mercoledì 7 febbraio 2024

Siamo tutti figli di un Sanremo minore?




Prima che sorga il nuovo giorno con gli arrivi degli ascolti televisivi di Sanremo intorno alle 10, affrettiamoci a fare la nostra agenda quotidiana:

Entro le 9.30 il Post di Bloggorai, poi telefonate, mail e whatsapp, poi di corsa a fare la spesa. Alle 11. 30 conferenza stampa Usigrai con proposta di riforma RAI … brrrr … che emozione! Di corsa a casa: pranzetto per i gatti, spuntino veloce e via per essere alle 14 al sit-in Unirai sotto Viale Mazzini. Ritorno veloce a casa per pennica obbligatoria. Alle 17.30 appuntamento sempre vicino Viale Mazzini con ex collega in attesa della Schlein alle 18.30 (anche lei vuole riformare la RAI ma non è chiaro se come vuole fare Usigrai). Speriamo sia breve. La serata/nottata sarà lunga.

Bene. È iniziato il primo giorno della Settimana Laica e non è cominciato nel migliore dei modi. Ieri pomeriggio è appena arrivata la conferma della multa di 185 mila euro comminata da AgCom per i fatti dello scorso anno a Sanremo. Fastidioso. Chi pagherà? La Rai? Amadeus? La Ferragni? Non è dato sapere.

Dopo il Segno della Croce da parte di Amadeus inizia il Festival e il co-conduttore Mengoni dice testualmente che da quel momento nulla sarà come prima. Forse ha ragione. Un brivido corre sul teleschermo: è un tema di altissimo tenore filosofico esistenziale e gli italiani lo avranno capito? boh! Da quel momento in poi, il susseguirsi degli eventi è da cardiopalma: arriva il primo ospite e la platea televisiva va in estasi, il delirio mediatico si diffonde nell’etere. Zatlan Ibrahimovic scalda i cuori di tutti i tifosi nazionali e gli stadi di calcio si illuminano a festa.  

Ma il bello sta per arrivare: in platea si avverte una certa preoccupazione. Sempre Mengoni si agita tra il pubblico con un oggetto misterioso e minaccioso, carico di doppi, tripli e quadrupli sensi: il “preserbacino”. Clamoroso: nemmeno Rocco Siffredi avrebbe osato tanto. Si attende una nota di protesta di qualche Associazione pro- vita. Non parliamo poi delle manette: un evidente richiamo a giochetti proibiti dei quali meglio non fare cenno. Un vero Festival Pride arricchito di effetti speciali

E infine, goduria suprema, Amadeus scende ancora in platea e si accomoda sulle ginocchia di uno spettatore qualunque, magari uno di quelli sorteggiati tra quelli che pagano il canone (come si faceva una vola) e invece no!!! Si tratta nientepopodimenoche del Presidente di RAI Cinema, un certo Nicola Claudio, uno che a Sanremo è di casa. Ma il fatto non passa inosservato: nelle file posteriori, tra la settima e l’ottava, siedono i vertici RAI: Sergio (si è rimesso), la Presidente Soldi (ha perso il treno sostenibile ma si è ripresa), il DG Rossi e tutti accompagnati dalla Presidente della Vigilanza Rai Barbara Floridia. Dicono che non l’hanno presa bene: a loro nemmeno uno straccio di inquadratura, non era mai successo! Non è dato sapere se hanno resistito fino alle 02.00 della notte. Fiorello? Durante la serata non è pervenuto: il meglio di se è stato quando ha inviato il suo clone realizzato con la “deficienza artificiale”. Da sganasciarsi dalle risate.

Già, le due di notte. Solitamente, gli italiani a quell’ora sono svegli in tutt’altre faccende affaccendati. Bloggorai invece, data una certa età, da tempo dorme insieme ai gatti comodamente appisolati ai suoi piedi.

Cosa rimane di questa serata? Tanto di nulla. Una “narrazione” di un Paese “sonnambulo” come lo ha definito il Censis. Magari si risveglierà con il cingolio dei trattori che potrebbero arrivare (ma la Rai non li  vorrebbe e Amadeus forse si).

La giornata sarà lunga…  a presto … magari a commentare gli ascolti.

bloggorai@gmail.com


 

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