giovedì 12 ottobre 2023

RAI: i perché della disfatta in corso. I Signori del Palinsesto e la Politica


Ci sono tanti buoni e ragionevoli motivi per cui Napoleone ha perso la campagna di Russia. Molti sono anche di carattere strettamente personale, altri di carattere meteorologico e altri ancora di carattere logistico. Recentemente un saggio di due chimici americani ha proposto una ipotesi suggestiva: i bottoni di stagno con i quali erano confezionate le divise dell’armata che, con il freddo polare si disgregavano mettendo in gravi difficoltà i soldati.

Analogie con la RAI ?

“Il Potere della Politica sulla RAI? Una manica di incompetenti allo sbaraglio! Qui tutti, da sempre, a Viale Mazzini 14 hanno sempre saputo che l’Azienda ha un Cda occulto che decide vita, morte e miracoli di personaggi, trasmissioni e palinsesti e se ne fregano beatamente di Contratti di servizio o piani industriali”. Lapidario: Amen. Abbiamo chiesto in giro un telegrafico commento sulla serata di martedì, alquanto anomala nel contesto di un palinsesto autunnale RAI che definire “in difficoltà” è un leggero eufemismo e questo citato dalla nostra fonte ci è sembrato il migliore.

Provate allora ad immaginare di vedere seduti intorno ad un enorme tavolo ovale i seguenti soggetti (rigorosamente in ordine alfabetico): Ballandi, Cattleya, Fandango, Filmaster, Lux, Magnolia e, per rappresentarli tutti insieme appassionatamente il presidente APT (Associazione Produttori Televisivi). Poi aggiungiamo un autorevole rappresentante di Freemantle, uno di Stand By me, uno di Banijai tanto per tenerci stretti e non allargare troppo il giro e, infine, non si può tenere fuori dal prestigioso e autorevole tavolo personaggi di alto profilo come Presta e Caschetto (da rileggere l’articolo di Caruso sul Foglio del 4 settembre: I Padroni della TV). Ci vogliamo poi mettere i produttori di documentari che si lamentano per i pochi soldi a disposizione? Ma si, uno strapuntino pure per loro non si può negare. Sommati tutti insieme fanno un X% della programmazione tv e dei personaggi che vanno in video di un Y% di valore economico impossibile da quantificare ma certamente infinitamente superiore a quanto la RAI è capace a proporre di suo. Senza tutti loro messi insieme cosa gli rimane? Chi l’ha visto e le previsioni Meteo, il Tg e Techedeche Special. Poi, per avviare una nuova stagione cosa si sono inventati? I mezzi appalti in pseudo format.

Se non è chiaro questo scenario non si capisce come si possa riformare il Servizio Pubblico. I Signori del Palinsesto sono loro: è questo allegorico, poco occulto e molto potente fantasmico Cda a decidere il presente e il futuro dell’Azienda e la Politica non conosce o non capisce questi meccanismi e non è in grado di intervenire oppure li comprende benissimo ed è complice. Con una piccola differenza: comunque vada loro ci guadagnano sempre: profitti privati perdite pubbliche. E la politica che c’entra in tutto questo? Nulla. Semplicemente nulla. Nulla nel senso che non tocca palla o, se mai qualche sventurato gliela passa, non sanno poi come giocarla. Esempio clamoroso: se qualcuno ha voglia di rinfrescarsi la memoria, può leggere questo documento del 2017 approvato dalla Vigilanza RAI sui conflitti di interessi TESTO_APPROVATO.pdf (camera.it). Se fosse stata applicata anche solo la metà di quanto disposto, la RAI potrebbe avere lo schermo nero per buona parte della settimana.

Bene, allora cosa è successo martedì sera? Vediamo l’offerta RAI in prima serata: RAIUno Con una fiction di acquisto belga; RAIDue con Belve (coproduzione con Freemantle) e RAITre con Avanti Popolo (coproduzione con Fremantle). Bingo!!! Due su tre! Fenomeni !!! valutazioni a parte con Mediaset e LA7 con Di martedì con Floris e il suo agente. 

Vediamo ora i numeri degli ascolti per lo stesso genere di trasmissione (intrattenimento giornalistico ?):

Attenzione: nella trasmissione che ha preso il posto di Carta bianca con Avanti Popolo (al modico costo di circa 200 mila euro a puntata contro gli 80 della Berlinguer come pure Belve passato da 20 dello scorso anno a 150mila  di oggi - leggi Roselli sul Fatto) è stato invitato un certo Boccia (PD) che, oltre ad essere marito della conduttrice (FI) è stato anche ministro nel governo Conte II quando nel 2019 ebbe a dichiarare: “Non penso sia più tollerabile un canone, al tempo della società digitale, interamente assorbito dalla Rai”. Tutto cambia, per carità … e quando c’è la famiglia di mezzo poi non si guarda in faccia a nessuno. E questo Governo è, giustamente, molto attento alla famiglia ... non si sa mai!

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