giovedì 2 marzo 2023

Un Post a puntate: n.1

Foto di Agata da Pixabay

Ci ha raccontato ieri un carissimo amico: “Nei giorni scorsi ero proprio all’Aeroporto Abeid Amani Karume, detto anche Kisauni, che si trova sull'isola di Unguja a Zanzibar, quando da lontano, intravvedo una coppia un signore dalla fattezze nostrane. Mi sembra di averlo già visto da qualche parte. Mi avvicino: sembra proprio lui ma, per come è abbigliato, mi appare alquanto improbabile. Infradito gialle, calzoncini bianche e righette blu (molto eleganti), una specie di canotta sciallata e un cappellini multicolore (etnico) posto alle 23 (come usava dire la mia povera mamma). È molto agitato, parla al telefono e sembra nervoso. La persona che gli è accanto gli fa cenni insistenti con le mani: stai calmo, e lui risponde infastidito allontanandola. Poi, ad un certo punto, fa un cenno nervoso con la mano: deve scrivere. Ottiene un calepino e una penna. Si china sulle valigie (in verità sembrano un armadio a quattro ante) e prova a scrivere: gli casca tutto e smoccola sempre più agitato. Riesce a scrivere qualcosa, chiede la telefonata e, dai gesti, si capisce chiaramente che manda affanculo la persona che gli è vicino. Fine della scenetta. I due si allontano ed anche io, ognuno  verso il proprio destino. Chissà se era proprio lui, quello che mi sembrava di aver visto tante volte?”. Fine del racconto: ogni riferimento personaggi reali è puramente casuale. Il nostro amico non è stato in grado di riferire esattamente chi potrebbe essere il personaggio oggetto del breve racconto.

Bene, veniamo ad oggi e ai fatti reali o presunti tali. La notizia del giorno la riferisce La stampa dalla solita (non) sempre bene informata Michela Tamburino: Giorgia Meloni e Carlo Fuortes si sono incontrati. Per come è stato scritto, non ci sarebbero dubbi: il dado è tratto e si vedrebbe applicato lo schema di un AD interno (e vedremo quale) “accompagnato” da un DG esterno, vero commissario ad acta. Magnifico! Facciamo fatica a crederci ma ci arrenderemo di fronte all’evidenza. Forse, per la prima volta, l’Azienda avrà un suo plenipotenziario ufficiale, un generale di collegamento diretto con Palazzo Chigi, un emissario con pieni poteri sul presente e sul futuro del Servizio Pubblico gestito dalla destra destra, con lieve sguardo affettuoso al centro (l’AD che si vorrebbe nominare al posto di Fuortes).  

Segue…

 

 

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