Da qualche giorno (complice l’intervista della Soldi) ci
stiamo interrogando su due temi: il neoliberismo nel Servizio Pubblico, il Governo
(non solo di destra) e RAI Way. I due temi sono collegati tra loro? Forse si.
Nel mentre e nel quando cerchiamo di indagare, chiedere e
collegare questi due argomenti, intanto leggetevi bene questa piccola tabella.
Allora, come noto, uno dei prossimi fronti di battaglia più
rilevanti che RAI dovrà affrontare sarà quello sui conti, sul budget, sulle risorse,
sul canone. È del tutto evidente che in qualche modo si dovrà porre rimedio ad
una situazione che non può reggere a lungo. Tanto per intenderci: Contratto di Sevizio
e conseguente Piano industriale si fermeranno laddove non si saprà bene come garantire
le coperture finanziarie. In particolare, l’incertezza sul futuro del canone
collegata a una raccolta pubblicitaria costantemente in decrescita non lascia sperare
in nulla di buono. Qualcuno, da tempo, pensa di utilizzare RAI Way per far un po’
di cassa a tappare qualche buco. Vediamo come stanno le cose.
Da quanto si può vedere sopra, RAI Way trae la sua fonte di profitto
principale dal canone dovuto per il Contratto di Servizio con RAI che, dal 2014 (anno della quotazione
in Borsa) passa da 170 a 210 mln del 2022. I ricavi da terzi, ovvero le attività
che RAI Way gestisce per conto proprio, nello stesso arco di tempo rimangono sostanzialmente
invariati e si attestano mediamente in circa 34,5 mln. Da osservare che invece,
sempre nello stesso arco di tempo 2014/2022, gli utili netti (e conseguenti dividendi
agli azionisti) vanno oltre il raddoppio e passano da 33 mln del 2014 a oltre
70 del 2022. In soldoni: Rai Way genera utili e profitti “prevalentemente”
grazie a quanto RAI paga per i servizi prestati dalla quotata di Via Teulada. Ma
quanto valgono sul mercato gli stessi servizi se venissero messi a gara e ricercati sul mercato? Qualche
anno addietro, seppure con bocche cucite pure sotto tortura, la cifra venne
fuori e si parlava di circa 120/140 mln/anno. Il trucco è tutto qui.
Andiamo avanti, con calma.
bloggorai@gmail.com
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