martedì 7 febbraio 2023

Sanremo: cronaca drammatica del primo giorno della battaglia di Villa Arzilla nel cuore ardente della Repubblica delle Banane

Foto di Juan Zelaya da Pixabay

Cronaca dal nostro inviato sul campo di battaglia di Villa Arzilla (fresca di giornata, senza ancora aver letto i giornali e saputo gli ascolti).

Siamo nel pieno territorio della Repubblica delle Banane. Sappiamo per certo che la prima (la Repubblica) dovrebbe essere una cosa seria e festeggiata adeguatamente e, quindi, si potrebbe incavolare al punto giusto se trattata male e le seconde (le banane, che pure sono un alimento serio) si potrebbero offendere ad essere associate a questo conflitto.

Le truppe avversarie partono all’offensiva con i grossi calibri. Il fior da fiore dell’artiglieria pesante spazza le praterie già dalla tarda mattinata. Viene annunciata nienpopopodimenoche la presenza del Presidente Mattarella nientepopodimenoche da Amadeus che dice “Sono grato al Presidente che ha accettato questo invito e ringrazio Giovanni Grasso e Lucio Presta che hanno lavorato a lungo per questo”. ATTENZIONE: si tratta di un testo che deve essere decifrato parola per parola.

Agitazione frenetica: un colpo a sorpresa che sorprende tutti. I primi ad essere sorpresi e disorientati sono i consiglieri  (chi? tutti, solo due? Gli altri hanno appoggiato o firmato? Boh… non si sa...la lettera è misteriosa). Poi, quando i rumori della battaglia nel tardo pomeriggio sera si fanno più vicini, si viene a leggere sul sito della Repubblica a firma di Giovanna Vitale, oggi pubblicato, quanto dichiarato dalla Presidente Soldi: “«Anch'io ho appreso la notizia stamane in conferenza stampa». E la risposta che la presidente Rai, Mariella Soldi, ha dato per iscritto ai consiglieri di amministrazione irritati per non essere stati informati della presenza del capo dello Stato a Sanremo. «Organizzata dal Quirinale all'ultimo momento — si giustifica ancora Soldi — in accordo con la direzione artistica del Festival”. Tombola! Domanda d’obbligo e di circostanza: ma almeno l’AD Fuortes sapeva qualcosa? Possibile mai che il Capo dello Stato si muove verso il Festival e non informa, presumibile almeno da qualche giorno prima, il vertice di Viale Mazzini nella persona di maggiore responsabilità. No, non è lontanamente e assolutamente presumibile per mille buone ragioni che si conoscono perfettamente.

E allora cosa sta a significare tutto questo? Tanto … molto tanto … più tardi ci aggiorniamo.

Nel frattempo, sul campo di battaglia della prima serata del festival si colgono le scaramucce. Gli avversari giocano facile sui sentimenti e sulla memoria. Quando Gianni Morandi ha intonato Bella Belinda (1970) un brivido è corso sulla pelle e sono poi arrivate quasi le lacrime nel lungo pezzo dei Pooh con Piccola Katy (1968). Il cuore si poi devastato all’ascolto della lettera che la Ferragni ha scritto a se stessa (e te pareva) che bene si accompagna a lei che si scatta il selfie con Mattarella, Morandi e Amadeus (e te pareva). A chi altri poteva scriverla una lettera del genere con quella tenerezza, dolcezza e calore simile ad una lama di coltello appena uscita dal congelatore. Tutta impregnata di risentimento, accidia, vendetta inzuppata nel fiele. Acciaio puro, in grado di sciogliere tutti quei cuori di pietra che guardano la tv.

Giusto, legittimo e iconico epilogo la scena di quel giovane cantante che sfascia i fiori augusti di Sanremo ... ma si… forse ha pure ragione non si sente una cippa (Amadeus gli offre pure la possibile replica)… andate tutti a quel paese … o meglio.. andate tutti alla Repubblica delle Banane, sperando sempre che la Repubblica, almeno quella, sia salvaguardata dalle tante scimmiette che la vorrebbero assaltare e che le Banane non si offendano

bloggorai@gmail.com

ps. Ovviamente, ovviamente, rimanetene sintonizzatissimi ... a presto una secondo aggiornamento


 

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