lunedì 6 marzo 2023

Rai: il futuro del Nulla è dietro le nostre spalle

Foto di Spring-Le da Pixabay

NOTA DI PALAZZO CHIGI

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi l’Amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes. Nel corso del colloquio, è stata esaminata la situazione economico-finanziaria della Rai in vista del bilancio consuntivo 2022 che verrà chiuso entro il mese di aprile 2023.

Il Presidente Meloni e Fuortes torneranno a incontrarsi dopo l’approvazione del bilancio Rai.

Alle 5 della sera … ovvero quando una donna incontra un uomo … che succede? Se la Meloni incontra Fuortes cosa ne viene fuori? Nulla, rigorosamente nulla. Nulla di inedito, nulla di nuovo, nulla di nulla. Cosa c’è di nuovo se l’Ad Rai va a Palazzo Chigi e incontra il Capo del Governo come già avvenuto in precedenza e con altri AD e DG? Cosa c’è di nuovo se il Governo di fatto commissaria la Rai più di quanto già non avviene per forza di legge che nessuno ha voluto cambiare negli anni precedenti? Cosa c’è di nuovo se nessuno sa cosa fare e l’unica mossa possibile è prendere tempo? Per i lettori di Bloggorai era tutto già scritto, da tempo, e non perché abbiamo aruspici particolarmente acuti o i nostri fondi di caffè siano migliori di altri: è sufficiente mettere in fila gli elementi noti e aprire un confronto, chiedere e approfondire.

Vi risparmiamo titoli e contenuti degli articoli di oggi: un tiritera inutile e superfluo per dire semplicemente che Fuortes&C resteranno al loro posto per ancora altre settimane e poi … beato chi avrà un occhio. Poi si vedrà se ci saranno le condizioni utili e convenienti per cambiare qualcosa giacchè si tratta solo di questo: utilità e convenienza per tutti. Per la Meloni che dovrà decidere una volta per tutte cosa fare dei suoi uomini “migliori” cioè sacrificarli adesso o attendere il nuovo Cda del prossimo anno. Per l’opposizione che dovrà decidere se essere tale e agire di conseguenza oppure di essere quello che è stata finora e … agire di conseguenza, cioè nulla. Per tutti gli altri risparmiamo tempo e righe: la forte e vibrante protesta di alcuni sull’incontro di ieri è ai limiti dell’imbarazzante come se fosse, appunto, un fatto nuovo che l’esecutivo esercita un forte potere sull’Azienda. Del resto, il tempo passa e pur fugge tuttavia: dopo aprile viene maggio e ci si avvia lentamente e inesorabilmente verso la stagione di chiusura attività prevista fra poco più di un anno. Perché cambiare oggi se si può far di meglio domani: per ora importante è il cambio di qualche direzione.

La sola novità che oggi rileviamo e che merita un filo di attenzione è il Piano Industriale che sembra essere andato in secondo piano in buona compagnia del nuovo Contratto di Servizio e della Vigilanza che dovrebbe poi esaminarlo. Lo spostamento progressivo e l’allungamento del brodo è il vero segnale di pericolo che incombe. Tutto concorre, tutto si indirizza verso una sola direzione: l’indebolimento progressivo e  sistematico del Servizio Pubblico, ad opera di forze esterne in complicità di forze interne a Viale Mazzini. Punto. A capo.

A proposito di novità: ieri la nuova puntata di Vespa dove, in mancanza di meglio, il fior da fiore è stato lui che intervista altri giornalisti. Che c’è di nuovo? Nulla. Ormai è una malattia endemica del giornalismo televisivo: giornalisti che dialogano, chiacchierano, confabulano con altri giornalisti. Ma ormai con Vespa stiamo entrando in altro campo: è arte, è intrattenimento, è spettacolo e, infatti, la sua prestazione non è giornalismo ma pura esibizione di se stesso in forma di Vespa. Chi c’è … c’è non importa, vale solo far trascorrere 5 minuti.

bloggorai@gmail.com

Ps. Da domani Bloggorai è in viaggio in un lontano paese africano. Non sarà facile avere la connessione ed essere aggiornati per poter scrivere il Post giornaliero alla stessa ora. 

Ci proveremo, rimanete comunque sintonizzati: la fitta rete di amici, parenti e conoscenti rimarrà sempre attiva.

 

 

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