Noi che crediamo ancora nell'amore profondo
E che ci preoccupiamo per le sorti del mondo
Noi che vogliamo vivere il momento presente
E che ci piace stare sempre in mezzo alla gente
Noi che sappiamo bene che volere è potere
Ma che non ci interessa di chi vuole il potere
Noi siamo fuori dal mondo
Fuori dal mondo, noi
Fuori dal mondo, che ci gira intorno
(B. Sas, 2020)
Prendiamo atto che, al momento in cu scriviamo, risulta che
i soli a festeggiare l’esito del referendum con il quale i lavoratori Rai hanno
approvato il nuovo Contratto siano stati l’AD Rossi e i consiglieri Frangi e
Natale. Una insolita compagnia di giro. Prendiamo atto che, al momento in cui scriviamo,
non risulta pubblicato un comunicato delle organizzazioni sindacali e del
consigliere Di Pietro, eletto come rappresentante dei lavoratori, che pure qualcosa
avrebbero da dire e commentare. Prendiamo atto che hanno lasciato a loro la prima
battuta entusiasta che “… rappresenta una tappa importante di coesione”
ottenuta con questo contratto.
Prendiamo atto che oggi, come pure ieri, non c’è nulla da
leggere o commentare: la Rai e il Servizio Pubblico sono semplicemente svaniti
dai radar dell’attenzione mediatica ovvero, la Rai sembra essere proprio "fuori dal mondo". Prendiamo atto che la “politica” tutta
intera si è scordata che esiste un “problema” non solo dell’Azienda azzoppata
dalla sua incompletezza istituzionale per la mancata nomina del presidente ma
per l’intero Paese che si vede privato di una sua fondamentale esigenza che il Servizio
Pubblico radiotelevisivo dovrebbe garantire: essere adeguatamente informato. Come
noto, non si tratta solo di dare le notizie ai Tg e Gr ma di renderle pure comprensibili
al grande pubblico, inserirle nel loro contesto, fornire elementi di
valutazione, confronto e analisi. Si tratta di fare emergere la diversità
di opinioni, aprire il dibattito e la comparazione tra i diversi elementi che
compongono la notizia.
Come abbiamo scritto più volte, questo “servizio pubblico” la Rai in prima serata non lo svolge sulla prima rete, Rai Uno, e poco quasi nulla sulle altre due reti generaliste dove spesso e volentieri ci occupa di cronaca più o meno nera. Vedi questa sera dove, su Rai Tre, si oscillerà tra l’Ucraina e le vicende della “gintoneria” milanese.
Cosa altro aggiungere? Cosa altro può indurre a ben pensare
all’inizio di questa settimana? A Bloggorai non viene in mente quasi nulla e
quel poco che viene in mente non è per niente buono. Se qualcuno ha qualche
idea, please, faccia sapere.
bloggorai@gmail.com
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