lunedì 23 ottobre 2023

Mah ... boh ... chissà ... vedremo


Mumble .. mumble … Ci sono giorni in cui non si trova una notizia sulla RAI manco a cercarla con un lanternino. Perché? Eppure, parliamo non solo di Viale Mazzini e dintorni, ma di una parte rilevante di tutto il sistema audiovisivo nazionale cioè televisione, radio, cellulari, cinema etc. È come trattare, per dire, del sistema della sanità, della scuola, dei trasporti pubblici. La RAI, con tutto quello che produce ogni giorno nell’arco delle 24 ore, è parte integrante della vita pubblica nazionale, sostiene buona parte della linfa vitale dell’informazione, racconta il Paese, garantisce la sopravvivenza mediatica di decine di milioni di persone che pagano pure il canone. 
Eppure, spesso e volentieri, puf.. scompare, si eclissa e della RAI rimane solo polvere di stelle di qualche notiziola su un miserrimo dato di ascolto, di qualche gossip, di taglia e cuci, spacciato pure talvolta come notizie di interesse strategico nazionale come quando si legge che un programmino ha fatto X o Y % di share.

C’è qualcosa di misterioso ed oscuro in tutto questo. Non cornano i tonti. Ma, per ora, non ne veniamo  a capo se non prendendo atto che, come abbiamo letto ieri sul Corriere, quasi la metà degli intervistati da un sondaggio ritiene giusto tagliare il canone.

Nota a margine: a proposito della lettura politica della saga familiare della Meloni, ieri sera Report ha raccontato la vicenda degli axtragettiti sulle banche, provvedimento annunciato e poi “rimodulato” dopo che Mediaset/famiglia Berlusconi, sembra “aver fatto presente il proprio disappunto”. 

Chissà se pure sulla vicenda “canone” potrà avvenire lo stesso?

bloggorai@gmail.com

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