A – Canone. Ancora non si sa se e in che modo il provvedimento del governo affronterà il problema canone. Verosimile che verrà ridotto da 90 a 70 ma non è ancora certo se e come potrà avvenire la compensazione con la fiscalità generale. Sono 420, 430 o 440 i milioni di euro che saranno necessari per “…ammodernamento, sviluppo e gestione infrastrutturale delle reti e delle piattaforme distributive, nonché di realizzazione delle produzione interne, radiotelevisive e multimediali …” ??? Questi soldi saranno erogati solo per un anno, due o tre? Il finanziamento verrà integrato di un ulteriore “aiuto” di 100 mln a sostegno del futuro Contratto di Servizio /Piano industriale? Infine, ancora una vola, si batterà cassa per il recupero del famigerato “extragettito” di 110 milioni?
E se, alle fine della Fiera, venisse fuori che la manovra del Governo
fosse incostituzionale?
B – Prossimo CdA. Grandi manovre in corso su tre direzioni. La prima riguarda l’avvicendamento di AD e DG. Le trattative si intrecciano a vari livelli. Fino a poche settimane addietro era dato per scontato (sic!!!) il ticket Sergio/Rossi sotto mutate forme e a parti più o meno alterne dove, comunque, il secondo era predestinato al posto del primo. Ora, a quanto sembra, le carte sarebbero cambiate. Rossi potrebbe non essere più l’uomo della Provvidenza nelle grazie di Palazzo Chigi che invece, sembra, avrebbe altri sogni nel cassetto: il direttore del Tg1 Chiocci. Sergio sta a guardare e tornerà nel suo buen retiro della Radio? No! Non ci pensa proprio e, dicono, trama nell’ombra, forte di un “consenso trasversale” …molto “trasversale”. La seconda direzione riguarda l’altra ala del VII piano. Chi aspira al posto di presidente al posto della Soldi? Un nome circola più di tutti, almeno nei desiderata: la Agnes che, sembra, pare, dicono, sta tessendo fitte trame incrociate. La terza direzione che in qualche modo si incrocia con le precedenti, riguarda il rappresentante dei dipendenti. Nei prossimi giorni si svolgeranno le elezioni e, sembra che una candidata sia in pole position. A fine mese verrà presentato un nuovo sindacato dei giornalisti in opposizione all’Usigrai che, a quanto sembra, sta scaldano un posto per un suo candidato al prossimo consiglio che scadrà a giugno.
C – Ascolti. Nonostante l’uso improprio degli avverbi temporali da parte dell’Ufficio Stampa RAI (“mai”!!!) gli ascolti non vanno gran che bene e, a quanto sembra pure ai non esperti di analisi dei dati, i numeri parlano chiaro. Una rondine non fa primavera ma tante rondini forse si. Tanto per capire: gli esperti sostengono che i dati vanno contestualizzati ma intanto, noi profani, ci accontentiamo solo di leggerli e non di interpretarli. Ieri Auditel, rispetto alla giornata di domenica e rispetto a Standard Auditel Digitale della settimana precedente, ci ha detto semplicemente questo:
totale RAI (fascia 02.00 - 25.59) am. 3.229 - %sh. 33.81
totale Mediaset am. 3.537 - %sh 37.03
Standard Auditel
Digitale:
LS RAI 67.906 K Mediaset 210.874 K
TTS RAI 12.361 K Mediaset 17.419 K
Come si potrà rimediare e far fronte a questo fenomeno? Da ricordare sempre che per il prossimo gennaio è previsto il passaggio in DVB-T2 di un MUX Rai con una possibile emorragia di telespettatori. Di questo argomento nessuno ne parla.
D – RAI Way. Qualcosa bolle in pentola (vedi pure quanto scritto sopra lettera A). Il nuovo AD Cecatto, a suo tempo, aveva ripreso i fili dei contatti con gli interessati al tema “polo delle torri” o che dir si voglia. Sono attese sorprese di Natale?
bloggorai@gmail.com
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