giovedì 16 febbraio 2023

Losche vicende e oscuri complotti dentro e fuori Viale Mazzini

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Ci stiamo convincendo viepiù che Sanremo 2023 sarà un spartiacque decisivo con un “prima” e un “dopo” dagli esiti molto incerti.

Come noto, Bloggorai è solito frequentare il Circolo trattoristi disoccupati, sfaccendati e pensionati della Bassa Val Tiberina dove tutto  giunge sfuocato e appannato e ogni cosa proviene dalla bassa cucina di appetiti poco sofisticati. In questi giorni il dibattito tra i soci è infuocato e queste le domande che emergono:

1. Chi era a conoscenza della presenza di Mattarella a Sanremo oltre a Presta e Amadeus? In ordine avrebbero dovuto saperlo con largo anticipo: l’AD Fuortes, il suo assistente Maurizio Caprara (noto ex quirinalista), la presidente Soldi, tutto il Cda, il direttore delle Relazioni Istituzionali Rai Luca Mazzà, il responsabile di Rai Quirinale Andrea Covotta, il Direttore Safety&Security Rai Maurizio Cenni e, non ultimo, il direttore del genere Intrattenimento Stefano Coletta e il di lui delegato alla produzione di Sanremo. Tante persone, tutte ignare? Nessuno sapeva nulla fino all’ultimo momento? Ci dicono "Verosimile supporre che uno di loro sapesse e se ne è ben guardato di farlo sapere" dove il retropensiero sarebbe un vincolo di "riservatezza" chiesto ed ottenuto.

2. L’intervento di Zelensky che da video registrato viene “derubricato” a discorso letto da Amadeus. Chi ha deciso la messa in onda alle 2,15 di notte e perché? Quali valutazioni sono stato fatte per questa scelta tanto delicata e da chi?

3. Come sostengono alcuni (ed è oggetto di dibattito on corso), Rai non dovrebbe trarre profitti dal “traffico dati” ovvero dalla profilazione degli utenti (circa 1,5 mln di indirizzi IP, un valore economico consistente) etc. ma non dovrebbe permettere nemmeno che altri lo facciano a sue spese. Chi sapeva della tarantella Ferragnez con Istangram e in che termini è stata “concessa” la possibilità di orchestrarla puntigliosamente e dettagliatamente sul palco dell’Ariston? Chi ha autorizzato e perché la presenza di una tropue di ripresa audio video di una piattaforma concorrente (legata ai Ferragnez) nel backstage di Sanremo? Quelle immagini ora a chi appartengono e che valore hanno?

4. Abbiamo letto stamattina di un “presunto” contratto con Dagospia (La Stampa e Il Fatto) del valore di 18 mila euro per pubblicità su Mare Fuori, un prodotto di Rai Play. Si sta scoperchiando un barattolo che olezza un profumo sgradevole e più chiediamo chiarimenti e informazioni e più l'olezzo si avverte forte. Cerchiamo di capire: qualcuno ritiene che si possa “comprare” la stampa/web a suon di contratti pubblicitari per farsela “amica” come, ci dicono, sia avvenuto in un non lontano passato? Perché proprio Mare Fuori e non un altro prodotto qualsiasi tra i tanti che pure meriterebbero supporto e visibilità? Perché si parla di Dagospia e non di altri siti qualsiasi? Ci dicono che sia pratica assai diffusa e consolidata da tempo sostenere con la pubblicità qualche sito  almeno per non averlo dichiaratamente ostile. Ci viene suggerito un titolo: "giornalismo ricattatore": io so che tu sai ciò che io so ... parliamone.

5. Il Cda Rai oggi ha ringraziato le “professionalità” di Sanremo e non più le “maestranze”: corre il sospetto che leggano Bloggorai. Poniamo la domanda correlata: erano necessarie più di 1000 persone? E, vista la fanfara del “successo” di pubblicità conseguito, il ringraziamento verrà trasformato in adeguato riconoscimento in pecunia? Dicono che al Comune di Sanremo siano preoccupati più per l’indotto generato da tanta gente (Hotel, ristoranti etc) che non per il valore della Convenzione con la Rai ... c’è da crederci.

Da qui al prossimo Cda (ovviamente "dopo" il congresso del PD) abbiamo vaga idea che ci sarà tanto da leggere e meditare.

                             bloggorai@gmail.com

 

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