giovedì 28 marzo 2024

RAI: tra logica e democrazia


Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Succede, talvolta, che qualcosa di irrazionale, illogico, incomprensibile e irragionevole possa guidare le vicende sociali e le azioni degli umani. Succede, talvolta, che tutto questo possa avvenire anche nella politica ed assume, in questo caso, le parvenze di un comportamento antidemocratico.

Ci riferiamo a quando leggiamo, ascoltiamo o veniamo a sapere che sul prossimo CDA Rai i “giochi sono  fatti”, gli accordi sottobanco già chiusi, i pacchetti di nomi già concordati tra le segreterie di tutti i partiti con “l’amico della Meloni o l’amica della Schlein...”. Insopportabile. E pure la nomina del rappresentante dei dipendenti, o meglio la sua elezione, viene dato per scontato il  risultato come se il voto fosse del tutto irrilevante. Come si può accettare tutto questo? Come si può accettare che la proposizione pubblica delle candidature sia del tutto inutile perché, comunque, nemmeno gli impiegati agli Uffici postali di Camera e Senato si prendono la briga di aprirle e confrontarle?

Iniziamo con una buona notizia. Questa mattina Il Fatto Quotidiano pubblica un’intervista a Barbara Floridia, presidente della Vigilanza RAI, con il titolo “Il prossimo Cda della RAI rischia di essere illegittimo”. Ottimo, benissimo. Necessario ricordare l’audizione, sempre in vigilanza Rai a gennaio scorso di Noel Curran (EBU) quando dichiarò che “La governance della Rai non è in linea con i principi del Media Freedom Act” ormai divenuta la pietra nodale sul futuro del Servizio Pubblico. 

Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo: i vertici Rai (tutti !!!) dovranno essere definiti con criteri aperti, trasparenti e non discriminatori. Con questo regolamento comunitario, la Legge 220 del 2015, di fatto, è superata e quindi nominare i nuovi amministratori con la vecchia procedura li mette fuori dalla nuova norma che si deve adottare. In buona sostanza, la Floridia sostiene chiaramente questo semplice ragionamento ma contiene due omissioni: la prima si riferisce al fatto che il vulnus della 220 non è tanto e solo nella possibilità di nomina da parte del Governo dell’ AD (che pure è grave e a rischio di incostituzionalità) ma anche nel meccanismo di nomina degli altri consiglieri. Il MFA non si rivolge solo al Governo ma anche ai partiti che partecipano al meccanismo della legge precedente: anche i 4 consiglieri debbono essere individuati, selezionati ed ELETTI e non "nominati" con criteri trasparenti, aperti e non discriminatori. Se non si chiarisce in modo perentorio questo principio e non si concorda che pure i partiti, tutti, maggioranza e opposizione, debbono adeguarsi a questa normativa, rimaniamo al punto di partenza. Anzi, per certi aspetti, se si procede con la vecchia Legge si aggrava la situazione a danno del Servizio Pubblico perché si mette l’Azienda in una situazione di stallo e incertezza che rende tutto ancora più grave.

Il secondo aspetto che occorre rilevare si riferisce ai tempi. Sostiene la Floridia: “Dal 20 maggio le Camere potranno iniziare a votare” i 4 componenti il CdA e, dopo le Europee, convocare gli “Stati Generali”. Perché si “dovrebbe” votare subito e non accettare la nuova architettura normativa e renderla applicabile già da subito? Non è vietato. Si tratterebbe di mettere l’attuale Cda in prorogatio e non sarebbe una novità. In questo modo il nuovo Cda avrebbe tutte le carte in regola per poter affrontare opportunamente le grandi sfide che si attendono: prima tra tutte il rinnovo della Concessione nel 2027. 

Infine, la Floridia ha colto un dettaglio importante su quale Bloggorai è stato chiaro: domanda “Parla di possibili ricorsi?” risposta “Non è il mio compito entrare così nel dettaglio. Ma è un problema che va affrontato …”. Si certo: sarebbe del tutto lecito, logico, razionale che chiunque presenta il CV per la candidatura a consigliere una volta usciti fuori i nomi dei “nominati” volesse ricorrere al Giudice ordinario. Sarà interessante vedere poi come si va avanti.

Per quanto poi riguarda la proposta di riforma della governance e gli Stati generali a cui fa riferimento, il primo tassello è già al suo posto con il MFA. Sarebbe già un grande passo avanti per l’umanità poterlo applicare, magari anche subito. Infine, anche lei mette una pietra sulle ipotesi di Fondazione. Lasciamo perdere.

C’è un altro grande tema del quale si deve riflettere e si riferisce alla notizia che vi abbiamo riportato ieri: la BBC vorrebbe aumentare il canone. Ne riparliamo.

bloggorai@gmail.com

ps: sempre sul Fatto di oggi un importante contributo su questo tema da parte di Roberto Zaccaria

 

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