giovedì 12 gennaio 2023

ALLARME ROSSO: inizia la guerra Mediaset Rai (non Rai Mediaset: è diverso)


Prima di andare avanti con la lettura di questo Post, se ve lo volete gustare appieno, consigliamo vivamente di alzare al massimo il volume dell’audio e ascoltare questo breve ma importante brano: https://www.youtube.com/watch?v=nZ_zNUmr8fM

Bene, da ieri pomeriggio ci giungono notizie preoccupanti dall'intero territorio nazionale: tutti i “diversamente giovani” ovvero gli over 50, i residenti in case di accoglienza per anziani, le "personnes âgées” pur gagliarde e toniche, sono prese da un fremito battagliero. Sono tutte chiamate alla prossima Battaglia di Villa Arzilla: stanno rispolverando le protesi acustiche, tirando fuori i plaid di lana (non di pile, quelli sintetici che pizzicano), rifacendo le punte ai ferri dell’uncinetto. Lo scontro epico è prossimo (martedì 7 febbraio) e non si vogliono far trovare impreparati. Qualcuno ha proposto loro di organizzare anche prime linee di difesa con pop corn e qualche flebo di adrenalina, non si sa mai, si tratta pur sempre di persone con una certa età … meglio essere attrezzati… appunto, non si sa mai.  

“Italiane e italiani, è giunta l’ora dello scontro finale: l’etere televisivo sarà l’arena della storia! Il Patto di ferro Rai/Mediaset che finora ha retto i destini dell’ascolto televisivo è stracciato. Ognuno per se. Chi sopravvivrà potrà guardare il futuro con gli occhi del coccodrillo (quelli della tigre sono stati già adoperati). Tenetevi pronti: alzate il telecomando e partite all’attacco. Auguri!”. Più o meno questo il senso del comunicato di ieri pomeriggio quando Mediaset ha dichiarato guerra alla Rai. Leggiamo: “Le reti Mediaset continueranno la propria normale programmazione anche durante la settimana del Festival di Sanremo, anche perché dal punto di vista commerciale, l'andamento positivo della raccolta pubblicitaria Mediaset durante i Mondiali di Calcio ci ha dimostrato che in questa fase di mercato gli eventi in onda sulle reti concorrenti poco incidono sui ricavi pubblicitari della nostra programmazione”.

Ci riferiscono che a Cologno Monzese stanno riscaldando gli elicotteri per lo sbarco sulle coste di Sanremo per poi prendere d’assalto il Teatro Ariston. Intanto hanno inviato vari infiltrati, sia tra i cantanti sia tra i valletti. Hanno pure promesso che non faranno prigionieri: Amadeus e i suoi gagliardissimi e arzilli giovanotti Morandi/Ranieri/Al Bano se si comporteranno bene potranno essere ingaggiati al prossimo Festival della canzone Lombardo/Veneta. A’ la guerre comme à la guerre !!!

Bene… benissimo. Finalmente sapremo chi è il più forte, chi saprà “dialogare” con pubblico giovane e over XXX. Come al solito, la domanda è sempre molto semplice: perché questa’anno si rompe la pax televisiva tra Rai e Mediaset che per tanti anni ha consentito a Viale Mazzini di reggere la candela? Diverse risposte possibili. Una prima lettura, troppo facile e comoda, porta dritti al cuore delle relazioni politiche non proprio idilliache tra Meloni e Berlusconi. Ma, appunto, è troppo facile e comoda per essere pure un’ipotesi robusta. Certamente ha fondamenti logici ma, similia simialiribus, porta a supporre che in questo momento a nessuno delle loro parti conviene rompere le scatole.

Quella che invece riteniamo più credibile è di pura ingegneria editoriale: Mediaset ha capito benissimo che lo “zoccolo duro” Rai sul quale si regge buona parte degli ascolti Tv è fragile e non sempre difendibile. Parliamo di oltre l’80% di telespettatori over 45 (dati Auditel Total Audience). Vedi il comunicato di fine anno 2022: “Molto significativa la crescita delle reti Mediaset sia sul pubblico più giovane sia su tutti gli italiani, dove è addirittura avvenuto uno storico sorpasso: dal 4 settembre al 19 novembre Mediaset con il 37,9% di share nelle 24 ore ha superato gli ascolti del servizio pubblico televisivo (37,2%). E nelle prime serate ha mantenuto la leadership su tutti gli italiani fino a fine dicembre (Mondiali compresi) con il 39,5% contro il 36,0%. Mediaset nel 2022 è riuscita ad attrarre anche il pubblico più anziano abituato alla programmazione Rai”.

Una domanda correlata è: quanto conviene a Mediaset misurare la differenza con il rischio, possibile, di soccombere sotto i colpi di Amadeus&C ? è verosimile supporre che i generali di Cologno Monzese lo abbiano previsto. Mai sottovalutare il nemico. Primo scenario: Rai mantiene il primato. Secondo: più o meno vanno alla pari. Terzo: Rai cappotta. Primo scenario: è possibile, messo in conto ma l’attacco è solo un segnale forte e chiaro e non si limita a Sanremo. Intanto togliamo un po’ di terra sotto i piedi, poi si vedrà. Secondo scenario: la partita è aperta ma non scontata. Le forze in campo sono importanti, da una parte e dall’altra. “Rai ha il vantaggio “storico” ci hanno detto a  Cologno, “ma è tale solo perché finora noi non abbiamo giocato. La situazione si pone ora in termini assai diversi”. Il ragionamento che ci fanno è suggestivo e non fa una piega: “La torta pubblicitaria sul mercato Tv si fa sempre più piccola e non ce n’è per tutti”. 

Il terzo scenario, perdonateci, fatichiamo ad immaginarlo.

Altra domanda correlata: i fini strateghi di Viale Mazzini come risponderanno? Ci giunge notizia che nel cuore della notte, è stato prima urgentemente convocato il “gruppo di Lavoro Giovani” (età media 52) e poi i vari CCC della comunicazione e della creatività. Imperativo categorico: fate qualcosa… qualsiasi cosa!!!

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