giovedì 28 settembre 2023

Innocenti e qualificate conversazioni in un pomeriggio di primo autunno sulla RAI di destra


Ci può anche stare che dopo quasi 35 anni di “militanza” dentro l’Azienda e oltre 5 anni di pubblicazioni, Bloggorai possa essere alquanto letto dentro e fuori Viale Mazzini e essersi conquistato, giorno dopo giorno incessantemente, una certa credibilità. Sappiamo per certo che ogni mattina, più o meno dopo la Rassegna stampa, un occhio a quanto scrive Bloggorai lo danno in molti.

Sicché, oggi succedono due cose che hanno sollevato attenzione: la prima avviene con la pubblicazione di due articoli pressoché paralleli su La Stampa e Il Foglio. Da tempo eravamo già incuriositi per l’insolita ricchezza di informazioni che, conoscendo il pollaio, trapelavano in modo bizzarro in tanti articoli. Quelli di stamattina poi hanno suscitato più attenzione del solito perché da giorni ci si stava girando intorno: cosa succede nella “nuova RAI” di destra? Come stanno andando le cose (ci limitiamo, per ora, al solo aspetto editoriale)??? La seconda cosa successa è che quando abbiamo posto questa domanda in giro qualcuno avesse voglia di dire qualcosa di più che una semplice battuta. “Maluccio, grazie” è la prima risposta un po’ stizzita. Ma oggi andiamo più a fondo e, tra una chiacchera e un caffè, qualcuno trova la voglia e il tempo di raccontarci qualcosa di interessante. Ne prendiamo atto, non abbiamo alcun modo di verificare direttamente (e se pure lo potessimo fare, la risposta e la smentita la conosciamo in anticipo) e riportiamo più o meno fedelmente il succo della conversazione con l’autorevolissimo e rigorosamente anonimo personaggio.

“Era fatale che succedesse, è tutto scritto nel libro del destino: i due stanno insieme per combinazione casuale e per momentanea convergenza di interesse. Il punto è proprio il momentaneo. L’uno, Sergio, è un noto volpone con il pelo democristiano sullo stomaco e l’altro, Rossi, è una specie di miracolato imposto e voluto dal Governo quasi “manu militari”. I due hanno prospettive diverse e divergenti. Il primo corre seriamente il rischio di tornare a fare il dirigente più o meno di lusso alla Radio mentre il secondo potrebbe essere destinato a fulgido splendore al prossimo giro di boa del Cda in scadenza a metà dell’anno prossimo. Potrebbero avere  ricevuto un ordine di scuderia: deve andare tutto bene! Dunque, hanno pure l’obbligo di apparire solidali. E invece, proprio tanto bene non sembra proprio che vada. Sembra, pare, dicono, che all’ennesimo titolo sulla “crisi RAI” qualcuno abbia dato fuori di testa. Come al solito, come è sempre successo nelle diarchie del VII piano, ognuno si forma la sua squadretta di fedelissimi e aficionados e via … l’uno contro l’altro armati.

Caro Bloggorai, sai bene che certi fenomeni “giornalistici” in Rai non avvengono mai per caso o per fatal combinazione. Tutto ha un senso, una regia, una manovra in corso. Si, lo so, dirai che è la solita teoria complottista, della guerra per bande che da decenni si consuma dentro il Palazzo. Si, è vero. Con un piccola e leggera differenza rispetto al passato: le diarchie del passato erano tra bande politicamente antagoniste (Dc e Psi per esempio). Oggi no: fanno parte entrambe della stessa maggioranza di Governo. Polli che razzolano nello stesso pollaio. Detto tra noi (sic!!!) uno ci capisce e l’altro annaspa.

Dunque, si intrecciano due filoni: uno personale che interessa il destino dei due personaggi. L’altro squisitamente politico che interessa l’immagine del Governo proiettata dentro il piccolo schermo della RAI. Veniamo a questi giorni, a queste ore. L’aria che tira è insopportabile, qualcuno deve pagare pegno. Chi? E come? Sembra che Palazzo Chigi abbiano sostenuto, e nemmeno tanto larvatamente, che non è possibile che il Dossier Rai sia così bollente. Allora, non so se ho reso lo scenario: due guerre in corso, o chiamale se vuoi “tensioni”: una tutta interna ai Palazzi romani e l’altra specificamente tra il Palazzo di Viale Mazzini e quello di Rai Pubblicità dove riferiscono di un certo “malumore”. Sono stato chiaro?”

Caro Autorevole Dirigente Anonimo … chiarissimo.. grazie! Per certi aspetti, nulla di nuovo sul fronte occidentale. Bloggorai lo ha scritto poco dopo la nomina dei due personaggi: è solo un problema di quando e non di se. Quale che forse non era facilmente prevedibile è l’acuirsi della crisi di ascolti con le nuove trasmissioni, quelle che fanno storcere il naso e perdere soldi di pubblicità. Un conto è parlare di crisi, altro conto è pagarne il conto.    

Bene: vi dobbiamo un aggiornamento importante sul Contratto di Servizio in Vigilanza RAI: il voto è stato rinviato ala settimana prossima. Un piccolo e significativo segnale: da un lato segno di trattative in corso, dall’altro di difficoltà (interne all’opposizione).  

bloggorai@gmail.com


 

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