La novità arriva dopo la recente “notizia” di un presunto accordo
Meloni-Conte sul dossier Rai come hanno titolato a palle incatenate sia
Repubblica (Rai, prove d'intesa di Meloni con Conte sulla direzione del Tg1. Il
pranzo del leader M5s con Chiocci) che La Stampa (Meloni-Conte, asse sulla Rai.
Accordo tra i due leader sul dopo Fuortes). Un segnale su qualcosa che stava
covando c’era già stato con il voto favorevole del consigliere Di Majo al recente cambio al
vertice di Rai Way.
L’interpretazione appare alquanto semplice e già l’abbiamo
accennata: indebolire la presa del PD (che non porta il colbacco come
Sangiuliano teme) sull’Azienda come parte di un disegno più vasto di
competizione politica in vista delle future consultazioni elettorali. Nulla di nuovo:
fa parte del gioco e, come si dice a Roma, a chi tocca nun se ingrugna. Da tenere
poi in debita considerazione il ruolo del “segretario ombra” del PD, Dario Franceschini,
che pure in questa vicenda sembra possa avere una sua piccola quanto misteriosa
parte. Per alto aspetto: finalmente! Sono passati sei mesi di vacanza della Vigilanza
e ora li aspettiamo al varco con il primo grande impegno che sono chiamati ad
assolvere: il nuovo Contratto di Servizio. Bene…
Ora torniamo alle beghe quotidiane. Succede che qualche
volta alcuni lettori ci osservano sul nostro eccessivo “spirito critico” nei
confronti della RAI. Si, è vero, e spesso ci concentriamo nell’osservazione
sono solo e non tanto per quanto fa ma per quanto invece non fa. Tanto per
capirci: ieri sera La7 ha mandato inonda in prima serata uno speciale sui grandi temi di politica internazionale con ospite in studio Lucio Caracciolo, forse il
più acuto e avveduto esperto in materia. La Rai se la sogna una trasmissione
del genere e un ospite di quella caratura riferita al suo equilibrio di
analisi. Il racconto, la narrazione, segue sempre e accompagna il pensiero di Palazzo
Chigi. Vedi la guerra in Ucraina: si conferma sempre in modo costante l’avversione
degli italiani sull’invio delle armi (… rimane confermato, invece, un giudizio
negativo rispetto all’opportunità di inviare armi all’Ucraina… Corriere della
Sera 23 febbraio) eppure vanno avanti come nulla fosse. Come pure appaiono sempre lontani argomenti come la povertà
in Italia che, secondo quanto riportato dal Rapporto Disuguaglianze di Cariplo
che il Cardinale Matteo Zuppi ha definito “un cazzotto nello stomaco” e, infine,
i temi ambientali che occupano spazi mediatici sempre più marginali.
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