sabato 12 ottobre 2024

Tra la RAI e il vino nuovo

Foto di Vinotecarium da Pixabay

Stamattina c’è da cambiare il primo vino nuovo, operazione lunga e faticosa. Non ci rimane molto tempo per dilungarci su piccole faccende RAI, specie se si tratta di commentare l’AD Rossi.

Ci limiamo a citare qualcosa.

“Qualche mondo culturale - incalza Rossi - ha interpretato la Rai come una proprietà privata in passato, un mondo culturale che oggi è molto arrabbiato nel vedere che la Rai si è liberata” … “L'unica egemonia che si può applicare ad una azienda come la Rai è l'egemonia della libertà. Non esiste una televisione di destra odi sinistra. Può esistere una televisione buona o cattiva, fatta bene o fatta male” e infine “La retorica dei fascisti in marcia su Viale Mazzini meriterebbe un sorriso, ma Rossi - professionista Rai sempre trasversalmente apprezzato e che ha lavorato per l'azienda a prescindere dalle stagioni politiche ... etc ...etc ...”. Ipse dixit Mario Ajello sul Messaggero.

 

“Tele Meloni? Non esiste, la Rai è uno spazio di pluralità" … “Tele Meloni ? E' una grande operazione di marketing che non risponde alla realtà: la Rai è uno spazio reale di pluralità e di racconto diversificato del nostro paese" … “Quindi il primo tema della mia Rai sarà la memoria. Il secondo è il tema della speranza: immettere nel racconto di questo paese il principio della spes latina, poter guardare la realtà dicendo ce la possiamo fare”. Ipse legit Il Foglio.

Basta. Non merita di più. Il vino invece non può attendere.

bloggorai@gmail.com

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