mercoledì 5 marzo 2025

SPECIALE: DIMISSIONI CDA RAI

by Bloggorai ©

Cari Consiglieri Rai Alessandro di Majo e Roberto Natale, 

vi si sta prospettando un’occasione unica e forse irripetibile: dimettetevi !!! 

Ve lo ha chiesto oggi per la seconda volta l’Usigrai (che Natale conosce bene) con motivazioni largamente condivisibili:

“L’ennesimo schiaffo dei partiti e della maggioranza alla Rai si consuma in queste ore con l’Amministratore Delegato che deve prendere atto di non avere alcuna agibilità al di fuori dei desiderata della maggioranza e del governo che lo ha nominato.

Una condizione che è diventata insostenibile per una azienda di oltre diecimila dipendenti che quotidianamente produce informazione, intrattenimento e deve investire in tecnologia e prodotto, per restare al passo con i compiti che le sono affidati dal contratto di servizio.

L’unica strada per uscire dal pantano sono le dimissioni di questo vertice e una nuova legge che sganci definitivamente da governo e maggioranza i vertici del servizio pubblico Radiotelevisivo e multimediale”.

Siete stati nominati dal Parlamento, da tutti i partiti, con la Legge 220 del 2015 con la quale si assegna la Rai al controllo del Governo e che tutti oggi ritengono debba essere rivista e riformata. Siete stati nominati nella totale ignoranza di quanto specificamente indicato nel MFA che dispone all’art. 5: “Il direttore e i membri del consiglio di amministrazione dei fornitori in questione siano nominati mediante una procedura trasparente, aperta, efficace e non discriminatoria e sulla base di criteri trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati stabiliti in anticipo dalla normativa nazionale

Il vostro nome, il vostro CV, non risulta essere stato confrontato e comparato con altri nomi se non con criteri “riservati” senza alcuna possibilità di verifica e controllo pubblico e trasparente. Si aggiunga pure, che la vostra nomina è avvenuta rompendo il “patto” formalmente sottoscritto con i partiti di opposizione (PD, M5S e AVS) che reclamavano giustamente “prima la riforma e poi le nomine”.

Oggi non vi resta che prendere atto che quegli stessi partiti, tutti insieme, tutta la politica, vi sta mettendo in una situazione difficile da sostenere ulteriormente. Non c'è la obbligatoria "riforma Rai " all'orizzonte e il Cda Rai non è in grado di svolgere il proprio ruolo non tanto perché non riesce a fare le nomine dovute e necessarie ma per l’assenza del Presidente nel pieno delle funzioni che la Legge 220 gli assegna con la ratifica del voto in Vigilanza, e non è cosa da poco conto. 

Non è solo in discussione la necessaria autonomia e indipendenza del ruolo di consigliere di amministrazione ma la sopravvivenza stessa dell’Azienda che siete chiamati a tutelare. Se la Rai è immobile, la Rai è danneggiata. Se la Rai non può procedere al suo sviluppo, la Rai è danneggiata.

Fate un gesto forte, autorevole e comprensibile: dimettetevi!!! 

In un’epoca di confusione e incertezze, sarebbe vivamente auspicabile che qualcuno possa rompere questo muro di gomma di silenzio e colpevole inerzia.

Un cordiale saluto

bloggorai

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