domenica 26 febbraio 2023

La Rai nella terra di Mezzo, tra Ork e Nazgûl (*)

Foto di Wolfgang Eckert da Pixabay

"Giunti in fondo, toccarono improvvisamente l'erba di Rohan: cresceva rigogliosa come un verde mare sin sui piedi dell'Emyn Muil. Il torrente scomparve in una lussurreggiante vegetazione di crescioni e piante acquatiche, ed essi lo udivano gorgogliare attraverso verdi gallerie e lunghi pendii pianeggianti che lo conducevano lontano sino alla valle dell'Entalluvio"

—Il Signore degli Anelli, libro III, capitolo II, "I Cavalieri di Rohan"

La forza, la potenza delle immagini solitamente batte di gran lunga un testo scritto o un discorso pubblico. Per quanto ci riguarda, siamo sempre alla caccia di queste figure. Nei giorni scorsi Giorgia Meloni si è recata in Polonia e le foto ufficiali la ritraggono mentre stringe la mano ai leader di Varsavia. Una sola fotografia, che ha avuto poca circolazione, la ritrae in altro modo. Questa:



Alle spalle dei due personaggi una mappa di Rohan, regno degli Uomini nella Terra di Mezzo di Tolkien. Quale altra visione immaginifica, metaforica e iconica potrebbe meglio rappresentare il momento che attraversiamo? E quale altra suggestione potrebbe essere meglio utilizzata se riversiamo questa immagine sul mondo virtuale del Servizio Pubblico e sulle intenzioni che il Governo potrebbe avere sulla Rai?

Scendiamo sul terra e sveliamo i sentimenti. Lo stupore e la meraviglia sono “merce” preziosa e appartengono a quegli stati dell’anima che, solitamente, vengono riservati a contingenze, visioni o circostanze insolite, impreviste e imprevedibili. Quando invece succede che ciò che si avverte non è affatto nuovo come potrebbe apparire ma invece è stato visto tante volte, perché sprecare, disperdere, un patrimonio tanto prezioso come lo stupore?

Tutto questo per dire che la notizia del giorno, ripresa solo dal Fatto, si riferisce al Tg1 dove si legge “Il Tgl è di Meloni&C. Sull'ammiraglia Rai parla solo il governo”. Per non dire di ieri sera: servizio sui funerali di Costanzo e la prima immagine è della Meloni. Poi, anche tra i nostri lettori, qualcuno si desta scandalizzato: di cosa? Quale sarebbe la novità? Perché la “destra” dovrebbe “occupare la Rai” più di quanto già non sia occupata? Va benissimo così, non ce n’è alcun bisogno. E poi, come al solito, se nessuno gli si oppone, dentro e fuori la Rai, di cosa ci si stupisce?

Che bisogno c’è di cambiare un vertice che si appresta ad approvare un Piano Industriale senza capo ne coda (ignoto e dovremo pure scrivere perchè ignoto ovvero noto solo ad alcuni che "per sicurezza" non ne parlano) senza adeguato supporto finanziario in grado di sorreggerlo (canone e pubblicità in crisi) basato solo sulle partite correnti e il pareggio di bilancio, senza un strategia o una visione che gli potrebbe derivare solo dal Contratto di Servizio del quale nessuno è in grado di dire se e quando potrà essere definito? 

Che bisogno c’è di cambiare un vertice di questo tipo che passerà nei libri di storia solo per aver approvato una “riforma per generi” figlia di un Cda precedente e pronipote alla lontana di una idea vecchia di oltre 20 anni? 

Che bisogno c’è di cambiare un vertice che non ha la più pallida idea di come affrontare il tema dell’informazione dove le sole iniziative sono Vespa&C in prima serata? E che bisogno c’è di cambiare un vertice dove si spelano le mani ad applaudire un presunto successo di Sanremo che non si sa bene su quali fondamenti si sostiene oltre lo share conquistato a colpi di Ferragnez e compagnia cantando?

In questo senso la Meloni che interroga la mappa di Tolkien trova e propone risposte: non ce ne sono.

La Terra di Mezzo è vasta e difficile da guadare e conquistare.

bloggorai@gmail.com

ps: come al solito un sentito grazie alle nostre lettrici e ai nostri lettori che pure quando non scriviamo nulla puntano a dare un occhio a Bloggorai come successo ieri. Ci sono momenti in cui viene voglia di lasciar perdere e allora quando vedi questa attenzione e voglia di sapere andiamo avanti … aggratisssssse!!!!!  

(*) I Nazgûl sono noti come gli invisibili Spettri dell’Anello, tra i più devoti  collaboratori del Signore Oscuro


 

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