venerdì 10 novembre 2023

RAI: pensieri "stupefacenti"

Foto di nneem da Pixabay

Stupefacente!!! 
Nel senso “buono” del termine: in una bella giornata di autunno ci è consentito avere qualche dolce, ameno e incocente pensiero “stupefacente”.

Pensiero stupefacente n.1. Sulla RAI grava il precipitare di un meteorite grosso come un condominio di 8 piani e tutti, o quasi, fanno finta non accorgersene. Si tratta della minacciata diminuzione del canone da 90 a 70 euro. Delle due l’una:  o è una balla colossale e il governo farà marcia indietro oppure sarà una dura realtà con la quale fare i conti. Il primo caso appare assai improbabile: significa rimangiarsi tutto e far girare le scatole a Salvini e dintorni e non sembra essere cosa molto prudente. Però, se così fosse, di cosa si tratta esattamente? Boh! Non è chiaro anzitutto se si tratta di 420, 430 o 440 milioni l’anno per tre anni. Per tre anni o un anno alla volta? Doppio Boh! La prima bozza parlava di tre anni, poi diventato uno solo, cioè solo il 2024. Stupefacente che non si sappia ancora nulla e ancora più stupefacente constatare che nessuno se ne occupa. Ma il triplo stupefacente è il senso minaccioso del provvedimento. Quindi, diamo per buona la seconda possibilità e il provvedimento passerà. È del tutto evidente che non sapere su quanto si potrà contare nelle casse di Viale Mazzini implica un meccanismo invalidante e di enorme devastazione finanziaria: non si sa se, come e come si potrà investire su cosa. Il Piano Industriale? Ma dove lo poggi? Con quali risorse lo finanzi? Ammesso e non concesso (magari sarà concesso che il provvedimento andrà in porto) e se magari qualcuno si convince (magari la stessa Mediaset) che ci sono i presupposti per un ricorso alla Corte Costituzionale come abbiamo scritto, che succede? Si va avanti lo stesso come se nulla fosse? Stupefacente,  nel senso cattivo del termine.

E però, a sfogliare i giornali e scorrere la Rassegna stampa, sembrano tutti ingarellati a dibattere su Fiorello, sugli ascolti di Tizia o Sempronio o se un certo conduttore sarà protagonista de l’Eredità. Quadruplo stupefacente. Come  dire: alla gente, ai lettori, del canone che aumenta  o diminuisce non importa pressoché nulla ma non gli togliete il gossip e i dati di ascolto. Altro che stupefacente, ci vuole qualcosa di più robusto.

Pensiero stupefacente n. 2. Da anni (il primo ad inaugurare la nuova stagione fu Salini) si assiste alla messa in scena di una figura che una Legge dello Stato (la 220 del 2015) aveva abolito: il Direttore Generale della RAI sostituito con la figura dell'AD. Come se nulla fosse, tutti sanno e fanno finta di non sapere che non si può fare e allora ci si domanda se il dubbio stupefacente riguarda noi,  loro o chi li vede all’opera. La tradizione è proseguita: dopo il DG “amico” di Salini (Matassino) ora c’è un Dg amico di qualcuno leggermente più potente e autorevole che lo ha nominato non si sa bene in base a quali considerazioni o caratteristiche professionali  se non quelle che abbiamo letto per mesi: amico della Meloni. Va bene: ci può stare, ognuno sostiene gli amici di cui ha più fiducia, ma che questo passi sempre sotto silenzio e nessuno batta ciglio appare stupefacente all’ennesima potenza (in verità solo la Bria, ha battuto un pugnettino sul tavolo, inascoltata). 

Cosa c’è di più di “ennesimo” ??? Proviamo: fantascientifico? Forse si, può andare bene. E allora leggiamo in questi giorni uno stupefacente oltre lo stupefacente fantascientifico: si sono aperti i giochi a chi dovrà succedere al ruolo di DG, cioè il DG oltre il DG ovvero Rossi oltre Rossi che, per quanto si legge, non sarebbe più nelle grazie della Meloni che, tutto sommato, potrebbe avere pure il consenso della Lega: il candidato candidabile sarebbe il direttore del Tg1 che, dopo lo “scoop” dell’intervista al Papa è balzato agli onori della professione giornalistica per non aver fatto al domanda più importante al Santo Padre: è vero che sta per pubblicare un libro molto importante? E, se è vero, con chi lo realizzerà? Questo però è un piccolo pensiero stupefacente. Ci vuole altro.

Attenzione all’uso degli stupefacenti (in senso buono, ovviamente), possono dare comunque effetti indesiderati.   

Pensiero stupefacente n. 3. Limitiamoci con questi pensieri, non si sa mai. Ogni giorno che il Buon Dio manda in terra veniamo a scoprire che la RAI perde telespettatori e, quelli che rimangono, sono prossimi a trasferirsi a Villa Arzilla. Sulla barricata di Viale Mazzini si legge “pochi ma buoni” e chissenefrega dello streaming perché agli over “..anta” di smanettare con i device, i collegamenti, le password di accesso, i router, la CDN, gli “Over The Top” meglio noti come OTT, gli arzilli “… anta” non ci pensano proprio. Vedi articolo di oggi sul Sole a firma Andrea Biondi : "Tv, la rivincita della televisione free Lo streaming non guadagna ascolti". Gli arzilli over 50 Stanno benissimo così a rivedere per l’ennesima volta un Montalbano di buona annata. Stupefacente nella stupefacenza: come abbiamo scritto il nuovo Contrato di servizio prevede per il prossimo 10 gennaio il passaggio di un MUX Rai inDVB-T2 con un probabile travaso di telespettatori. Possibile mai che nessuno si ponga questo piccolo problemino e magari ne cominci a parlare ed informare gli utenti, ovvero i telespettatori delle varie Ville Arzille che si troveranno improvvisamente senza il segnale magari nella piccola Tv in cucina? Hai voglia a pensieri stupefacenti!

Chissà se pure a loro, cosiddetti arzilli telespettatori, gli vengono in mente pensieri stupefacenti.  Ma si, a loro è concesso tutto, purché siano buoni  e in piccole dosi (dicono che si può curare anche l’ Alzheimer).

bloggorai@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento