento è più favorevole a chi se ne avvantaggia della crisi energetica internazionale. Chi sono i principali produttori/fornitori/distributori di gas al mondo? A seconda delle fonti i magnifici quattro sono: Stati Uniti, Russia, Qatar e Iran. E del tutto evidente che dietro lo scandalo di Bruxelles ci sia una guerra più o meno sotterranea finalizzata a conquistare o rafforzare le proprie posizioni su questo scacchiere geopolitico/economico nel momento di maggiore e particolarissima importanza. Alla faccia del calcio e della morale.
Bene. Andiamo avanti. In genere non ci occupiamo di piccole o grandi tragedie televisive altrui ma quando sono tanto significative, difficile ignorarle. Allora, quando succede che un/una persona commette una minchiata, in genere si pone una domanda: c’è o ci fa? Nel senso che è cresciuto/a proprio così con una tara interna oppure è stato/a allevato da piccolo/a, docilmente istruita? Ma sarebbe poi doveroso aggiungere un'altra domanda: ma è stata fatta da solo/a o in compagnia, nel senso che la persona ci è arrivata di sua sponte o ce l’hanno mandata? Allora, ieri Dagospia ha riportato un flash dove si segnalava un servizio andato in onda su Rai Uno, nello spazio del Tg, dove due simpatici conduttori hanno mandato in onda un servizio su Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, tessendone lodi sperticate. Se non ci credete vedete questo video: https://twitter.com/LiciaRonzulli/status/1603299541457014785?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1603303344310730752%7Ctwgr%5E500f16537ebe456c056d5ca8221f5d2a6aa2c86f%7Ctwcon%5Es3_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.dagospia.com%2Frubrica-2%2Fmedia_e_tv%2Fvideo-flash-ndash-che-cazzo-ma-cosi-39-39-indecente-hanno-335831.htm .
E’ proprio vero che la lingua batte dove il dente duole. Allora, l’altro giorno in coda o a margine del Cda, da qualche parte qualcuno ha sostenuto che ora il Tg1 deve fare accanita concorrenza alTg5. Non è necessario. Il Tg Mediaset è autosufficiente a se stesso e non ha bisogno di aiutini. Distinguiamo il grano dall’oglio: se qualcuno commette minchiate non è detto che tutti lo facciano allo stesso modo. Ma se questa minchiata avviene direttamente o indirettamente su “commissione” oppure, peggio ancora per “omissione” colposa di controllo editoriale la faccenda può essere più grave. Qualcuno se ne sarà accorto tra Viale Mazzini e Saxa Rubra? Qualcuno dirà o farà qualcosa? Boh !!! … tanto ‘mo viene Natale…
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