“Questa” Europa sta male, tanto male. “Questa” Rai sta male,
tanto male ... ed anche Bloggorai non si sente tanto bene.
Bloggorai non sostiene e non partecipa ad una manifestazione
ambigua, equivoca e sgrammaticata, per di più convocata quasi a titolo personale,
a favore e sostegno di “questa” Europa ovvero quella che abbiamo plasticamente
visto nella fotografia del vertice di Londra di domenica scorsa. Questa manifestazione
si presta al gioco di “questa” Europa imbelle e impotente, sparpagliata e
afona e quando parla vuole essere sempre più armata e tendenzialmente fascista ai
limiti del nazismo. “Questa” Europa non è stata capace di dire una sola
parola univoca, forte e chiara sul genocidio di Gaza. “Questa” Europa sul tema
migrazioni parla con voci razziste e xenofobe. “Questa” Europa vorrebbe non solo
aumentare a dismisura le spese militari ma vorrebbe attingere i fondi per l’acquisto
di nuove armi dal PNRR. “Questa” Europa sui grandi temi di solidarietà e partecipazione
e comunità di interessi viaggia a velocità separate e obiettivi distinti e, infine,
esattamente sul tema della guerra in Ucraina, è oggi sotto una “guida” dell’unico
leader non europeo, l’inglese Starmer. L’appello a manifestare contiene alcune
frasi del genere “Dite qualcosa di europeo” e lo slogan: “Qui o si fa l’Europa
o si muore” per poi chiudere proponendo “unico obiettivo (non importa quanto
alla portata: conta la visione, conta il valore) la libertà e l’unità dei
popoli europei”. Non è sufficiente per manifestare per “questa” Europa. “Questa”
Europa non ci piace e non abbiamo nessuna intenzione di alimentare o sostenere questa sua “nascita”.
Di pari livello è la riflessione su “questa” Rai. Cominciamo
a ribadire un banale concetto: “questa” Rai si trova ai bordi di un processo
di estinzione che potrebbe diventare irreversibile. L’assenza, il disinteresse
e la svogliatezza ad affrontare i suoi grandi problemi, immediati e strategici,
è il segnale più evidente di questo processo. Anche oggi, come avviene ormai da
tempo, non c’è una riga di interessante da leggere se non la commemorazione di Camilleri.
“Questa” Rai è indifesa (anche dal suo interno) e indifendibile dall’esterno
con la “politica” che balbetta di riforma improbabile. Il suo “grande successo”
è la raccolta pubblicitaria di Sanremo e “Cuoricini … cuoricini”. Vi proponiamo
due piccoli quanto significativi esempi. Ieri su La Stampa è comparso un articolo
con il titolo “Codice Rosso. Curarsi con la Tv” dove si parla del grande
successo del genere “medical drama”. Si citano le note serie di ER-medici in prima
linea come pure Grey’s Anatomy ma la Rai e i suoi prodotti che pure ci sono
(Doc) e ci sono stati (Dottori in corsia) non è mai citata. Dimenticanza della
giornalista? Forse.
Secondo esempio che ci riporta al tema “questa” Europa. Nei prossimi giorni si terrà un dibattito riservato sul tema “Gli Stati generali dell’informazione visti da Roma. Tutelare e sviluppare il diritto all’informazione. Un’emergenza per la democrazia” e vi parteciperanno Alberto Barachini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio; Giacomo Lasorella, presidente dell’AGCOM; Stefano de Alessandri, amministratore delegato dell’ANSA; Francesco Giorgino, direttore della Direzione Ufficio Studi RAI; Enrico Mentana, direttore di TG La7 e Open on line; Gina Nieri, direttrice Divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi Strategiche di Mediaset”. Oltre a Giorgino, per quanto noi sappiamo, ci dovrebbe essere anche il presidente Rai pro tempore Antonio Marano. In altri termini: parlerà Giorgino che sul tema informazione non è ben chiaro cosa possa dire perché quel tema specifico non è nelle sue competenze aziendali (è direttore dell’Ufficio Studi) e partecipa Marano che sull’informazione non ha conoscenze ed esperienze. Nota a margine: è lo stesso Giorgino che nella "sua" rubrica si è sperticato nelle lodi del Governo come forse nemmeno Fede è stato capace di fare.
C'è un emergenza per l'informazione del Servizio Pubblico? Forse si. Forse.
“Questa” Europa? “Questa” Rai? No grazie ... abbiamo già
dato.
bloggorai@gmail.com
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