giovedì 30 marzo 2023

Venticello di Primavera intorno a Viale Mazzini

Foto di Herbert da Pixabay

Il venticello di primavera, perfido e tagliente, tira sui colli della Val Tiberina. Annuncia la prossima stagione che sta per arrivare e sembra in piena sintonia con quella che interesserà la Rai. Ieri sera sembra sia stato raggiunto l’accordo politico per la nomina della senatrice Barbara Floridia ala presidenza della Vigilanza Rai.

La novità arriva dopo la recente “notizia” di un presunto accordo Meloni-Conte sul dossier Rai come hanno titolato a palle incatenate sia Repubblica (Rai, prove d'intesa di Meloni con Conte sulla direzione del Tg1. Il pranzo del leader M5s con Chiocci) che La Stampa (Meloni-Conte, asse sulla Rai. Accordo tra i due leader sul dopo Fuortes). Un segnale su qualcosa che stava covando c’era già stato con il voto favorevole  del consigliere Di Majo al recente cambio al vertice di Rai Way.

L’interpretazione appare alquanto semplice e già l’abbiamo accennata: indebolire la presa del PD (che non porta il colbacco come Sangiuliano teme) sull’Azienda come parte di un disegno più vasto di competizione politica in vista delle future consultazioni elettorali. Nulla di nuovo: fa parte del gioco e, come si dice a Roma, a chi tocca nun se ingrugna. Da tenere poi in debita considerazione il ruolo del “segretario ombra” del PD, Dario Franceschini, che pure in questa vicenda sembra possa avere una sua piccola quanto misteriosa parte. Per alto aspetto: finalmente! Sono passati sei mesi di vacanza della Vigilanza e ora li aspettiamo al varco con il primo grande impegno che sono chiamati ad assolvere: il nuovo Contratto di Servizio. Bene…

Ora torniamo alle beghe quotidiane. Succede che qualche volta alcuni lettori ci osservano sul nostro eccessivo “spirito critico” nei confronti della RAI. Si, è vero, e spesso ci concentriamo nell’osservazione sono solo e non tanto per quanto fa ma per quanto invece non fa. Tanto per capirci: ieri sera La7 ha mandato inonda in prima serata uno speciale sui grandi temi di politica internazionale con ospite in studio Lucio Caracciolo, forse il più acuto e avveduto esperto in materia. La Rai se la sogna una trasmissione del genere e un ospite di quella caratura riferita al suo equilibrio di analisi. Il racconto, la narrazione, segue sempre e accompagna il pensiero di Palazzo Chigi. Vedi la guerra in Ucraina: si conferma sempre in modo costante l’avversione degli italiani sull’invio delle armi (… rimane confermato, invece, un giudizio negativo rispetto all’opportunità di inviare armi all’Ucraina… Corriere della Sera 23 febbraio) eppure vanno avanti come nulla fosse. Come pure appaiono sempre lontani argomenti come la povertà in Italia che, secondo quanto riportato dal Rapporto Disuguaglianze di Cariplo che il Cardinale Matteo Zuppi ha definito “un cazzotto nello stomaco” e, infine, i temi ambientali che occupano spazi mediatici sempre più marginali.  

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