sabato 28 ottobre 2023

Le immagini dell'orrore in televisione


Bloggorai non è indifferente e fatica ad essere impermeabile per quanto succede nel resto del mondo. Questo Blog si occupa di RAI, di Servizio Pubblico e delle immagini che diffonde e in questo senso siamo convinti che debba rientrare tra le sue riflessioni anche l'attenzione per quanto gli succede intorno e per come viene proposto ai suoi telespettatori. 

In particolare, siamo sensibili per quanto e come l'informazione del Servizio Pubblico concorre a formare il sentimento comune nazionale prevalente, il racconto, la lettura degli avvenimenti nei termini e nelle dimensioni in cui gli schermi della televisione ce li riportano. Non abbiamo mai creduto alla neutralità dell'informazione, non abbiamo mai creduto alla realtà delle immagini, non abbiamo mai dato seguito alle notizie colte sul campo che, solitamente, era quello di una parta sola del conflitto in corso. Ciò significa che non rilasciamo patenti di credibilità a nessuno: non c'è BBC o Al Jazera che tengano. Ogni emittente televisiva è parte indiretta del conflitto e utilizza le immagini di cui dispone a favore o contro l'una o l'altra delle parti in causa. Si sostiene spesso, forse banalmente, che la prima vittima di ogni conflitto è la Verità: ne siamo intimamente convinti. Non esiste una Verità divina unica, assoluta e condivisa, figuriamoci se ne possa esistere una terrena, umana.  Questa notte le immagini RAI ci hanno riportato le immagini del cielo buio sopra Gaza squarciato dai bombardamenti proprio come tanti anni addietro ci hanno portato le immagini dei missili Cruise di notte sopra Bagdad. Anche questa volta vorremo non essere preda delle emozioni e allora dobbiamo ragionare.

Cosa è cambiato da allora? E' mutata la percezione della guerra? Si è modificato il modo di raccontare, di vedere la guerra attraverso i teleschermi? Che differenze o similitudini ci sono tra le immagini della guerra in Ucraina e queste di Gaza? E quali differenze tra le immagini dall'Afghanistan con quelle del Vietnam, che non siano solo di carattere "storico"? Vogliamo restringere il solo campo di riflessione alle immagini RAI? Sono solo cambiati solo alcuni tra i soggetti primari ovvero chi ne è causa diretta o indiretta. Non sono mutati i soggetti passivi cioè le cosiddette vittime innocenti che, purtroppo, ci sono sempre state, in quasi tutte le guerre del mondo, giuste o ingiuste che siano state. I cosiddetti "civili" fanno parte attiva del conflitto: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki ce lo dovrebbero ricordare in modo perenne: le due città non erano obbiettivi militari e, per di più, vennero sganciate mesi dopo la fine della guerra in Europa. Lo abbiamo già scritto una volta: Napoli è stata una della città italiane più bombardate durante la seconda guerra mondiale con oltre 25 mila vittime civili, non militari nazisti delle SS. Tutto questo si nasconde con cura nei meandri della memoria.

Quando Bloggorai propone di occuparsi della "missione" del Servizio Pubblico intende anche questo: come raccontare le "guerre" cioè perché iniziano e cosa si fa (o non si fa)  per impedire che avvengano, come proporre al proprio pubblico la capacità, la possibilità di comprendere e quindi di formarsi autonomamente una propria opinione. 

Di cosa dovremmo scrivere questa mattina? Della contesa tra Rai e Mediaset per la Coppa Italia? Di Miss Italia che non andrà in onda su RAI Uno? Della ripresa di Fiorello? Del prossimo Sanremo? No. oggi saltiamo il turno.

bloggorai@gmail.com

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