giovedì 26 ottobre 2023

Pensieri subdoli, infidi, ambigui ma però a fin di bene!

Foto di succo da Pixabay

Al povero Bloggorai fanno fare gli straordinari e, ovviamente, aggratisse! Ma però … ma però … (non si dovrebbe scrivere però rende bene l’idea) ne vale la pena: finché ci divertiamo è tutta salute.

Allora, succede che le notizie di oggi meritano un ritorno di Post. La prima è quanto si legge sul Cda di ieri dove, sembra, che qualche astutillo “finanziere” ha avuto la brillantissima idea di far “trapelare” la pia intenzione di agire sullo sforamento del tetto di raccolta pubblicitaria per fronteggiare le perdite che ci potranno essere sul fronte incandescente del canone.  Geniali! Perché non ci ha pensato nessuno prima, almeno quando nella recente variazione del TUSMAR (vedi Decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208) sono stati introdotti nuovi limiti di affollamento a tutto danno della RAI. 

Ora, che la RAI debba essere “affollata” di pubblicità è argomento di grande interesse e ne parleremo, resta il fatto che indubbiamente è stata penalizzata a favore della concorrenza. E allora, ci si chiede, è verosimile che a Cologno Monzese qualcuno sia leggermente irritato di questa manovra o no? E chi sarà mai quel genio che si agita nel torbido per alimentare questa tensione tra politica e Aziende? “Se io fossi foco arderei lo monno … ”.

La seconda notizia è fresca fresca: abbiamo da poco saputo che una delle candidate a rappresentare i dipendenti RAI in Cda è una certa Angela Calderone. Qualcuno si chiederà: chi è? La prima risposta la fornisce Linkedin dove leggiamo: “… Direzione Relazioni Internazionali e Affari Europei - Eventi Internazionali … Sono una giornalista appassionata del settore della comunicazione e di tutto ciò che riguarda le relazioni pubbliche, l'ufficio stampa e i rapporti con i media. Ho lavorato per tv private, quotidiani, settimanali e ho gestito attività di ufficio stampa in ambito politico e cinematografico”. Non leggiamo però un’altra parte del suo profilo significativo per come ci dicono risultare nel suo CV in RAI: “… esperienza all’interno della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, come executive assistant del Direttore”. Ovvero Felice Ventura, attuale Direttore di RUO. Intendiamoci bene: nessun problema, nessuna obiezione, nessun processo a nessuna intenzione. Ci limitiamo ad osservare il fenomeno, perché di questo si tratta: una persona che ha ricoperto un ruolo delicatissimo in RUO si propone come rappresentante dei dipendenti che, verosimile, conosce bene. Va benissimo, anzi! Poi, rimane pure sempre il potere sovrano degli elettori che esprimeranno liberamente la loro volontà nel segreto delle urne. E tanto basta.

Infine, torniamo al problema degli ascolti RAI in progressivo e ineluttabile declino. La Stampa di oggi in un miserrimo articoletto titola “La tv perde spettatori, Rai peggio di Mediaset”. Già. Ma come appare evidente si parla di numeri e non di contenuti. La domanda si pone d’obbligo: perché i telespettatori emigrano da RAI e, in senso più ampio, emigrano da tutta la televisione generalista? Ci sarà pure un problema di contenuti, di offerta editoriale, di “percezione” del Servizio Pubblico? Perché questa “emigrazione” interessa più RAI che non la concorrenza? 

Si, riteniamo che ci sia una relazione tra perdita di ascolti e contenuti. Se RAIUno propone 4 giorni su sette una fiction spesso e volentieri di serie B oppure riciclata dai fondi di magazzino come Montalbano alla 28a edizione, ci sarà pure un tema di proposizione di un prodotto rispetto ad un altro più o meno appetibile o no? Se il Tg1 continua a sbatterti  in faccia le emozioni di immagini e situazioni crudeli e feroci e non ti aiuta a comprendere perché avvengono, ci sarà pure un motivo per cui i telespettatori vanno da altre parti? O no? Parliamone.

bloggorai@gmail.com


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