domenica 23 marzo 2025

RAI: la posta dei lettori

 

by Bloggorai ©

Cielo grigio compatto e teso in bassa Val Tiberina. La primavera bagnata illumina il panorama del verde intenso del primo grano e del trifoglietto ed esalta il marrone profondo dei campi pronti a ricevere la semina del girasole.

Non c’è nulla di interessante da riferire sulla Rai e ne approfittiamo per dialogare con le nostre lettrici e i nostri lettori che, dopo quasi sette anni, ancora ci scrivono, ci propongono obiezioni e osservazioni.

Ieri abbiamo toccato due temi: Benigni e l’uscita anticipata di Ciccotti dalla Rai. Sul primo argomento un lettore osserva “non sono paragonabili gli ascolti di Benigni con i Dieci Comandamenti con il Manifesto di Ventotene. È vero che non si può mescolare il Sacro con il profano ma si possono confrontare gli ascolti non per il merito di quanto detto: abbiamo dubbi sul fatto che il numero di chi segue Benigni sia relativo al contenuto dei suoi messaggi. Abbiamo solo osservato che gli anni passano anche per lui e con lui la platea televisiva muta geneticamente e anagraficamente. Un altro qualificato e attento lettore ci dice che “attaccare Benigni è poco utile”. Non abbiamo attaccato Benigni ma solo sollevato dubbi e legittime obiezioni sulle quali però non abbiamo ricevuto alcuna osservazione nel merito. Ma il tema vero che abbiamo sollevato è stato quello della “casualità” con quanto affermato dalla Meloni la stessa mattina in Parlamento. Ci scrive una affezionata e attenta lettrice “Mi sono chiesta anche io se lei lo sapesse e oltre che rispondere alla piazza volesse screditare in anticipo anche lui”. Esatto, proprio questo l’interrogativo che abbiamo posto al quale nessuno risponde: la Meloni (o chi per lei) ha ricevuto la traccia del testo di Benigni in anticipo?

Sul tema Ciccotti invece molti ci hanno scritto sottolineando la stessa osservazione: la Rai si impoverisce. Da tempo è iniziato questo processo che nessuno intende fermare. Tutto torna, tutto si lega.

Ma il tema Ciccotti ci porta direttamente al cuore di due grandi problemi Rai: il primo è quello del futuro “tecnologico” del Servizio Pubblico (parliamo anche del futuro della diffusione in Digitale Terrestre) e il secondo è quello del processo di fusione/cessione quote di Rai Way. Quest’ultimo sarà il dossier dell’anno e non perché andrà in porto la fusione con Ei Towers: non c’è alcuna possibilità “tecnica” che la trattativa possa concludersi entro pochi mesi. Non c’è anzitutto il “razionale politico”: il Cda Rai è tutt’ora privo del suo presidente “naturale” convalidato dal voto in Vigilanza ma solo un “facente funzioni” del consigliere anziano, ovvero un Cda a “sovranità limitata”. È impensabile che decisioni strategiche del genere possano essere assunte in queste condizioni. L’uscita di Ciccotti lascia scoperto il nervo del “razionale industriale” Rai che nessuno si è preso la briga di studiare e collocare in un contesto diverso dal “razionale finanziario” che è l’unico, al momento a tenere alta la tensione sul dossier. 

Vedi in particolare i post di Bloggorai del 15 gennaio (https://bloggorai.blogspot.com/2024/01/rai-la-grande-truffa-dei-razionali.html )

e del 20 dicembre 2024 ( https://bloggorai.blogspot.com/2024/12/caos-razionali-rai-way-e-misteri.html ).  

Per ora ci limitiamo a queste poche osservazioni ma c’è ancora molto, molto da dire.

bloggorai@gmail.com

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