ATTO QUINTO – SCENA PRIMA Entrano Ottaviano, Antonio e il loro esercito.
Un messaggero sulla Piana di Filippi:
“Preparatevi, generali. Il nemico arriva facendo mostra di valore. Il loro sanguinoso vessillo di battaglia è già issato, e bisogna fare qualcosa immediatamente”.
…
CASSIO
Ebbene, soffia, vento, gonfiati, mare, e nuota, nave! La tempesta è scatenata, e tutto è in gioco.
BRUTO
Ebbene, allora, va’ avanti. Oh, se un uomo potesse sapere la fine delle vicende di quest’oggi prima che essa arrivi! Ma è sufficiente che questo giorno finisca, e allora si saprà la fine. Andiamo, voi tutti, via!
3 ottobre 42 a.C. : inizia la battaglia di Fillippi che ha visto contrapposti gli eserciti di Antonio e Augusto contro Cassio e Bruto, gli assassini di Cesare. Era in gioco non solo la vendetta contro i cospiratori ma il futuro, il destino delle persone: dall’esito della battaglia Roma visse uno dei suoi cambiamenti più radicali con il passaggio dalla dittatura all’età imperiale.
Questa sera, 3 ottobre 2023, è probabile che in Vigilanza RAI si possa svolgere l’inizio della battaglia finale sul Contratto di Servizio che, qualora persa, potrebbe segnare un passo dal quale difficile tornare indietro. Hai voglia a dire "Tanto del Contratto non interessa nulla a nessuno!" Non è vero! Questa sera si conteranno le forze in campo non solo tra i “congiurati” ma anche tra i “cospiratori”, tra Governo e opposizione. Allo stesso modo con cui Augusto e Antonio non erano in sintonia tra loro, anche PD e M5S sembrano avere prospettive diverse tra loro e stasera vedremo cosa succederà. Non siamo ottimisti. Anzi!
I lettori di Bloggorai sono profondamente divisi tra coloro che lo deridono (inutile) e chi invece lo ritiene l’ultimo baluardo prima della disfatta non tanto dell’Azienda ma della stessa idea di Servizio Pubblico. Superfluo ricordare che noi siamo in questa seconda parte, come gli ultimi sopravvissuti che provano a resistere nonostante le forze avverse siano soverchianti.
Intanto, però facciamo un passo indietro e torniamo a ieri quando su La Stampa leggiamo due articolo interessanti. Il primo si riferisce ad una polemica apparentemente di basso rango ma sostanzialmente significativa. La Fagnani avrebbe invitato Fedez nella “sua” trasmissione e la “dirigenza” Rai lo avrebbe impedito. Attenzione: la stessa che per fare "il successo del 10%" ha dovuto invitare per primo ospite Fabrizio Corona! Con ordine: la conduttrice è anche ideatrice e autrice della trasmissione e, in un certo senso, ha ragione: perché la Direzione intrattenimento (il famoso “genere”) ha ritenuto opportuna questa scelta e chi sarebbe mai questa “dirigenza” che ha impedito la partecipazione dell’artista? Risposte facili: il perché, formalmente, si legge: “A Viale Mazzini c'è chi dice che quando è troppo è veramente troppo. Nessuna censura, si sostiene a gran voce: la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso verso chi, in varie occasioni, ha lanciato epiteti pesanti nei confronti della tv pubblica è stata la richiesta economica avanzata dall'artista per partecipare al programma. Una richiesta che la Rai ha ritenuto irricevibile, oltretutto per un programma non giornalistico ma di intrattenimento. La Direzione Intrattenimento della Rai infatti sottolinea che gli ospiti possono essere proposti da Fagnani ma la decisione definitiva spetta all'Azienda. Dunque si è ritenuto di "passare", per questa edizione di `Belve".
Il "chi" pure è facile: Marcello Ciannamea, sul quale, da tempo, si legge essere in "quota Lega”. A questo punto, ieri sera, ci ha richiamato il nostro Anonimo, Autorevole Dirigente Qualificato per dirci: “Il post di Bloggorai ha colpito nel segno: a qualcuno girano le scatole e qualcuno riprenderà Bloggorai senza citarlo. Questa vicenda di Belve riflette quanto ti ho detto: guerra per bande in corso al VII piano. Qualcuno parla direttamente con Giorgia, altri no. Punto”.
Bene. Benissimo. Ma a noi cosa interessa se la Fagnani minaccia “Magari non finirà così”? Poco o nulla. Interessa solo evidenziare che questa Rai, questo Servizio Pubblico si trova sulla Piana di Filippi per queste vicende, per scegliere di invitare ancora Fabrizio Corona in apertura di Domenica In per quasi un’ora. Questa Rai si trova sulla Piana di Filippi perché ancora oggi Daniele Capezzone su Libero, scrive "Cara Meloni, vendi la Rai". Come ci liberiamo del canone”. Magari qualcuno ci crede.
Questa Rai si trova sulla Piana di Filippi, infine, perché si legge un titolo come questo: “PD- M5S: lite continua”. Forse ha ragione la Meloni: dureranno ancora.
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