Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)
Un “fatto” mediatico è un fatto anzitutto politico. Il sistema, il linguaggio e le tecnologie mediatiche appartengono propriamente all’ambito politico e quindi sociale, culturale e non ultimo economico. Impossibile leggere un “fatto” mediatico” se non si utilizzano gli strumenti adeguati di contestualizzazione e di comparazione. Come e perché si "produce" un fatto mediatico e quindi la sua genesi, il suo prologo, il suo svolgimento ed epilogo sono parte stessa del "fatto".
L’aggressione di Trump&C a Zelensky in diretta Tv è un “fatto”
mediatico di assoluto rilievo? Si. L’aggressione
di Trump&C a Zelensky è un “fatto” politico di assoluto rilievo? Si.
Adesso molti si cimentano nel dettagliare le posture dei protagonisti,
gli sguardi e i gesti, le luci del “set” per capire se era più cinematografico
o televisivo. Pochi si azzardano a rispondere alla domanda che abbiamo posto
ieri: perché il leader ucraino è caduto volontariamente (o è stato indotto a
cadere) nel trappolone di Trump&C?
Vediamo allora come la Rai ovvero il Servizio Pubblico hanno affrontato questo tema. Ieri sera, sabato 1 marzo, tre reti concorrenti (La7, Rete4 e la Nove) avevano in onda un dibattito sull’argomento in prima serata. Rai no.
L’approfondimento giornalistico (diverso dal
giornalismo d’inchiesta) non sembra appartenere alla prima serata delle tre
reti generaliste, al grande pubblico. Stamattina leggiamo su Libero che “Tv7
fa il pieno con il caso Trump“ e ci dice pure che è andato in onda ben dopo
la mezzanotte e ci risparmiamo per carità i numeri dei telespettatori che lo hanno
seguito. Tutto quì, semplicemente tutto qui. La Rai viaggia su altre orbite, distinte
e distanti dalla realtà che la circonda. Lo abbiamo già scritto con Sanremo:
al pubblico anestetizzato con “Cuoricini cuoricini” difficile poi proporre la
riflessione, il dibattito e il confronto sui grandi temi di interesse globale in
prima serata. La Rai non sembra
possedere la cifra, la statura, la postura dell’approfondimento in prima serata
nelle sue tre reti generaliste. Bene che vada lo relega all’inizio della notte
fonda con Vespa. E poi, seppure ha ottime proposte come Report e lo storico “Chi
l’ha visto”, ci mette sempre buona volontà per danneggiarle mettendogli contro altri
programmi che gli sottraggono telespettatori.
Del resto, il “clima” Rai si contestualizza
e si adegua perfettamente con il “clima” mediatico e politico che la circonda. Vedi la Meloni che dopo lo scontro alla Casa Bianca ha avuto un colpo di
genio diplomatico: cari "europei" vediamoci, facciamo una riunione e, se capita, creiamo un gruppo
di lavoro. Geniale!
Nel frattempo però leggiamo che stasera
Stefano di Martino, personaggio di punta di Rai Uno con un contratto milionario
in esclusiva, sarà ospite di Fazio su la Nove. Non si capisce bene chi fa la “cortesia”
a chi.
Chiudiamo: ma c’è qualche
consigliere Rai che si accorge di tutto questo?
bloggorai@gmail.com
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