giovedì 16 febbraio 2023

15 febbraio 2023: la spallata di marzo a Viale Mazzini???


Ieri c’è stato il Cda Rai e, per fortuna, almeno dai giornali possiamo sapere qualcosa.

Per questo, oggi vi proponiamo due livelli di “narrazione”:

La sedia: c’è una sedia reale, tridimensionale; c’è l’immagine di una sedia dipinta attaccata al muro e c’è una sedia “descritta” in un cartello testuale che appunto descrive di cosa si tratta (opera di Joseph Kosuth al MoMa di NY).



Poi ci sono tre termini: la spalla (si intende il complice), la spallata (si intende il colpo finale) e lo “spallone” dove si intende il contrabbandiere che porta soldi o merce oltre frontiera.

La “sedia” Rai. L’Azienda è pur sempre un oggetto o un soggetto che dir si voglia e quando si affrontano i problemi che la riguardano è necessario avere sempre bene a mente i diversi piani di lettura. Dunque, c’è una Rai vera, reale, in difficoltà per molteplici aspetti (che vengono da lontano) che si fatica a difendere. Il “dopo” Sanremo le evidenzia e sintetizza tutte: editoriali, economiche, normative e tecnologiche. Poi c’è una “immagine” di Rai, ovvero come viene letta dall’esterno e dall’interno e, per quanto dato sapere, non sembra proprio essere delle migliori. Infine, c’è il “racconto” della Rai ovvero la sua descrizione che pure si fatica a leggere in termini positivi.

Ecco allora che intervengono i tre termini di cui sopra: chi è la “spalla” che agisce nell’ombra con il compito di agevolare il “colpo” ovvero l’indebolimento prospettico e strutturale dell’Azienda? Quando e come ci potrà essere la “spallata” in grado di rimescolare le carte (e nessuno saprà mai in anticipo se la prossima mano sarà migliore di quella attuale)? E infine chi sarà lo “spallone” incaricato di portare fuori da Viale Mazzini il “malloppo”?  

Leggiamo due articoli: il primo su La Stampa con il titolo “Caos e liti dopo Sanremo. Fuortes sulla graticola esulta soltanto Vespa” il secondo sul Corriere “Nel cda Rai l'assedio a Fuortes. E ora c'è chi parla di danno erariale” e, in sintesi, veniamo a sapere che:

a. c’è un piano, più o meno trasversale, per far fuori Fuortes&C (con il solo PD contro il resto del mondo).

b. il tema dell’affaire Ferragnez/Instagram può essere una buccia di banana dove qualcuno potrà scivolare di brutto.

c. il tema gestione della partecipazione di Mattarella è un pasticciaccio brutto brutto.

d. il tema del discorso Zelensky è ancora più brutto brutto assai.

e. il tema delle oltre 1000 persone presenti a Sanremo è fastidioso alquanto.

f. la prossima striscia quotidiana delle 20.35 affidata a Vespa può far girare qualcosa che non dovrebbe.

g. dei “contenuti”, del linguaggio, dei segni e significati, della “morale” e dell’etica di Sanremo non interessa una mazza a nessuno ma solo strombazzare il “successo” dello share.

h. la lettura sommaria dei titoli dei giornali “dopo” Sanremo e le elezioni regionali ci induce a ritenere che la Rai di Fuortes&C di Soldi e Bria sarebbero di “sinistra” (ovvero del PD) e il Paese che si reca alle urne (sempre meno) invece è a “destra”.

Questo è quanto. Il seguito alla prossima puntata, siamo nel pieno del “dopo” e il racconto è appena cominciato. Il capitolo Vespa merita un post a parte: per quanto è dato leggere, in Cda si sono preoccupati solo di sapere “quanto costa” non sappiamo invece quanto sono preoccupati di sapere “cosa significa”.

bloggorai@gmail.com

 

 


 

Nessun commento:

Posta un commento