martedì 14 gennaio 2025

FLASH: RAI ... tutti, tanti, a casa

by Bloggorai ©

Non l’hanno visto arrivare eppure tutti sapevano che l’amianto c’è e c’è sempre stato a Viale Mazzini. Ora non possono fare a meno di prenderne atto: dopo quanto successo alla vigilia di Natale quando si è rotto una parte dell’impianto di riscaldamento e il successivo sopraluogo della ASL ora è deciso: tutti a casa in smart working. 

La sede di Viale Mazzini, in via precauzionale, deve essere bonificata!

Questo si legge nel comunicato appena diffuso ai dipendenti e pubblicato dal consigliere Davide Di Pietro (a quanto sembra solo lui è a conoscenza del problema):

“Si fa seguito alle precedenti comunicazioni per fornire un aggiornamento sulla  tematica in oggetto.

Come già comunicato, a seguito del guasto dell’impianto di condizionamento del 17 dicembre  u.s., l’Azienda – con l’avallo della ASL Roma 1 – ha adottato una serie di interventi, tra cui l’evacuazione e messa in sicurezza delle aree interessate dalla perdita di acqua e la disattivazione dell’impianto di condizionamento e ventilazione.

L’intero corridoio lato Pasubio del primo piano e l’area di ingresso/foyer del piano terra sono stati isolati e interdetti.

Le rilevazioni effettuate il giorno seguente il guasto (circa 60 campionamenti tra piano terra e primo piano) hanno evidenziato un superamento del livello di fibre normativamente previsto in alcuni ambienti del primo piano vicini alla perdita.

Seguendo le indicazioni della ASL, è stato allestito il cantiere sia per la riparazione del guasto sia per il ripristino delle condizioni a norma.

La ASL ha condotto successivamente ulteriori rilevazioni con metodologie particolarmente “aggressive” sempre nelle aree interdette e, in data 10 gennaio  u.s., ha comunicato il superamento del livello di fibre in alcuni ambienti interdetti del piano terra.

Il 12 gennaio u.s. – a fronte delle preoccupazioni dei lavoratori sulle condizioni di sicurezza in particolare del piano terra e del primo piano – l’Azienda, pur in assenza di formali indicazioni della ASL in tal senso, ha stabilito di autorizzare, in via transitoria e fino a nuove comunicazioni, lo smart working anche oltre il limite attualmente previsto per tutti i dipendenti del piano terra e del primo piano.

Inoltre, in via precauzionale, ha deciso di anticipare le rilevazioni di fibre di amianto già previste nell’ambito dei controlli abituali effettuati dall’Azienda anche nelle altre aree del palazzo.

Ieri la ASL ha fatto pervenire a Rai una comunicazione in cui evidenzia la “…situazione di rischio derivante dalle scarse condizioni di manutenzione degli impianti idrici che, per la loro vetustà, potrebbero subire rotture e perdite con possibile trascinamento di fibre di amianto dalle zone confinate ai locali frequentati dai lavoratori”.

Pertanto, la ASL ha rappresentato l’urgenza dello spostamento da Viale Mazzini 14, con richiesta di inizio e conclusione dello spostamento nei tempi più brevi tecnicamente possibili, pur garantendo la continuità delle attività aziendali e di un cronoprogramma vincolante, oltre ad una relazione mensile di avanzamento.

Il cronoprogramma dovrà essere inviato alla ASL entro il 27 gennaio p.v.

In ogni caso, anche a fronte del suggerimento della ASL di limitare allo stretto necessario la presenza dei lavoratori presso la sede di Mazzini, l’Azienda – a titolo precauzionale – anticiperà ulteriormente la liberazione della sede di Mazzini attraverso la previsione di un regime di smart working continuativo per tutti i dipendenti: coloro che possono svolgere da remoto le proprie attività lavorative ne usufruiranno da subito. Parallelamente si procederà alla ricognizione degli spazi disponibili presso gli altri insediamenti aziendali al fine di allestire, in tempi rapidi, il trasferimento presso gli stessi delle risorse dedicate ad attività essenziali che, per loro natura e per precisa indicazione dei Direttori responsabili, non possono essere svolte in regime di smart working.

Ovviamente anche la misura precauzionale dello smart working continuativo avrà carattere transitorio, finché non sarà possibile, eventualmente anche in via progressiva, riallocare i lavoratori presso diversi insediamenti aziendali”.

Arrivederci, forse al 2029, esattamente tra 1.282 giorni come previsto dal capitolato d’asta. Lo abbiamo appreso da MF lo scorso 2 gennaio e siamo stati i soli a notarlo.

Un segno tangibile del Declino dell’Impero Mazziniano.

bloggorai@gmail.com

   


 

Nessun commento:

Posta un commento