domenica 8 gennaio 2023

Chi è il "pollo" al tavolo da gioco della Vigilanza Rai?


Chiunque abbia frequentato, anche solo durante le feste di fine d’anno, qualche tavolo di azzardo e, in particolare, ha tenuto in mano le carte di poker dovrebbe conoscere benissimo una legge fondamentale del gioco. Se dopo un quanto d’ora dove le carte girano e non hai capito chi è il pollo, ci sono molte buone possibilità che il pollo sei tu. Non c’è scampo e, salvo qualche improbabile ma pure sempre possibile botta di culo, se parti male è poi molto difficile risalire la china. C’è poi una possibilità che però viene utilizzata solitamente da chi non sa giocare e non è “all’altezza” del tavolo, ovvero non ha limiti di soldi da investire: si gioca tutto anche se non ha niente in mano e va a vedere la qualunque pure se è consapevole di non avere un punto adeguato, almeno una doppia coppia vestita. Però, sostiene questo tipo di giocatore, chissenefrega… sono qui per divertirmi e i soldi non sono un problema. Un noto antiquario romano senza problemi di liquidità (“pagano tutto in nero, sempre” usava ripetere) con il quale ho passato molte serate, quando si arrivava a fine partita e doveva staccare assegni sostanziosi chiudeva dicendo “Che me frega. Domattina vado in negozio e aumento tutti i prezzi del 10% … tanto non se ne accorge nessuno”.

Perché questa introduzione? Semplice, perché anche questa mattina un solo giornale ci ricorda la fondamentale e strategica partita in corso sulla Vigilanza Rai dove (Avvenire) si legge che “C'è poi la commissione di Vigilanza Rai, ancora in standby per il braccio di ferro tra 5 Stelle e Terzo polo. Entrambi tentati dalla presidenza, ancor di più i 'renziani' e 'calendiani' essendo a digiuno di ogni commissione”. 

Ecco: il problema è molto semplice. Ci sono intorno al tavolo almeno 4 giocatori: il Governo, il M5S, il PD e il cosiddetto “Terzo polo”. Teoricamente, ma solo teoricamente, il Governo assiste alla mano e non dovrebbe essere interessato a chi si intesta la presidenza, che è il vero “piatto” da portare a casa. Sostanzialmente invece è molto interessato: la posta in gioco è molto alta e interessa in modo particolare uno degli alleati della Meloni, un certo Silvio Berlusconi. In subordine, il Governo guarda la mano con altri occhi non da meno interessati: dare un supporto al Terzo Polo potrebbe sempre tornare utile “a futura memoria”. Il M5S in questo momento appare come quello che, appunto, non ha capito che il suo tergiversare lo porta dritto dritto nelle fauci di chi mescola le carte e corre seriamente il rischio di essere il “pollo” di turno. Salvo che, come sostiene un nostro interlocutore interno al M, ci sia qualcuno che in modo più o meno abile e sottile, può avere interesse a sostenere un perfido disegno di “alleanze trasversali”. Abbiamo cercato di capire e approfondire ma  non ci siamo riusciti: ci appare solo un giocatore maldestro che ha le carte buone ma non sa come giocarle. 

Il PD da parte sua potrebbe non essere della partita: il suo piatto lo ha già portato a casa con Guerini al Copasir. Ha le sue fiches in mano e se le tiene ben strette ben sapendo che ha davanti un periodo lungo e tormentato senza nessuna garanzia di non uscirne con le ossa rotte (nuovo segretario, regionali etc). La sua partita è tutta sul “non perdere” mentre per vincere qualcosa ci sarà, forse, un tempo che verrà.. quando nessuno lo sa.

Infine, il Terzo polo è un giocatore ancora misterioso che pochi hanno capito bene: A se sa giocare, B se ha capito chi sono gli altri giocatori e C come vuole partecipare al gioco. Non è chiaro se Calenda/Renzi hanno capito le regole del gioco tra maggioranza e opposizione e, di conseguenza, da che parte stare. Non è chiaro se Renzi/Calenda hanno bene in mente che il Governo che governa è di destra destra e non di centro e tantomeno di qualcosa alla sua sinistra che non è proprio sinistra. Da ultimo, nella specifica partita della Vigilanza, oltre ad un “diritto di rappresentanza” ovvero di esistenza in vita, pochi hanno capito cosa possa significare la candidatura della Boschi alla presidenza.  

Come finirà questa partita? Difficilissimo fare previsioni. Si può solo azzardare l’ipotesi che il M5S riesca a tenere il punto e rivendicare per se la presidenza. Ma è solo una ipotesi e nemmeno tanto robusta. Lo “scontro” tra Patuanelli e Ricciardi non è ancora risoIto. ll solo segnale di fumo pervenuto è quello del senatore Ettore Licheri che, in poche parole, ha sostenuto che sia bene prendersela comoda: “È fondamentale arrivare a una presidenza autorevole, equilibrata e capace di garantire i diritti e le esigenze di tutti all’interno di un organo di garanzia così importante. La Commissione di Vigilanza Rai non può correre il rischio di essere gracile o peggio permeabile. Meglio prendersi tutto il tempo che occorre e costruire un soggetto parlamentare forte e indipendente”.

Già. Meglio prendersi tutto il tempo che occorre … le minchiate sono dietro l’angolo.

bloggorai@gmail.com

 

Nessun commento:

Posta un commento