“Gli Stati membri provvedono affinché le procedure di
finanziamento dei fornitori di media di servizio pubblico si basino su criteri
trasparenti e oggettivi stabiliti in anticipo. Tali procedure di finanziamento
garantiscono che i fornitori di media di servizio pubblico dispongano di
risorse finanziarie adeguate, sostenibili e prevedibili corrispondenti
all’adempimento della loro missione di servizio pubblico e alla capacità di
sviluppo nell’ambito di tale missione” EMFA, art. 5, 3.
Perché ieri abbiamo lanciato il sasso nello stagno sul tema
canone Rai 2025? Lo spunto è avvenuto quando recentemente abbiamo letto che
P.S. Berlusconi lo ha “salvato” dalle grinfie della Lega che voleva mantenere
la riduzione e, comunque, mantenere attiva la Pdl di riduzione progressiva del
20% fino alla sua completa abolizione. Così è avvenuto e il resto è noto. Ma poi è
successo quello che noi abbiamo ritenuto grave nel 2023 e ancora più grave nel
2024: il pressoché completo disinteresse da parte di molti se non di tutti.
Pressoché nessuno ha sollevato il problema costituzionale della indisponibilità
del canone dall'iniziativa del Governo, ovvero un tema che non potrebbe e non dovrebbe essere
inserito in una Legge di Bilancio. La gravità poi si è aggravata per il sopraggiungere
a maggio dello scorso anno dell’EMFA che in proposito è molto chiaro, come
abbiamo scritto in premessa a questo Post. Esiste un problema politico strutturale sulla Rai che si è poi concretizzato lo scorso 26 settembre con la nomina del Cda in forte dubbio di legittimità (vedi ricorso al TAR). C’è spazio e ce n’era già da
tempo a sufficienza per sollevare problemi, obiezioni e azioni politiche che invece
non sono avvenute.
Ognuno fa il proprio mestiere. Bloggorai appunto chiede,
pone problemi, fa domande, cerca di sapere e di capire, solleva interrogativi e
propone riflessioni. Punto. Scusate se è poco. Dopo di che ci sono gli altri
ovvero i professionisti della politica, della giurisprudenza, della tecnologia
e così via che hanno i mezzi per agire.
Ieri abbiamo posto un problema molto semplice: esiste una norma che stabilisce l’importo del canone 2025?
Molti hanno cercato di capire
e approfondire il quesito, altri hanno chiesto e studiato “le carte” ovvero le
leggi in vigore. Altri si sono limitati ad una sommaria e quasi infastidita “lettura”,
altri ancora hanno chiesto un “parere” a Chat GpT !!! Si, abbiamo avvertito,
specie in qualche lettore “amico” una sorta di sottile irritazione poi concretizzata
nel cercare di confutare quanto abbiamo posto in dubbio.
Rivediamo e ribadiamo alcuni punti a nostro avviso ancora
fermi ed altri sui quali è opportuno precisare ancora meglio.
A. È fuori
discussione il dettato dell’art. 23 della Costituzione: “Nessuna prestazione
patrimoniale o personale può essere imposta se non in base alla Legge”.
B. Il canone
ha carattere tributario essendo una imposta determinata dalla Legge.
C. È
incontrovertibile che la Legge di Bilancio 2025 NON contiene alcuna norma
espressa riferita al canone RAI (non viene mai citato).
D. È del
tutto evidente che la Legge di Bilancio 2025 NON impone il pagamento del canone
e tantomeno determina il suo importo per l’anno corrente.
E. È
senz’altro vero che nella precedente Legge di Bilancio 2024 si afferma che “la
misura del canone … di cui all’ar1, c. 40, della Legge 11/12/2016 n.232, è
riderteminata in 70 euro…” ovvero la Legge del 2016 (“a decorrere dal 2017
il canone è di 90€”) è superata dalla nuova Legge di Bilancio in vigore nel
2024
F. Il
5/11/2024 viene emanato T.U. dei Tributi erariali (dlgs n 274/24) che, all’art.
52 determina l’importo di 70 euro per il 2024. Per il 2025 l’art. 52 nulla
dice.
Ciò significa che la norma sui 70 euro nel 2024 NON viene
abrogata dal TU ma viene assorbita (viene abrogato il veicolo legislativo art
1, c 19, dlgs n 213/23 ma la norma sostanziale viene trasferita nell’ art 52)
G. Il detto TU fiscale all’art. 100 stabilisce però che “Le disposizioni del presente testo unico si applicano a partire dal 1° gennaio 2026”.
Rimane quindi del tutto fondata la domanda che abbiamo posto:
quale norma impone il pagamento del canone 2025 nell’importo di 90 euro? A
nostro modesto avviso: nessuna. A noi appare del tutto chiaro quanto scritto e
difficilmente controvertibile. Non sarà una sorpresa se un giorno, un cittadino,
un telespettatore qualsiasi, si rivolgesse ad un Giudice per porre lo stesso quesito.
Chiudiamo con una notizia interessante: il Foglio, a firma C.
Caruso, pubblica un trafiletto titolato “Rai, Di Pietro Presidente” e si legge
che “E' l'idea del M5s che in Commissione di Vigilanza ha i voti decisivi … La proposta del M5S sarebbe questa: indicare
il membro in cda eletto dai dipendenti Rai, di fatto indipendente dai partiti,
e chiedere anche al Pd, in Vigilanza, di votarlo”. Dobbiamo ammettere che negli
ultimi tempi si potrebbe essere meritato la possibile candidatura.
bloggorai@gmail.com
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