venerdì 15 settembre 2023

la RAI, il cielo sulla terra e gli esseri umani

Foto di Pera Detlic da Pixabay

Questa mattina, come spesso succede, partiamo con tutte le buone volontà di scrivere qualcosa di serio, importante, significativo e poi, non appena il sole si alza sulla Savana, o palude che dir si voglia, ecco che arrivano i turbamenti autunnali. 

Premessa: quando il cielo cade sulla terra incontra gli esseri umani e sono loro a governare poi le leggi del mondo.

Ci eravamo impegnati ad approfondire il perché e il per come la Presidente Soldi abbia deciso di emigrare alla BBC (o, al contrario, la BBC ha deciso di ricercare e accogliere un’europea di tanto prestigio al suo interno) e avevamo qualcosa di molto interessante da proporre, anche dopo aver raccolto qualche commento interno a Viale Mazzini dopo la fantasmagorica intervista di ieri al Corriere.

Poi, ci eravamo promessi di fare un passo avanti sul Contratto di Servizio dove registriamo una piccola ma significativa tappa positiva: sarebbe stato rinviato il termine per la presentazione degli emendamenti che potrebbe significare che la data (farlocca) del 30 settembre salterebbe. Bene, benissimo: se salta una volta sta a dire che la presunta scadenza era solo presunta e che, come abbiamo scritto e ripetuto più volte, NON c’è alcuna scadenza determinata (il contratto resta in vigore fintanto che non subentra quello nuovo, come dettagliatamente scritto nel Contratto stesso e come è giusto che sia).

Infine, a proposito di BBC, occhio al canone. Da ricordare quanto abbiamo letto a luglio scorso su The Guardian : “La BBC deve affrontare la revisione del modello di canone prendendo in considerazione metodi alternativi”. Già … e se lo fanno loro. Noi abbiamo fiducia nella Soldi, ci farà sapere. Intanto, è pur vero che, almeno per quest’anno, la riscossione del canone rimarrà in bolletta ma non c’è da stare tranquilli. Occhio che la commissione prevista da Giorgetti sta lavorando, nell’ombra, ma lavora.   

Ma … ma … è successo che stamattina presto, il sito di Repubblica.it pubblica una notizia devastante: “Top manager Rai taglieggiato da una escort: ricatto da 100 mila euro. Top manager Rai taglieggiato da una escort: ricatto da 100 mila euro. Il dirigente, 66 anni, aveva conosciuto la ragazza online: arrestata, aveva minacciato il superfunzionario di pubblicare sui social le conversazioni hot”. Non sappiamo bene se reagire ridendo o piangendo. Potete bene immaginare: a viale Mazzini e nei quartieri circostanti, dalle Alpi al Manzanarre, si è scatenata la caccia al nome. Chi è? Buoni!!! Fermi tutti!!! Calma, tranquilli, non pare vero di trovare la vittima sacrificale da immolare sull’altare della vergogna e del ludibrio. 

Noi, solitamente, non ci occupiamo di gossip, e quindi ci sottraiamo dal gioco della caccia al nome e però non possiamo esimerci dal commentare. Il primo pensiero è rivolto alle debolezze umane: totale solidarietà a chi è vittima di un momento di sconforto, di crisi coniugale, esistenziale, affettiva, amicale e, non ultima, sessuale. A 66 anni c’è da sperare che ogni individuo abbia sacrosanto diritto ad un momento di felicità, quale che esso sia. Poi, altrettanta solidarietà a chi è vittima di sopruso, ricatto o malaffare. Non è giusto approfittare della debolezza altrui per trarne illecito profitto. Magari il “top manager” in questione sperava in un piccolo paradiso di coccole, carezze, sussurri e pensierini amorosi e invece si è trovato, a sua insaputa, nel torbido mondo di brutale venialità. In verità, per quanto letto, si sarebbe trattato solo di “conversazioni hot” … peggio mi sento. Pensateci bene prima di emettere giudizi frettolosi: in fin dei conti cosa andava cercando? Forse un’oasi di pace e serenità al termine di una lunga e faticosa giornata spesa dentro Viale Mazzini. C’è da crederci, si capisce, è umano, è comprensibile. Dopo aver speso ore a parlare di budget, di ascolti, di programmi e di frequenze, alla fin fine … che scocciatura! Avrà pure pensato “Daje che se resisto fino alle 18, poi ci sarà la gioia dietro l’angolo”. Non proprio dietro Viale Mazzini ma al Labaro, un pò fuori mano

Detto questo, andiamo oltre. Mannaggia la miseria, ma prima di nominare una persona “top manager” non gli fanno in precedenza un piccolo esame di furbizia e astuzia? Ma è così difficile intuire che se ti metti nel giro delle escort corri il rischio di essere spennato o ricattato? Eppure, in RAI, l’argomento non è nuovo. Ora, come prevedibile, è aperta la caccia al nome e qualcuno sta già spiluccando l’anagrafica RAI con i due parametri (direttore e 66 anni). Presto si saprà e allora, speriamo, che possa avvalersi di umana comprensione e di poter sparire nell'oblio. Certo, 100 mila euro per qualche momento di felicità sono un po’ tantini anche se, essendo forse un direttore al tetto dello stipendio di 240, forse se lo può permettere. Comunque giustizia è fatta: la moldava ricattatrice è stata arrestata! La giustizia farà il suo corso, la morale non lo sappiamo.

bloggorai@gmail.com

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