“Epimenide di Creta, uno di loro, proprio un loro profeta, ha detto: «I Cretesi sono sempre bugiardi, brutte bestie e fannulloni». Questa testimonianza è vera”
cfr nella Lettera a Tito, discepolo di Palo di Tarso.
1. Qualcuno mente sapendo di mentire. Leggete questi passi: “Il dado è tratto, la premier Giorgia Meloni
e l'ad della Rai Carlo Fuortes si sono visti in un incastro geografico, tra
la vacanza di Fuortes a Zanzibar e il viaggio istituzionale in India e negli
Emirati Arabi del Presidente del Consiglio” (La Stampa) e “La premier Meloni incontra l'AD della Rai Carlo Fuortes e gli
promette il posto al Maggio Fiorentino” e infine “Nessun incontro ieri tra
Presidente del Consiglio e Amministratore delegato della Rai, infondato il
passaggio di quest'ultimo al Maggio Fiorentino” (Ufficio Stampa Rai oggi alle 9.36).
Chi e perché mente
non è dato sapere. Fatto sta che da un lato si legge una verità e dall’altro
una verità opposta e contraria. Cosa c’è nel mezzo? Torniamo a quanto scritto
nei giorni scorsi: la battaglia è tutt’ora in corso e, per quanto è dato
sapere, ruota intorno esattamente ai nomi che circolano e al momento in cui farli
uscire allo scoperto. Da più parti sembrano ostinarsi a far circolare nomi che non
sembrano proprio essere nei disegni divini chi vuol così la dove si puote. Il ragionamento
vale all’interno e all’esterno di Viale Mazzini: si dovrebbero incastrare
elementi tutt’altro che facili da comporre. Ci viene proposto un ragionamento
suggestivo: “Uno su tutti: questo presunto accordo dovrebbe sintetizzare il “benvenuto”
del Governo al nuovo corso dell’ex PD (ora MD, come ha scritto Bloggorai nel post precedente) e potrebbe
non essere interpretato come un gesto “carino” da parte delle Meloni verso la
Schlein”. Già, forse meglio attendere: magari succede qualcosa nel frattempo. E
ce ne sono cose che potrebbero succedere … nel frattempo. Basta attendere e il viatico
tanto atteso desisrata dall’AD (il “commissario di Governo” a Firenze) per lasciare Viale
Mazzini se ne parlerà in altro momento e in altre circostanze.
LAST MINUTE:
Ansa - 02-03-2023 - 16:06
++ Nardella, prendo atto volontà Fuortes di continuare in Rai ++
Ci hanno trapanato tutto il trapanabile con questa storia e ora prendono atto !!! fenomeni!
2. Nel frattempo...
abbiamo un secondo Scoop. La palude prende forma e si anima: domattina ci dovrebbe
essere un Cda particolarmente delicato. Fuortes&C dovrebbero portare
risposte ai quesiti posti nel precedente Consiglio e poi si dovrebbe fare un passo
avanti sul Piano Industriale. Sui quesiti ci sarà da ridere: pendono mannaie da
AgCom &C ed è verosimile supporre che si voglia prendere tempo. Sul Piano
industriale la questione è più delicata. In primo luogo la presunta sua “segretezza”.
Volete sapere come è composto sommariamente? Facile. Cercatelo su Google e
questa la risposta:
Con questa sola avvertenza: trovate in sovra impressione il logo de La Repubblica. Perché e per come ci sia è un vero mistero. Se non lo trovate, a gentile richiesta possiamo fornire il link. Comunque, posto che il Piano industriale Rai nasce sulla spinta e diretta indicazione del Contratto di Servizio tuttora in vigore che, all’art. 25 (u) prevede esplicitamente che “la Rai è tenuta a presentare al Ministero … un piano industriale di durata triennale che, sulla base della definizione di adeguate risorse, rese disponibili dalle quote di canone destinate al servizio pubblico, per lo svolgimento delle attività di cui al presente Contratto, preveda – in coerenza con le previsioni della Convenzione - interventi finalizzati a conseguire: i) obiettivi di efficientamento e razionalizzazione attinenti agli assetti industriali, finanziari e di produttività aziendale …”. Ecco il punto centrale: le risorse non solo non sono adeguate ma nemmeno definibili e, in particolare non lo è il canone. Come si può immaginare di sostenere un Piano che non sa dove poggiare se non solo su una vago criterio di “ottimizzazione delle risorse”? dove si prendono le risorse per lo sviluppo?
Cari consiglieri, vi vogliamo bene: tanti auguri!
3. Bruno Vespa comincia ad apparire e palesarsi come un oggetto misterioso del quale chi lo conosce lo disconosce e chi lo non lo conosce comincia a conoscerlo con malcelato stupore. Da quanti anni sono che Vespa&C imperversa in Rai e dintorni? A quanti padrini e padroni di vario genere assortito ha proposto una comoda sedia dalla quale politicare? Ha fatto comodo a tanti, quasi a tutti. Ora ci si stupisce e il massimo degli interrogativi che abbiamo letto si riferisce a sapere “quanto costa?”. Poco e seppure fosse a gratisss non cambia nulla: è la prova provata dello stato di salute della Rai. Sembra febbricitante e non si trovano farmaci utili per le circostanze.
bloggorai@gmail.com
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